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Arrivano nuovi limiti ai prelievi sui conti correnti e maggiori controlli per i cittadini. A partire da oggi, chi preleva dal conto corrente una somma superiore a 1.000 euro in un giorno o a 5.000 euro in un mese potrà essere oggetto di indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate. E nel caso in cui non si riescano a giustificare le operazioni, si rischiano pesanti sanzioni, anche con la tassazione del reddito.

In base all’emendamento approvato al decreto fiscale, viene infatti fissato un limite numerico alle operazioni sul proprio conto oltre il quale scatterà automaticamente una presunzione di nero, qualora il contribuente non riesca a dimostrare il contrario.

I contribuenti che finiranno nel mirino dell’Agenzia delle Entrate per il superamento delle soglie mensili o settimanali potranno vedersi trasformare il prelievo in ricavo e di conseguenza applicare una tassazione sull’importo prelevato. Fino ad oggi la normativa sulla tracciabilità dei pagamenti già prevedeva un limite massimo per l’utilizzo del contante nella misura di 3.000 euro. Adesso il tetto scende.

Così imprenditori, commercianti, ma anche semplici cittadini, dovranno tenere traccia e memoria dei movimenti sul proprio conto corrente per non vedersi applicare sanzioni su quanto prelevato nel corso dell’anno.

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Paolino
15 Novembre 2016, 14:21

E' una grossa cazzata che ha dell'incredibile. Faccio un esempio semplice, pensionato con unico reddito da pensione, ha dei risparmi nel proprio conto corrente, in un dato mese effettua più prelievi di importo pari o superiore a 1000€ superando il limite mensile dei 5000€, li utilizza come gli pare, giocando al lotto, ai cavalli, andando anche a puttane, ebbene che cavolo vuole l'Agenzia delle Entrate se il suo reddito deriva da tassazione alla fonte? Vorrebbe ritassarglielo per la seconda volta? Ma veramente siamo matti!!!!

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