
A chi spetta la spesa per la pulizia delle grondaie, sia in condominio che nelle abitazioni in affitto? Si tratta di uno dei più classici dubbi, quando ci si trova a dover ripartire i costi tra condomini, proprietari ed eventuali inquilini. E, come spesso accade, quando si parla di pagamenti condivisi scattano anche intense diatribe. Come procedere?
In linea generale, tutti i condomini sono chiamati a sostenere le spese di pulizia, manutenzione e riparazione delle grondaie, poiché si tratta di una parte comune dell’immobile di cui ognuno usufruisce. Tuttavia, nella gestione dei rapporti tra proprietario e affittuario, vi sono alcuni elementi ulteriori da prendere in considerazione, anche in relazione al contratto d’affitto stipulato. Di seguito, tutte le informazioni utili.
Chi paga la pulizia delle grondaie?
Quella della pulizia e della manutenzione delle grondaie è una necessità a cui ciclicamente non ci si può sottrarre. Poter usufruire di sistemi di scolo dell’acqua liberi ed efficienti, permette infatti di evitare spiacevoli conseguenze, come danneggiamenti al tetto e pericolose infiltrazioni negli appartamenti. Ma chi deve provvedere, nei fatti, al pagamento di queste spese?
Le grondaie sono parti comuni dell’immobile?
Il primo aspetto da considerare, per comprendere chi si debba far carico della relativa spesa, è comprendere se le grondaie possano essere considerate delle parti comuni dell’edificio.

Sebbene l’articolo 1117 del Codice Civile non elenchi esplicitamente le grondaie fra le parti comuni di un immobile condominiale, bisogna considerarne la loro natura e il loro utilizzo. Poiché garantiscono un corretto deflusso dell’acqua piovana, evitando quindi danneggiamenti al tetto o altre porzioni dell’immobile, le grondaie sono uno strumento di cui tutti i condomini usufruiscono. Inoltre, proprio poiché si estendono per tutto il perimetro del tetto e non è quindi possibile individuarne un proprietario esclusivo, sono di fatto considerate delle parti comuni dell’edificio.
La ripartizione delle spese di manutenzione delle grondaie fra i condomini
Definite le grondaie come parti comuni dell’immobile, va da sé che tutti i condomini debbano partecipare ai costi relativi alla loro pulizia, alla loro manutenzione e alle eventuali necessità di riparazione.
Poiché tutti i condomini ne fruiscono in modo eguale, indipendentemente dalla posizione dei tubi di scarico installati sull’edificio, la ripartizione dei costi avviene in base ai millesimi detenuti da ogni singolo proprietario, confrontando le relative tabelle millesimali. Non è invece possibile procedere al frazionamento della spesa solo su alcuni gruppi di condomini, nelle modalità previste dall’articolo 1123 del Codice Civile, proprio poiché tutti i residenti ne traggono utilità indipendentemente dall’ubicazione degli impianti.
In questo frangente, è utile ricordare che all’interno dei condomini:
- tutti i proprietari di un appartamento devono partecipare alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile;
- il condominio deve esigere i pagamenti dai proprietari e non da eventuali loro affittuari, sui quali si rivarranno i locatari stessi, se previsto dalla legge.
Manutenzione delle grondaie negli appartamenti in affitto
Nei precedenti paragrafi si è visto che le spese relative alla pulizia e alla manutenzione delle grondaie debbano essere ripartite fra tutti i condomini, in base alle loro quote millesimali. Ma cosa accade quando uno di questi ha concesso il proprio appartamento in locazione a terzi? Chi deve provvedere al pagamento: il proprietario oppure l’affittuario?
In questo caso, è necessario distinguere tra due tipi di spese diverse:
- le spese ordinarie per la pulizia e la manutenzione delle grondaie;
- le spese straordinarie, come ad esempio quelle di riparazione delle grondaie.
Prima di analizzarne le differenze, è utile specificare che locatore e inquilino possono stringere anche accordi più estesi rispetto a quelli previsti per legge, purché ve ne sia testimonianza scritta. Per questa ragione, è utile avvalersi di modelli del contratto di locazione per l’inserimento di eventuali specifiche aggiuntive o clausole.
Pulizia delle grondaie in case in affitto: chi deve sostenere la spesa
Per comprendere chi, tra locatore e locatario, debba farsi carico dei costi relativi alla pulizia delle grondaie, il riferimento normativo è quello della Legge 392 del 1978, con la quale vengono chiariti obblighi e responsabilità di locatore e locatario. Quest’ultima prevede che:
- all’inquilino spettino le spese di manutenzione ordinaria dell’immobile, quali i servizi di pulizia, la manutenzione degli ascensori, le forniture, lo spurgo dei pozzi neri e tutti gli altri servizi comuni;
- al proprietario spettino invece tutti i costi relativi alla manutenzione straordinaria dell’immobile, come ad esempio riparazioni e ristrutturazioni.

In base a quanto previsto dalla legge, emerge quindi che sia l’affittuario a doversi fare carico dei costi per la pulizia della grondaia, poiché si tratta di un intervento necessario a garantirne il corretto funzionamento, di cui lo stesso inquilino gode.
Come già specificato, a rispondere del pagamento al condominio è però il proprietario dell’immobile, il quale potrà poi richiedere i relativi costi al suo inquilino. Qualora l’affittuario non dovesse provvedere al pagamento di quanto gli spetta, il proprietario si ritroverà a dover gestire un inquilino moroso: quando il debito per le spese non sostenute supera il valore di due mesi del canone di locazione, potrà essere avviata la procedura di sfratto per morosità.
Riparazione delle grondaie in case in affitto: a chi spettano i costi
Diverso è invece il caso della riparazione delle grondaie in un immobile in affitto, ovvero quando gli interventi necessari non rientrano nella manutenzione ordinaria dell’impianto di deflusso delle acque piovane, come avviene per la pulizia.
Quando è necessario sostituire un pezzo di grondaia a seguito di un guasto o, ancora, rifare una porzione o la totalità dell’impianto, è il proprietario dell’immobile a doversi occupare della spesa. Come facile intuire, non si tratta infatti di un intervento di manutenzione ordinaria della grondaia, bensì di una spesa straordinaria e conservativa conseguente a rottura o alla necessità di adeguare gli impianti già esistenti.
Quanto costa la pulizia delle grondaie
Spiegati gli obblighi dei condomini, e di eventuali affittuari, sorge lecita una domanda: quanto costa la pulizia delle grondaie? Molto dipende dalla grandezza del condominio e del relativo impianto di scolo delle acque pluviali, così come anche dalla zona di residenza e dalle tecnologie impiegate.
Di norma, le tariffe delle imprese edili o delle società specializzate in manutenzione vengono calcolate al metro lineare, in base al sistema di pulizia utilizzato. Analizzando le offerte disponibili online e relative all’intero territorio nazionale, si individuano le seguenti fasce:
- pulizia ordinaria con scovolo: dagli 0.35 ai 5 euro al metro lineare;
- pulizia con idropulitrice: dagli 0.80 ai 7 euro al metro lineare.
Come evidente, si tratta di fasce molto ampie, poiché ogni immobile rappresenta una realtà a sé stante. Ad esempio, l’impresa prescelta potrebbe necessitare di strumentazione aggiuntiva - piattaforme autocarrate per il sollevamento degli operai, imbracature e via dicendo - per raggiungere le grondaie su palazzi molto alti e questo, naturalmente, influisce sui prezzi finali al metro lineare.
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