Il Castello della Zisa rappresenta una delle testimonianze più belle del passato multiculturale della città e dello stile architettonico arabo-normanno. Non distante dal centro storico della città, ospita oggi il Museo d’arte islamica e dal 2015 fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Ecco, allora cosa vedere al Castello della Zisa a Palermo e tutte le curiosità da conoscere prima della visita.
Cosa vuol dire Zisa? L'origine del nome
Il nome “Zisa” deriva dall’arabo “al-ʿAzīza”, che significa “la splendida” o “la magnifica”. Il nome riflette infatti la straordinaria bellezza e la raffinatezza architettonica del castello. Costruito sotto il regno di Guglielmo I, già all’epoca era fonte di meraviglia, sia per la sua bellezza che per le ingenti spese di costruzione.
Modificato più volte nel corso dei secoli, fu restaurato nel XVII secolo e adattato alle esigenze abitative. Nell’ottocento, poi, fu di proprietà dei Principi Notarbartolo, prima di diventare pubblico.
Chi abitava al Castello della Zisa?
Il castello della Zisa fu quindi concepito come residenza estiva dei re normanni, in particolare di Guglielmo I e, successivamente, di suo figlio Guglielmo II. Questi sovrani scelsero la Zisa come luogo privilegiato per il riposo.
In seguito, il palazzo fu abitato da Giovanni de Sandoval e Platamone, cavaliere dell’Alcantara, non dopo invasivi lavori che modificarono l’assetto originare della struttura. Con l’arrivo dei Principi Notarbartolo, poi, vennero fatti ulteriori lavori, alcuni dei quali di risanamento.
Cosa vedere al Castello
L’edificio, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per la Sicilia, come parte dell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, offre un percorso affascinante tra ambienti riccamente decorati e testimonianze storiche. Tra le cose da visitare non perdere:
- La Sala della Fontana: la sala colpisce per l’eleganza delle sue decorazioni a muqarnas (stalattiti di gesso tipiche dell’arte islamica) e per la spettacolare fontana centrale.
- Il soffitto ligneo decorato: le travi dipinte e intagliate che impreziosiscono alcune sale.
- Le iscrizioni arabe: sulle pareti della Zisa si conservano ancora oggi epigrafi in lingua araba che celebrano la magnificenza del palazzo e dei suoi sovrani.
- Il Museo d’Arte Islamica: all’interno del castello è ospitata una preziosa collezione di reperti, ceramiche, oggetti d’uso quotidiano e opere d’arte provenienti dal mondo arabo e mediterraneo.
- I giardini esterni: sebbene siano stati parzialmente ricostruiti, i giardini richiamano l’antico aspetto del palazzo.
Orari e prezzi: come visitare il Castello della Zisa
Il castello è visitabile tutti i giorni della settimana, incluso i festivi, tranne il lunedì. Gli orari dal martedì al sabato vanno dalle 9 alle 18:30, mentre domenica e festivi potrai visitare il monumento dalle 9 alle 12. Per quanto riguarda, invece, i biglietti, il costo intero è di 8 euro, mentre determinate categorie possono accedere pagando un biglietto ridotto di soli 4 euro.
Le curiosità sul Castello
Come per ogni palazzo storico non mancano curiosità del tutto peculiari. Fra queste bisognerebbe menzionare la celebre leggenda dei diavoli della Zisa. Si tratta di piccole figure stilizzate, dipinte su una parete interna, che secondo la tradizione popolare sarebbero i custodi di un tesoro nascosto all’interno del palazzo. La leggenda narra che nessuno sia mai riuscito a contare esattamente il numero dei diavoli rappresentati: chi ci prova sarebbe colto da confusione o addirittura da sfortuna.
Inoltre, un’alta curiosità che distingue il castello della Zisa è il suo sofisticato sistema di canalizzazione delle acque, progettato per garantire frescura agli ambienti anche durante le estati più torride. L’acqua, elemento centrale nell’architettura islamica, scorreva attraverso condotti nascosti e fontane, creando giochi visivi.
Che autobus si prende per andare alla Zisa?
Il Castello della Zisa si trova nel quartiere omonimo, a circa 45 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria e 30 dal centro città. Potrai, in alternativa, raggiungerlo con i mezzi pubblici. Da Palermo Centrale, in particolare, partono i bus numero 124, 109, 106 di AMAT che conducono direttamente nei pressi dell’ingresso del castello.
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