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Cosa succede quando gli stipendi sono legati alla produttività

Angela markel ne ha fatto la sua bandiera: i paesi europei devono cambiare atteggiamento riguardo ai salari. La produttività dev'essere il nuovo indicatore e le imprese devono poter essere libere di applicare dei propri criteri sulle retribuzione, senza più contratti nazionali. Non molto distante da ciò che dice marchionne, insomma. Ecco cosa succede se si introduce questo criterio

Innanzitutto il salario diventerebbe variabile: una parte sarebbe fissa, un'altra sarebbe conseguenza del lavoro svolto dal singolo lavoratore o dall'equipe a cui appartiene. Questo, ovviamente, è già un sistema in uso in certi settori, come quello commerciale, ma non lo è nell'industria o nei servizi

La realizzazione di certi obiettivi da parte dei lavoratori e i risultati dell'impresa, determinano la parte b del salario. La parte fissa, invece, potrebbe restare collegata ad un contratto di categoria di riferimento e soggetta agli accordi collettivi

I sindacati, generalmente, apportano questa obiezione: l'impresa deve essere assolutamente trasparente, sia sugli obiettivi, sia sui risultati. E chi lo garantisce? non potrebbe nascondere i propri successi, per pagare di meno i lavoratori quando la produttività cresce? chi controlla l'impresa?

Allo stesso tempo per molti analisti è impensabile lasciare le cose come stanno, con i contratti collettivi nazionali di settore, perché ogni impresa è un mondo a parte e può reagire di fronte ai mercati con tempistiche e risultati diversi

Inoltre, se introduciamo il criterio della produttività, l'impresa deve anche adoperarsi per far sí che questa aumenti, in termini di organizzazione del lavoro ed è evidente come le piccole e medie imprese siano meno capaci di farlo, per mancanza di fondi e di una struttura sufficienti

Gli esempi virtuosi, in ogni caso, ci sono. Siemens (3,4%), google (+10%) e volkswagen (+3,2%) sono tre casi celebri di imprese che hanno aumentato i salari dei loro lavoratori in piena crisi. Perché? perché sono riuscite ad aumentare la produttività

Il caso contrario, nissan. I lavoratori della fabbrica di barcellona dell'impresa automobilistica giapponese hanno accettato una congelazione salariale per il 2011, per poter garantire la competività di un nuovo furgoncino. Con l'inflazione che potrebbe arrivare al 3%, si tratta, di fatto, di una diminuzione salariale

I paesi che hanno adottato in forma diffusa il criterio della produttività sono in europa germania e regno unito. Gli stati uniti, ovviamente, sono un caso diverso e lì le imprese fanno semplicemente ciò che vogliono. Francia, Italia e spagna invece, hanno un sistema più tradizionale, con la preminenza dei contratti nazionali collettivi e l'aumento salariale, di fatto, legatyo all'inflazione

 

 

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5 Commenti:

25 Febbraio 2011, 12:22

Sono d'accordissimo, si deve premiare la produttività e l'efficenza del lavoratore. Basta con gli sfaticati, con i ruba stipendi, con chi con la raccomandazione è entrato nel mondo lavorativo per non far niente ed avere uno stipendio assicurato per tutta la vita. Si sfasciano i matrimoni e non si possono licenziare(sfasciare) gli sfaticati.
Basta con il lavoro a tempo indeterminato. In molti stati, questo tipo di lavoro non esiste. Bisogna inoltrare il lavoro a tempo determinato, solo così avremo lavoratori efficentissimi e solo così sarà garantito il rinnovo del contratto automaticamente, perchè non esistono aziende private o statali che vogliono perdere quelli efficenti.
Anzi gli aumenterebbero gli stipendi per poterli avere sempre con loro, altrimenti sarenno richiesti dA ALTRE AZIENDE. QUESTO GIà aVVIENE IN ALTRI PAESI, nE SONO PERSONALMENTE A CONOSCENZA.

25 Febbraio 2011, 16:12

In reply to by anonimo 45 (not verified)

Ciao anonimo 45,ti voglio dire che io ho lavorato benissimo per 5 anni come responsabile di magazzino,gestendo anche un buon numero di persone con contratto a tempo determinato rinnovato 6 mesi per volta;quando la società ha avuto delle difficoltà, tutti i contratti compreso il mio non sono più stati rinnovati e,malgrado io avessi, a detta dei miei superiori ottenuto ottimi risultati,mi sono trovato senza lavoro.quindi,quando parli di lavoratori efficentissimi etc..sappi che spesso non basta.saluti Luca

16 Settembre 2012, 19:16

Sono un anonima e ho vergogna di essere Italiano, siamo stati abbandonato dal governo in tutti i sensi soprattutto con il Lavoro per come sappiamo L'Italia e fondata sul lavoro e tutto questo non esiste.per tanto vorrei aggiungere che anche i contratti Nazionali del lavoro Enti pubblici sono bloccati dal 2009. Al 2012 con questa miseria che ci avete provocato non sappiamo piu' come tirare con le nostre famiglie.

7 Dicembre 2012, 9:52

Voi italiani siete molto ma molto indietro avete bosogno di molto e molto tempo per uscire dal cerchio, se voi guardate i diritti del citadino comunitario voi siete in africa. Bonne chance..

25 Febbraio 2013, 18:24

Quello che scrivi anonimo 45 non è proprio la verità. ci sono ditte che nascono dal nulla prendono appalti come terziarie, non pagano puntualmente, ma a sessanta gg. Ti ricattano se ti permetti di aprire bocca o di chiederte i tuoi diritti con la solita frase: non ti rinnovo il contratto, stai zitta e fai ciò che ti dico. Detto ciò secondo voi e democrazia? nel 2013? non facciamo gli emancipatii e metterci al paro delle altre comunità: siamo italiani

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