Meno di un milone di persone, ovvero il 5,2% dei pensionati, guadagna più di 3 miloni al mese e pesa sulle casse statali come oltre sette milioni di cittadini (il 44%) che non arrivano ai mille euro mensili.
Gli italiani ancora una volta dovranno rifare i conti per la pensione. La profonda riforma del governo monti, che portava la firma di elsa fornero, sarà infatti ampiamente rivista.
Realizzato con il sostegno di fondazione cariplo e con il patrocinio del comune di Milano, “prendi in casa uno studente” è un progetto dell’associazione Megliomilano che favorisce l'incontro e la coabitazione tra giovani universitari non residenti e pensionati autosufficienti.
La giunta della provincia autonoma di Bolzano ha approvato il 27 maggio un nuovo disegno di legge per modificare la legge provinciale sull’edilizia abitativa agevolata.
La semina delle riforme del governo monti dà i suoi frutti con lo scoccare del 2013. È il caso della riforma fornero per le pensioni, che dal 2013 modifica sia l'eta pensionabile, sia i requisiti per ritirarsi dal lavoro.
Otto mesi fa le lacrime in diretta mondiale della ministra del welfare elsa fornero erano l'immagine viva dei sacrifici che avrebbero dovuto affrontare gli italiani.
Dopo l'allarme per i dati del super-inps, il ministro del lavoro elsa fornero interviene per calmare gli animi e rassicurare i pensionati, già colpiti dai tagli del decreto salva Italia.
Il governo monti presenta la manovra economica, il "decreto salva Italia" come lo definisce lo stesso presidente del consiglio. Fra le misure più importanti, la riforma delle pensioni. Si passa dal retributivo al contributivo; aumento dell'iva.
"A 67 anni non possiamo, la gente ci ammazza". Così bossi, particolarmente onesto, si lascia andare ai microfoni e dice chiaramente che sulle pensioni non cede: piuttosto cade il governo. Poi, in serata, la ministra gelmini a ballarò assicura che l'accordo sui 67 anni è stato raggiunto.
In pensione a 67 anni e vendite di stato è la strategia d'emergenza del governo. Subito al vaglio del consiglio dei ministri che si terrà sta sera alle 18.00.
Secondo un'inchiesta de "il fatto quotidiano" le forze dell'ordine non soltanto godono di pensioni di lusso e benefit a vita, ma per 44 di loro, ammiragli e generali, spendiamo 3,5 milioni di euro all'anno per pulire i loro alloggi di servizio e rappresentenza.
Ilona staller, al secolo cicciolina, compie 60 anni e fin qui. Ma succede che in virtù dei 5 anni trascorsi come parlamentare, tra il 1987 e il 1992, le tocchi adesso la pensione da "casta", ossia 3mila euro al mese.
Il 42% dei giovani 24-34enni che oggi lavorano andrá in pensione intorno al 2050 con meno di mille euro al mese. A dirlo è il censis nel rapporto "welfare, Italia. Laboratorio per le nuove politiche sociali" elaborato con unipol.
Pareggio del bilancio entro il 2014 e un'impegnativa riforma fiscale. Gli obiettivi del ministro dell'economia, Giulio tremonti sono alti, e tagliare la spesa è un'operazione complessa, oltre che politicamente rischiosa.
Dopo mesi di negoziati, governo e sindacati sono arrivati in spagna ad un accordo che modifica l'età pensionabile: potra andare in pensione a 65 anni solo chi ha maturato 38,5 anni di contributi. Tutti gli altri a 67.
La pensione si allontana sempre di più. Dal 2011 i requisiti per la rendita di anzianità fanno un altro scatto in avanti. Debutto delle nuove finestre e ritardo per l'assegno di previdenza.
"Se vuoi essere assunto, devi aprirti la partita iva". Con questa frase molti datori di lavoro inchiodano gli aspiranti dipendenti a una dinamica che li penalizza: essere lavoratori subordinati, senza avere il giusto inquadramento.
L'allarme è stato lanciato dalla cgil: i lavoratori atipici di oggi saranno i poveri di domani. Un esempio? chi percepisce uno stipendio di 1.240 euro al mese, con un contratto parasubordinato, rischia dopo 40 anni l'assegno sociale: 400 euro al mese.
Da qui al 2015 il pianeta pensioni si appresta ad essere del tutto stravolto, grazie ad una sorta di riforma permanente che iniziaerà con i cambiamenti previsti enlla manovra già a fine dicembre 2011 e si prolungherà a seconda delle varie scadenze fino al 2015.
Nella bozza del provvedimento sulle pensioni delle dipendenti pubbliche (vedi notizia) che innalza in un colpo solo (2012) l'età pensionabile da 60 a 65 anni, sarebbe prevista una clausola di salvaguardia per le lavoratrici che matureranno i requisiti per andare in pensione entro il 31 dicembre 2011
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