Venezia è conosciuta in tutto il mondo per i suoi canali, le sue magnifiche opere d'arte e la sua architettura straordinaria. Ma oltre alle cose più note, ci sono numerosi dettagli intriganti e aspetti nascosti che contribuiscono al fascino unico di questa città. Tra questi, alcune curiosità spiccano per la loro capacità di collegare il passato al presente e di mescolare la realtà con la leggenda. Ecco 7 curiosità su Venezia che forse non conoscevi.
Il Ponte dei Sospiri era utilizzato dai condannati
Uno dei simboli più emblematici e fotografati di Venezia è senza dubbio il Ponte dei Sospiri. Questo suggestivo passaggio in pietra collega il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove, attraversando il Rio di Palazzo.
Si racconta, infatti, che il nome "Ponte dei Sospiri" derivi dai sospiri dei prigionieri che, attraversandolo, vedevano per l'ultima volta il cielo e il mare, consci del fatto che li attendeva una lunga detenzione o addirittura l'esecuzione della pena capitale.
Lo “Spritz” a Venezia si beve dal Cinquecento
Lo Spritz è diventato un simbolo dell'aperitivo italiano, ma le sue radici affondano nella tradizione veneziana. Secondo molti il cocktail risalirebbe al Cinquecento, quando gli operai dell’Arsenale erano premiati con un bicchiere di vino e acqua fresca.
Un’altra leggenda, poi, lega l’origine dello Spritz a Venezia. Nell’Ottocento i soldati austriaci in città chiedevano ai locandieri di allungare il vino con dell’acqua frizzante, dandogli il nome che oggi tutti conoscono. In questo caso, il termine proverrebbe da “spritzen”, ovvero “spruzzare”.
L’etimologia insolita della parola “ciao”
La parola ciao è comune nel linguaggio quotidiano italiano e ormai conosciuta in tutto il mondo. Questo saluto informale, che non esisteva in latino, deriva dal veneziano. L’origine sarebbe nella parola "sciào", abbreviazione di "sciào vostro" che significa "sono schiavo vostro", un'espressione di umiltà e rispetto usata dai servi nei confronti dei loro padroni.
Con il passare del tempo, questo saluto si è diffuso ben oltre i confini del Veneto, perdendo il suo significato originario e trasformandosi in un segno di cordialità e familiarità.
Anche se si chiamano Sestrieri, i quartieri di Venezia sono sette
La città è convenzionalmente suddivisa in sestrieri. Ma perché i quartieri di Venezia portano questo nome particolare? Originariamente Venezia era divisa in sei zone amministrative, chiamate "sestieri". Questi sono: Cannaregio, San Polo, Dorsoduro, Santa Croce, San Marco e Castello.
Tuttavia, nei sestieri viene spesso inclusa anche la Giudecca che, però, rientra amministrativamente in Dorsoduro. Questa piccola confusione emerge soprattutto se sei alla ricerca di case in vendita o in affitto: in alcuni casi La Giudecca forma una zona a parte, dato che è separata geograficamente da Dorsoduro.
Venezia ha una sola Piazza
Camminando tra le calli di Venezia è lecito chiedersi perchè questa città unica al mondo abbia una sola piazza ufficiale, Piazza San Marco, mentre tutte le altre ampie aperture sono definite "campi" o "campielli". La ragione di questa particolarità risiede nella storia e nell'urbanistica veneziana. Piazza San Marco ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita pubblica e sociale della Serenissima, essendo l'unico spazio urbano che riceve il nome di "Piazza".
Questo termine, infatti, era riservato al principale luogo di incontro, di rappresentanza del potere politico e religioso, nonché cuore pulsante della città. Anche oggi, queste distinzioni rimangono vive nel tessuto urbano e nel linguaggio dei veneziani.
Il Calendario veneziano iniziava a marzo
Una delle principali curiosità su Venezia riguarda il suo antico calendario. A differenza del calendario gregoriano, adottato dalla maggior parte del mondo occidentale, il calendario veneziano (o more veneto) iniziava il primo marzo, segnando l'anno nuovo.
Il passaggio al calendario gregoriano avvenne solo nel 1582, ma Venezia decise di aderire a questa riforma ben più tardi, conservando il suo calendario originale fino al 1797. Questo dettaglio storico fa capire quanto fosse forte l’unicità della Repubblica di Venezia.
Il Carnevale di Venezia risale all’anno Mille
Il Carnevale di Venezia è famoso in tutto il mondo per le sue maschere e le tradizioni uniche che regolano questo evento storico e colorato. Ma da dove nasce questa celebrazione che ogni anno attira migliaia di visitatori nella Serenissima?
Le prime testimonianze risalgono al 1094: lo scopo del Carnevale era quella di garantire ai ceti meno abbienti una valvola di sfogo sociale, un periodo in cui le classi sociali si mescolano e dove l'anonimato garantito dalle maschere permette libertà di espressione e comportamenti altrimenti non consentiti.
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