Venda de casas na Europa

Le vendite di case in Europa sono in forte espansione

Nel 2025 le famiglie europee continuano a essere interessate ad acquistare una casa, complici i tassi di interesse sui mutui che rimangono accessibili e il potere d'acquisto che è meno influenzato dall'inflazione. Gli ultimi dati Eurostat rivelano che questa primavera le vendite di case sono cresciute in 12 Stati membri dell'Unione Europea (Ue), con il Lussemburgo che si contraddistingue in modo particolare
Andamento dei prezzi delle case

Prezzi delle case in Europa in aumento: la situazione dei diversi Paesi

I prezzi delle case in Europa sono in aumento. Lo ha certificato l’Eurostat pubblicando i dati relativi al quarto trimestre del 2024 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Secondo quanto emerso, i valori – misurati dall'House Price Index – sono aumentati del 4,2% nell’area dell’euro e del 4,9% nell’Ue. Ma non solo. Considerando il periodo che va dal 2010 al quarto trimestre del 2024, i prezzi delle abitazioni nell’Ue sono aumentati del 55,4%
Real Estate

Prezzi delle case III trim 2024, i dati Eurostat: in Italia +3,9% e nell’area Euro +2,6%

I prezzi delle case sono in aumento. A certificarlo è l’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, che ha pubblicato i dati relativi al terzo trimestre 2024. Secondo quanto emerso, rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, nell’area Euro l’aumento è stato del 2,6% e nell’Ue del 3,8%. Se si guarda poi in particolare la situazione dell’Italia, l’aumento è stato del 3,9%. Ecco, nel dettaglio, quali sono i Paesi che hanno registrato un incremento e quelli che invece hanno dovuto fare i conti con un calo
Evolución del precio de la vivienda en Europa

I valori immobiliari volano nell’UE, ma l’Italia è fanalino di coda per i prezzi delle case

Negli ultimi anni gli alloggi sono diventati notevolmente più costosi in Europa, sia nel mercato della compravendita che in quello degli affitti. Secondo i dati dell'Ufficio statistico di Eurostat, gli indici che misurano i prezzi degli immobili residenziali e gli affitti pagati dagli inquilini nell'intera Unione Europea hanno raggiunto a settembre i massimi storici. Scopriamo, nel dettaglio, il quadro che emerge dal report
Laureati occupati nel 20222

Nel 2022 i neolaureati europei hanno raggiunto il loro più alto tasso di occupazione

L'82% dei neolaureati di età compresa tra i 20 e i 34 anni nell'Ue era occupato nel 2022. Tra il 2014 e il 2022 il tasso di occupazione per questo gruppo è aumentato di sette punti percentuali, mostrando una tendenza al rialzo sostenuta interrotta solo dalla pandemia. A dirlo un rapporto pubblicato dall'Eurostat. Lussemburgo e Paesi Bassi (entrambi al 93%) hanno i tassi di occupazione più elevati, mentre Italia (65%), Grecia (66%) e Romania (70%) i più bassi
Emancipación de los jóvenes en Europa

Giovani mammoni in Europa, ecco dove se ne trovano di più

L'accesso all'alloggio da parte dei giovani è una delle principali sfide immobiliari, politiche e sociali in Europa e in Italia in particolare. Nel corso degli anni, la percentuale di persone di età inferiore ai 35 anni che non riescono a mettere su casa a causa della mancanza di risorse economiche sta aumentando. Secondo l'ufficio di statistica Eurostat, nel 2021 in Italia il 53,7 per cento dei giovani tra i 25 e i 34 anni viveva con i propri genitori, rispetto al 46% registrato 10 anni prima
Spese casa

Spese per la casa, ecco quanto incidono sul budget delle famiglie europee

Le spese per la casa rappresentano il 25% dell’esborso delle famiglie europee. A renderlo noto l’Eurostat. Secondo quanto evidenziato dall’istituto di statistica europeo, nel 2021 “Abitazioni, acqua, elettricità, gas e altri combustibili” hanno rappresentato un quarto (25,0%) della spesa delle famiglie dell’Ue

In Italia e in Grecia si conta il maggior numero di Neet tra i 20 e i 24 anni

La situazione a livello di educazione e occupazione dei circa 90 milioni di giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che fanno parte dell’Unione europea è molto differente. Secondo i dati Eurostat, pubblicati in occasione della Giornata Internazionale della Gioventù, nel 2015 la maggior parte dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni studiava, tra i 20 e i 24 anni si divideva tra istruzione e occupazione e tra i 25 e i 29 anni lavorava. Ma c’è anche un’altra realtà, quella dei Neet, coloro che non studiano e non lavorano. Una fetta di popolazione sempre più consistente, soprattutto in Italia