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La crisi del mercato immobiliare finirà nel 2025?

Messa così sembra un oroscopo, ma jorg Christian manetti, l'autore di questa affermazione, non è un nostradamus da blog qualunque. Il giovane trader, esperto di investimenti e consulente di prestigio per investimenti in borsa e gestione del risparmio, spiega con alcune analisi perché il mercato immobiliare continuerà ad essere in crisi

Vi riportiamo qui il suo punto di vista, che in parte coincide anche con la situazione italiana, ma che, avvisiamo, fa riferimento ai mercati che più di altri hanno visto gonfiarsi la bolla immobiliare, stati uniti in testa

Il primo fattore è il costo di un appartamento che negli anni 80 era equivalente a 3-6 annualità di uno stipendio medio, mentre oggi è arrivato a quasi 20 annualità (vedi notizia). Questa è una delle ragioni per le quali sono aumentati a dismisura le insolvenze sui mutui

Il secondo fattore da considerare è che  Il valore del denaro e degli stipendi non è più in grado di sostenere quelli che sono i consumi normali delle famiglie. La causa è l'affermazione di un’economia basata su bolle speculative e non su produzione e consumi

Il terzo fattore è l’andamento demografico della popolazione. Secondo una teoria che basa la curva di crescita dell’economia sul numero di persone che hanno potere d’acquisto ( soprattutto 30-50 enni ) data l’enorme aumento della popolazione negli anni 60, intorno al 2000 fino al max al 2010 ci sarebbe stata crescita, poi in seguito ci serabbe stata una normale flessione dei mercati. Nel suo libro “un mese… troppo lungo per i miei soldi!” questo concetto viene spiegato molto in profondita

Per queste ragioni secondo manetti la stagnazione continuerà ancora a lungo, perché la correzione necessaria è di gran lunga superiore a quella avvenuta. In alcune zone i prezzi delle case devono scendere fino al 60% per riattivare davvero il mercato

Certo non tutto il mondo è dubai o la california, ma gli italiani ricordano bene quanto costava dieci anni fa un apparamento in lire. Da allora il potere d'acquisto si è ridotto, ma i prezzi delle case hanno subito un'accelerazione vertiginosa. Deve ancora arrivare il vero crollo dei prezzi?

 

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39 Commenti:

6 Maggio 2010, 16:47

A jorg Christian manetti piace la birra, e si vede

6 Maggio 2010, 18:19

Io dico,che le profezie immobiliari,valgono nulla.uno compra una casa o perche' ci va ad abitare in proprio,o perchè vuole investire. Ma quale è l'alternativa al mattone oggi ?la banca,ilcct, o le azioni? a me vien da ridere, pensando a tali alternative,e a cio' che rendono,che bè meno della inflazione reale. Dicono che i prezzi son calati, ma qualunque casa si voglia comperare,in qualche citta' media,costa sempre un occhio , e non è certo una occasione, perche' cio' che costa poco, necessita sempre di tanti lavori,e cio' che è a posto,lo si paga.ma di che crisi si tratta'?

6 Maggio 2010, 19:01

Www.astagiudiziaria.com fatti non chiacchiere di chi non si rassegna a vedere i
Propri investimenti immobiliari sciogliersi come neve al sole.

7 Maggio 2010, 13:45

Siamo tutti dei babbioni ad ascoltare ogni pirlata detta solo per i propri interessi... signoei, nessuno ha la sfera di cristallo ma tanti parlano solo per il proprio tornaconto !

7 Maggio 2010, 14:34

I prezzi degli immobili in lire erano la metà semplicemente perchè i prezzi sono rimasti fermi tra il '92 e il '99. Se calcoliamo la svalutazione della lira del '92 e l'inflazione al 7% negli anni '90, si capisce che, in realtà, il rialzo dei prezzi è stato quasi tutto un recupero di valore reale. Aiutato, certo, dalla liquidità disponibile grazie ai mutui e ai vari scudi fiscali.
La conferma è che, al netto dell'inflazione, i prezzi di oggi sono ancora inferiori a quelli del '90-'91, e che, nonostante la crisi ci sia dal secondo semestre del 2007, ad oggi gli immobili medi hanno ridotto di poco le quotazioni.
In Italia, tra l'altro, le case sono costruite con tecniche e materieli che le fanno durare secoli e secoli, non sono in legno e cartongesso come negli stati uniti.

7 Maggio 2010, 17:29

In reply to by anonimo (not verified)

Ma quale recupero di valore reale, quella che è stata perpetrata dal 2002 al 2007
È una colossale fregatura a danno di migliaia di sprovveduti ai quali le banche hanno riempito le tasche di sodi per l'acquisto della casa (bene di prima necessità) con la complicità della politica che nel frattempo aveva eliminato l'equo canone e messo in vendita "cartolarizzato" le case popolari invece di adeguarne gli affitti in base al reddito familiare. Le conseguenze sono l'attuale crisi economica e l'aumento
Delle case che vanno a l'asta.

7 Maggio 2010, 18:16

In reply to by anonimo (not verified)

Quale fregatura? io ho comprato, oculatamente, nel 2006, ai massimi di mercato. Ho fatto un mutuo a tasso misto, e non me ne sono affato pentito.
Se poi qualcuno si è fatto ingolosire dai mutui senza capire cos'è un tasso variabile, e oggi fa fatica a pagare la rata, vuol dire che non usa adeguatamente il cervello, non che il "sistema" l'ha fregato.

Se poi vogliamo parlare di chi è finito in cassa integrazione o addirittura licenziato, quello è un'altro problema, e sono il primo a pensare che le banche debbano fare la loro parte, come per altro mi pare abbiano accettato di fare.

7 Maggio 2010, 18:35

Se comprare nel 2006 ai massimi di mercato viene considerato un affare siamo decisamente nella fase tre.
Per meglio comprendere andate su youtube e cliccate "luttazzi raiperunanotte"

7 Maggio 2010, 19:56

Le parole non contano nulla e qui se ne fanno tante a vuoto! provate a fare un semplice conto dei costi di costruzione (solo di costruzione e non dell'area) allacci alle reti, finiture, obblighi di risparmio energetico, tecnici che si fanno strapagare per certificazioni e montagne di carta con bolli vari che servono a ben poco. Se sapete fare questi conti capirete che le case nuove o integralmente ristrutturate che valgono i soldi spesi. Le case vecchie quelle si hanno dei prezzi esorbitanti che non trovano nessuna giustificazione se non nella speculazione.

8 Maggio 2010, 9:38

In reply to by mario (not verified)

Purtroppo mario è proprio il costo elevatissimo che i costruttori hanno pagato
Per i terreni o vecchi edifici che oggi gli impedisce di scendere di prezzo. Hanno scommesso sul fatto che il mercato non si sarebbe mai fermato ma sono rimasti con il cerino in mano. Poi chiaramente i costi di costruzione di oggi non sono neanche paragonabili a quelli di 30 anni fa.

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