Commenti: 93
toto

Da alcune settimane a questa parte sembra essersi messa in atto una gara su chi lancia le previsioni più negative sul mercato immobiliare. La fibrillazione da imu è certamente responsabile e la situazione economica generale non aiuta. Tutti però sono d'accordo sono un punto: nel 2012 i prezzi delle case scenderanno

Ecco che cosa dicono alcuni analisti del settore:

Tecnocasa. Sono i più prudenti e vedono una discesa del 2%

Remax. Su una posizione intermedia, ipotizza cali del 5-10%

Ready's group. Sul lungo periodo il mattone non tradisce mai, ma fino al 2016 ci saranno dei cali graduali e costanti

Nomisma. Secondo il centro di ricerche del gruppo bolognese il mercato tiene finché la reale morosità delle famiglie non esploderà definitivamente. Le banche starebbero facendo il possibile per tenere sotto controllo i loro 400 miliardi di euro in crediti immobiliari, una buona parte dei quali è però a rischio. Nomisma ritiene inevitabile un'incidenza sempre più alta delle famiglie che non riusciranno a pagare il mutuo, con conseguenze dirette sui prezzi. Il mercato si riempirà, un po' come è successo in spagna, di case pignorate, a cui si sommeranno i beni dello stato in vendita e i 7-800mila alloggi nuovi in cerca di proprietario. Risultato: in alcune zone pacchetti di sconti del 20-30%

Fiaip. Tra domanda e offerta c'è una distanza del 20%. I potenziali acquirenti propongono sempre più spesso uno sconto del 25-30%, per arrivare al 20. I proprietari che non hanno problemi di liquidità o che sono consapevoli di avere un immobile nelle zone strategiche, semplicemente rifiutano e niente gli farà cambiare idea. Gli altri, dopo un primo rifiuto, se l'immobile resta per oltre sei mesi sul mercato senza segnali di miglioramento, entrano in trattativa

Adoc. Svalutazioni in concomitanza con le rate imu. -18% a giugno, -35% a dicembre

Censis. La previsione più radicale, con cali dal 20 al 50% per il settore immobiliare nel suo complesso

 

Vedi i commenti (93) / Commento

93 Commenti:

27 Aprile 2012, 20:12

Vedo con molto dispiacere che pochi hanno citato i vari indici per il App/deprezzameto delle case, economist e molti altri disponibili online. Dubito che in Italia vi possa essere un deprezzamento del 20% nei prossimi 5-6 anni. Molto dipendera' dalle condizioni economiche degli acquirenti. Personalmente, ho vissuto in Spagna, uk, canada, e adesso mi trovo negli states, los angeles. Il deprezzamente e' avvenuto principalmente su certi tipi di immobili. West la per esempio ha mantenuto il valore, mentre le aree periferiche hanno perso fino al 20 -25%. In compenso, gli affitti nelle aree centrali delle grandi metropolitane e' schizzato alle stelle. A meno di 1400 non trovi un bilocale a los angeles. Ny si parte dai 2000 cifra tonda. In spagna gli immobili stanno iniziando a calare vistosamente, niente di paragonabile con l'irlanda. In linea di massima il mercato in italia e' inflazionato di un 10% secondo numerose stime. Se la variabile del governo, con eventuale aumento di tassazione IMU avesse l'effetto di aumentare le vendite, allora si potrebbe assistere a un ribasso piu'marcato. Ma chi non ha fretta, o non vuole diversifcare il suo portafoglio, bhe, puo aspettare quanto vuole prima di vendere...

armando.femiano
27 Aprile 2012, 22:51

Signori...ma vi rendete conto di cosa significherebbe un vero calo del 50% dei prezzi delle case ??? significherebbe "guerra civile", voi dovete pregare che ciò non avvenga, altrimenti vi svegliate con case che costano 10.000 euro ma con stipendi da 50 euro al mese...se vi va bene e con negozi vuoti (quei pochi che riuscirebbero a retare aperti), sanità assente, criminalità alle stelle. Pregate qualsiasi dio che il comparto immobiliare regga, perchè in un paese come l'Italia, se il comparto immobiliare va a rotoli...significa che l'economia dell'intera nazione s'è fottuta allora avreste altri problemi, altro che comprare casa a sconto, dovreste preoccuparvi di difendere le scatolette di fagioli con pistole e fucili, perchè questo sarebbe lo scenario reale !!!

Signori...ma vi rendete conto di cosa significherebbe un vero calo del 50% dei prezzi delle case ??? significherebbe che chi ha acquistato per abitarci, indipendentemente dal periodo, non glie ne importa nulla perché non deve vendere. Chi ha acquistato molti anni fa e deve vendere, comunque non ha perso. Chi ha acquistato pochi anni fa e deve vendere perderà soldi e da questa esperienza imparerà a ragionare con la testa propria. Notai, agenzie, banche e costruttori guadagneranno meno. La gente in generale avrà più soldi da investire in altri servizi e/o prodotti e favorirà la ripresa dell'economia oltre a migliorare la propria qualità della vita. Tutti i costruttori furbi che volevano speculare sulle vite degli altri e chi pensava di sistemarsi vendendo quattro calcinacci dovrà pensare seriamente a come guadagnarsi da vivere....sarebbe una rivoluzione....culturale ed attesa!!!! e non una guerra civile come pochi "disinteressati" vorrebbero far credere. P.s. Io nell'azienda in cui lavoro, oltre ad occuparmi di cose differenti, ogni due anni cambio lavoro. Capisco che ci sia gente, molto limitata e che sa fare una sola cosa, ma questo non può essere l'impedimento ad un cambiamento oggi necessario più che mai

Gesù questo è terrorismo, comunque nessuno ci può costringere a comprare casa come nessuna può costringere il venditore ad abbattere il prezzo

27 Aprile 2012, 22:51

Seriamente credo che i prezzi caleranno rispetto al 2011 di un 12% mentre nel 2013 arriveremo ad un 20/25%, sempre rispetto al 2011.
Se confrontiamo invece con i prezzi del 2007 (considerato come potere reale di acquisto) i prezzo avranno una flessione nell'ordine del 30/35%.
Nel 2014 ci sono possibilità di una ripresa sia economica che dei prezzi degli immobili ma per tornare a livelli del 2007 pur essendo ottimisti ci voranno almeno 20 anni.

Francamente mi ritengo molto fortunato ad aver venduto tutto (tanne la prima casa) tra il 2006 e il 2011 (ultimo immobile venduto con non poche difficoltà il mese scorso....20% rispetto a quotazione 2006), con quello che ho venduto e reinvestito già oggi potrei ricomprarmi tutto il venduto e vivere cmq di rendita con quello che mi avanza (mi spiace dirlo ma è così..)

Purtroppo quelli che realmente pagheranno con le lacrime la svalutazione sono tutti quei giovani che tra il 2001 e il 2007 hanno comprato casa con mutui di 30 anni e che si troveranno dopo anni di rate a dover ancora pagare 100 quello che in mano loro ora vale 50, molti potrebbero essere portati ad abbandonare i loro immobili lasciandoli alle banche e andare a vivere in affitto.

Per chi invence possiede immobili di famiglia o grandi possedimenti francamente non vedo il problema se il mercato cede un 20%...gli immobili sono e restano la più grossa spesa che si deve affrontare (chi vuole..) nell'arco della propria vita....chi vende per monetizzare cmq porterà a casa un vitalizio o potrà ricomprare alle stesse condizioni un immobile analogo, sopratutto chi ha in mente di vendere casa per comprarne una più grande ne godrà perchà la differenza di prezzo da sborsare sarà più esigua, quindi anche chi vede i propri risparmi in immobili da destinare ai suoi figli non deve proccuparsi più di tanto perchè se i suoi figli potranno comprare case con 10 anni di stipendio anzichè 30 come ora non sarà di certo un dramma anzi...e chi lascierà ai suoi figli una casa....sempre una casa gli lascierà indipendentemnte che questa valga 10 o 15.

La cosa che mi preoccupa un può più seriamente è quello che potrebbe capitare in alcune zone....se a Roma o Milano o Napoli ecc i prezzi scendono del 30% cmq le imprese avranno margini di guadagno rispetto ai costi (perchè ovviamente caleranno anche i valori dei terreni) quindi si continuerà a costruire e ristrutturare mantenendo l'indotto...ma nelle zone dei piccoli centri e relative provincie dove i prezzi di vendita garantiscono già ora ricavi esigui (20% di utili o meno ) se si verificasse anche in queste zone un calo del 40% cosa accadrebbe?...le imprese non avrebbero più interesse a costruire, i paesi andrebbero incontro a un pogressivo degrado urbano e le industrie locali che lavorano nel settore chiuderebbero...perdita di posti di lavoro e povertà diffusa, effetto domino anche alle imprese non collegate all'immobiliare mancanza di introiti anche per i comuni, mancanza di servizi, delinquenza...questo mi preoccupa

28 Aprile 2012, 9:13

Si fa un gran parlare di riduzione dei prezzi degli immobili ma vi rendete conto alle tante bastonate che hanno preso gli investitori in borsa? Allora,viva il mattone!!! è la scelta vincente in quanto l'investimento lo tocchi con mano... e con i piedi.
Ciao e riflettete!!!!

28 Aprile 2012, 10:30

In reply to by anonimo (not verified)

Si fa un gran parlare di riduzione dei prezzi degli immobili ma vi rendete conto alle tante bastonate che hanno preso gli investitori in borsa? Allora,viva il mattone!!! è la scelta vincente in quanto l'investimento lo tocchi con mano... e con i piedi.
Ciao e riflettete!!!!
.................
Allora investi perchè non investi in pezzi di deserto del sahara? anche quello lo tocchi con mano... e con i piedi.
Ciao e rifletti tu sul fatto che investire ora nel mattone significa perderci.

28 Aprile 2012, 10:36

Cari mattonari,

Ma perché insistete nel voler guadagnare mediante gli immobili? Immagino che voi siate "mattonari" medi (non grossi imprenditori, altrimenti non avreste neanche tempo per stare qui), ebbene, se avete 200/300.000 euro da investire, perché insistere nell'immobiliare? Non avete altre possibilità?

Perché dovete affamare le famiglie che per comprare i vostri immobili devono dissanguarsi per 30 anni?

Ben venga il calo dei prezzi, servirà a diversificare le attività, e a farvi capire che è impossibile guadagnare senza muovere il didietro....

28 Aprile 2012, 10:38

Condivido perfettamente il pensiero dell'utente n. 72!!

28 Aprile 2012, 11:20

Siamo realisti:

- Oggi i giovani hanno lavori perlopiù precari e devono adattarsi a cambiare sede e città;

- I risparmi delle famiglie si stanno drammaticamente riducendo;

- I lavori fissi (vedi amministrazione pubblica) diminuiranno sempre di più (visto che dobbiamo ridurre la spesa pubblica);

- Le banche danno i mutui con sempre maggior difficoltà e al massimo all'80% del valore dell'immobile (e non accettano neppure altri immobili come garanzia!)

Insomma, in queste condizioni, come si può pensare che una famiglia riesca a impegnarsi a pagare un mutuo per 30 anni? gli unici che potranno comprare sono i cinesi (vi piaccia o meno.....) i prezzi dovranno necessariamente calare ... necesse est...

per commentare devi effettuare il login con il tuo account