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"Per il bene dell'Italia", nuove tasse sulle case in arrivo
foto: mac_ki (flickr.com cc)

Le ipotesi sui nuovi tributi per rilanciare l'economia convergono tutte su un punto: spostare la pressione fiscale dal mobile all'immobile. Ossia dal lavoro e dalle attività produttive alle case. Le vie semplici per farlo sono le rendite catastali, spesso par a un terzo dei valori di mercato, l'ici prima casa e, come ultima possibilità, la patrimoniale. Da dove comincerà mario monti?

Per prima cosa, nessuno si fa illusioni in proposito. Gli italiani sanno che ci aspettano dei sacrifici, anche se questi potranno essere accettati solo se giustamente ripartiti. Anche i nostri lettori, nel nostro consueto sondaggio del venerdì, hanno indicato di aspettari nuove tasse sugli immobili

Il mattone, in effetti, è stato nettamente beneficiato dal governo berlusconi, che prima ha eliminato l'ici prima casa e poi lo ha graziato dalle tre manovre economiche approvate quest'anno. Anche l'ultima, prima delle dimissioni, che prevede tagli per 25 miliardi, non menziona nuove tasse sulle case

Ma proprio per questo è improbabile che ciò succeda di nuovo. In passato, per esempio, un'operazione d'emergenza fu l'isi, l'imposta straordinaria immobiliare, introdotta da giuliano amato. Si trattava di un prelievo secco sul valore catastale, del 2 per mille

Considerando che il valore imponibile totale degli immobili in Italia è attualmente di 2.751 miliardi di euro, se si ripetesse un'operazione del genere entrerebbero di colpo nelle casse dello stato 5,5 miliardi di euro

Gli immobili, del resto, non si possono nascondere, non si possono trasferire all'estero e, anche se qualche trucco si può fare, sono in pratica in trappola. Con il ritorno dell'ici prima casa, secondo i calcoli dei tecnici del tesoro diffusi dallo stesso tremonti, si otterrebbero 3,5 miliardi di euro

L'ultima strada sarebbe invece quella dell'aggiornamento delle rendite catastali e quindi della loro base imponibile. Queste due ultime misure avrebbero il vantaggio di non essere una tantum, ma di diventare strutturali. Quest'ultima strada farebbe lievitare anche le imposte sulle compravendite. Tuttavia sembra meno probabile perché richiede dei tempi lunghi e qui c'è bisogno di fare cassa subito

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24 Commenti:

14 Novembre 2011, 11:14

Il mattone, in effetti, è stato nettamente beneficiato dal governo berlusconi, che prima ha eliminato l'ici prima casa e poi lo ha graziato dalle tre manovre economiche approvate quest'anno. Gli immobili, del resto, non si possono nascondere, non si possono trasferire all'estero e, anche se qualche trucco si può fare, sono in pratica in trappola. Con il ritorno dell'ici prima casa, secondo i calcoli dei tecnici del tesoro diffusi dallo stesso tremonti, si otterrebbero 3,5 miliardi di euro due evidentissimi dati di fatto che cancellano qualsiasi dubbio, qualora ce ne fossero, sull'imminenza della reintroduzione di tasse sugli immobili

14 Novembre 2011, 11:45

Ci rendiamo conto per vaere la sicurezza di un tetto sopra la testa come ci stanno ricattando quante volte va' pagato un immobile? questi non solo hanno fatto la bancarotta e abbiamotutti dei mutui sulle spa che nessuno calcola fino a quando della casa hai la piena proprietà ok ma il 90% degli immobili fino alla fine del mutuo è della banca quindi le tasse di proprietà dovrebbero pagarle loro

14 Novembre 2011, 12:16

In reply to by riccardo (not verified)

Mica male come idea... forse ha anche un validità giuridica...

14 Novembre 2011, 11:45

Voglio vedere il sangue degli speculatori immobiliari grondare sui marciapiedi. Tenuta fuori la prima casa, bisogna colpire selvaggiamente il settore immobiliare, bisogna spolpare tutti quelli che egoisticamente tengono i loro capitali immobilizzati in tuguri e capanne che ben presto avranno il valore che si meritano....... tassare le rendite immobiliari è giusto, lecito, civile e lungimirante.....

14 Novembre 2011, 11:48

Sulla reintroduzione non ho dubbi. Spero solo che si risparmi il più possibile la casa di abitazione, magari restringendo la tassa alla sola copertura/sostituzione della tassa sui rifiuti. Mentre dalla 2a in poi dovrebbe essere fortemente progressiva, come le imposte sui redditi d'altronde.

14 Novembre 2011, 12:07

In reply to by decoder (not verified)

Anche io lo spero, però fino a quelle abitazioni il cui prezzo ante - euro era un prezzo "più popolare che di lusso", aumentato ovviamente dell'inflazione.
In tutti gli altri casi, massacrino pure proprietari di prime seconde, terze etc etc case, così vediamo se continuano ad essere fieri di avere in mano mattoni che valgono più di un miliardo delle vecchie lire e che hanno pagato dieci anni fa meno della metà

14 Novembre 2011, 12:27

In reply to by anonimo (not verified)

... massacrino pure proprietari di ... il berlusconismo, fortunatamente, è finito: cominciamo ad adeguare il linguaggio evitando certe espressioni truculente. Cmq. La progressività della tassa sugli immobili servirebbe a colpire proprio gli speculatori e coloro che investono così denari di dubbia provenienza. Il piccolo proprietario che affitta onestamente la sua seconda casa non dovrebbe patirne, anzi secondo me andrebbe resa detraibile dalle tasse che paga sui proventi dell'affitto.

francesco
15 Novembre 2011, 8:39

In reply to by anonimo (not verified)

Magari è cosi ma mi sa i ke i capitali li investiranno all estero come stan facendo da tempo

14 Novembre 2011, 12:20

Due evidentissimi casi che ci stanno fregando un'altra volta! anzi tanti altri evidentissimi casi! e comunque prima di gridare al miracolo, vediamo cosa partoriscono (non tifavo neppure per il precedente "lotto di politici"), quindi tanto per fare un'esempio:
- Mettono la patrimoniale sui grandi, grandissimi patrimoni, spesso ottenuti chissà come, oppure stangano tutti, con la scusa che la casa è....immobile?
- I soldi recuperati servono per sorreggere e sostenere (ovviamente ben controllando) le piccole e medie imprese con artigiani e piccoli commercianti, al pari degli strumenti per gli altri lavoratori, oppure foraggerenno solo i grandi gruppi e banche che delocalizzano all'estero, ed ora possono tranquillamente licenziare...per necessità?
- Le rendite finanziarie vengono tassate esattamente come le case ed il costo del lavoro ed altri beni?
- I politici o quelli che comunque vivono e mangiano di politica vengono ridotti di almeno il 60% e rispediti a lavorare (sul serio) ed a raccogliere foglie?
- I costi, i previlegi, le pretese e le varie "libertà" della casta vengono pesantemente e significativamente ridotti?
- Le spese militari vengono fortemente ridotte a favore della sanità e del popolo reale, cozzando con gli interessi delle lobby della guerra, ecc.
- Vengono abbattutti i costi per l'energia, qualunque essa sia con l'introduzione di una vera fascia sociale?
- Vengono costruite case popolari a "tempo" da destinare ai realmente bisognosi per il necessario tempo del bisogno ( e non a vita, indiscriminatamente), in contrapposizione alla lobby del mattone.
- Vengono realmente disciplinate e liberalizzate le professioni, consentendo anche ai giovani professionisti di lavorare e formarsi sulla base dell'esperienza e non della raccomandazione e della conoscenza "giusta"?
- Vengono istituiti reali e concreti servizi per gli anziani, non lasciandone il completo onere alle famiglie alle presi con badanti russe o romene?
- Ecc.
Se sarà si a tutte ed altre di queste voci, allora ben venga monti, misure di restrizioni, ecc., altrimenti sarà un'altro che parlerà come in precedenza, ma insomma gli unici fregati alla fine saremo sempre noi, "popolino".

14 Novembre 2011, 12:51

Forse ancora nessuno o quasi si è reso conto che l'Italia non ha più nè la sovranità monetaria nè più quella politica. Qualsiasi decisione economica, quasiasi taglio sociale, ai servizi, qualsiasi privatizzazione (e presto verranno "svenduti" interi patrimoni immobiliari e le poche aziende ancora statali), vengono stabiliti dai "bancocrati" della commissione europea (non eletti dai cittadini) e dalla bce. Le tasse che paghiamo vanno prevalentamente a saldare il debito che abbiamo con le banche internazionali e gli investitori privati internazionali per ricevere in cambio gli euro, ovvero quella che dovrebbe essere la nostra moneta, ma che in realtà per poterla utilizzare per pagare gli stipendi, le strade, la sanità, le scuole, gli ammortizzatori sociali dobbiamo chiedere in prestito riconoscendo interessi sempre più alti. Tutti gli stati euro sono destinati a fallire. Non c'è via di uscita o chissà quale salvezza. E' un debito inestinguibile. Quando capiremo ciò, poi potremo iniziare a capire che il vero problema non era berlusconi. E monti in Italia, e papademos in grecia (se leggete il loro Curriculum vitae ve ne renderete conto), sono gli esempi lampanti che la democrazia è finita, gli stati idem.

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