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Chi compra o vende casa pagando o incassando solo una parte del prezzo non ha diritto di replica davanti al giudice tributario nel caso di succssivi accertamenti. Non hanno più valore le dichiarazioni di chi, "per evidenti motivi di reciproca convenienza", sostiene la bontà e la rispondenza del prezzo dichiarato al momento della vendita. Lo ha stabilito per la prima volta la ctp di Vicenza in tre sentenze del comune di bassano del grappa contro una società immobiliare che aveva occultato quasi 220 mila euro al fisco

I giudici, per la prima volta, non hanno ritenuto congrue le memorie difensive presentate dalla società e non hanno considerato attendibili le dichiarazioni degli acquirenti degli immobili. Per "evidenti motivi ri reciproca convenienza" questi avevano tutto l'interesse a testimoniare che quello indicato davanti al notaio era il prezzo pagato, per pagare meno imposte sulla casa

Piove sul bagnato: stabilito questo, infatti, si può procedere ad accertare anche l'imposta evasa dall'acquirente

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4 Commenti:

31 Marzo 2010, 10:51

È sul reciproca che non ci convince.

31 Marzo 2010, 21:32

Perchè la convenienza per chi paga dove starebbe?

7 Aprile 2010, 16:35

In reply to by anonimo (not verified)

Nello spendere soldi guadagnati in nero...

22 Giugno 2010, 14:40

E se l'intesa è nata da uno stato di necessità obiettiva perchè il locatario che paga in nero dovrebbe essere perseguito ?????

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