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Def 2019, i punti principali che anticipano la manovra finanziaria del Governo
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Il Def 2019 ha dettato le linee guida per la manovra finanziaria 2019 in Italia. Alla fine il governo 5 Stelle-Lega, guidato dai vicepremier Salvini e Di Maio, ha vinto il braccio di ferro con il ministro dell’Economia Giovanni Tria per lo sforamento del deficit, previsto inizialmente al 1,6% come richiesto dall’Europa, e ora fissato al 2,4%. È già tutto nero su bianco nel Def 2019, assieme ad altre importanti e discusse decisioni.

Cos’è il Def?

Il Def (Documento di economia e finanza) rappresenta per il governo un importante strumento di programmazione economica. Nel Def, infatti, vengono riportati gli obiettivi di politica economica del Paese, le stime sull’andamento delle finanze pubbliche e dell’economia nazionale e le riforme che il governo vuole introdurre. È diviso in tre parti: il Programma di stabilità, la sezione di Analisi e tendenze della finanza pubblica e il Programma nazionale di riforma.

Def, come funziona

La sezione del Programma di stabilità deve essere sottoposta alle autorità dell’Unione europea in base a quanto stabilito dal Patto di stabilità e crescita, e deve indicare “gli obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economiche” per il triennio successivo, secondo quanto indicato dal dipartimento del Tesoro del ministero dell’Economia e delle Finanze, evidenziando anche gli scostamenti dal precedente Programma di stabilità.

La sezione di Analisi e tendenze della finanza pubblica riporta l’analisi e le previsioni per le finanze pubbliche e il Programma nazionale di riforma deve invece indicare le riforme che il paese intende attuare.

La prima e la terza sezione del Def, rispettivamente il Programma di stabilità e il Programma nazionale di riforma dovranno essere inviati alla commissione europea entro il 30 aprile, mentre la parte di Analisi e tendenze della finanza pubblica è unicamente prevista dalla normativa italiana.

Def, a quando le prossime tappe dell’iter

Il parlamento, il prossimo 15 ottobre, deve procedere all’approvazione della nota propedeutica alla legge di bilancio 2019 (di solito si rendono necessari 15 giorni, ma quest’anno le operazioni potrebbero richiedere più tempo per via dell’aumento della soglia di sforamento del deficit).

Entro il 20 ottobre, poi, va presentato in Parlamento il testo del disegno di legge di Bilancio 2019. Mentre entro il 31 dicembre dovrà essere approvata la finanziaria.

Def pensioni e quota 100

Altro tema caldo era quello che riguarda le pensioni, con l’obiettivo dichiarato di superare la legge Fornero. Ed è arrivata la conferma della possibilità di andare in pensione anticipatamente, attraverso un meccanismo di quota 100, che dovrebbe interessare almeno 400mila persone e che, almeno secondo le previsioni della maggioranza, dovrebbe tradursi in altrettanti posti di lavoro per i giovani attualmente disoccupati.

Def 2019, le novità

Non solo sforamento del deficit al 2,4%, flat tax, pace fiscale e reddito di cittadinanza. Nel documento di economia e finanza del governo sono presenti molti altri punti di grande rilevanza. Tra cui il taglio dell'imposta sugli utili d'impresa (Ires) per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi. Ma sono previste anche risorse da stanziare per i risparmiatori danneggiati dalle crisi bancarie.

Le politiche di rilancio riguarderanno in particolare settori cruciali per l’economia italiana come il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni. Nel Def 2019 è presente anche un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova (per il quale il governo vuole chiedere alla Commissione europea il riconoscimento della flessibilità di bilancio).

Il governo si impegna anche a rilanciare gli investimenti pubblici attraverso l'incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della pubblica amministrazione, delle modifiche al Codice degli appalti e la standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato.

Vediamo però, nel dettaglio, i punti più importanti in tema di politica economica e finanziaria contenuti nel Def 2019:

Reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza

Alla fine, il tanto discusso reddito di cittadinanza verrà introdotto (contestualmente all’impegno di potenziare e riformare i centri per l’impiego). Verranno stanziati, inizialmente, 10 miliardi di euro che, secondo i calcoli dei 5 Stelle, dovrebbero essere destinati a 6,5 milioni di italiani sotto la soglia di povertà. Per quanto riguarda le pensioni di cittadinanza, la soglia minima è stata fissata a 780 euro.

Flat tax per partite iva

Oltre alla cancellazione degli aumenti Iva che erano previsti per il 2019, ci sono anche altre importanti novità. La tanto attesa flat tax partirà dalle piccole imprese, per le quali è previsto un prelievo fisso del 15% che dovrebbe interessare oltre un milione di italiani. In buona sostanza si tratterebbe di un allargamento del fisco forfettario che include l'Iva.

Per questa ragione il beneficio, nel 2019, riguarderà l'imposta sul valore aggiunto per i contribuenti ma nel 2020 dovrebbe riguardare i redditi guadagnati. Per gli altri cittadini è probabile che si arrivi alle due aliquote del 23% e del 33% entro la fine della legislatura.

Pace fiscale per la rottamazione delle cartelle Equitalia

Tra i provvedimenti più “chiacchierati” e attesi c’era la pace fiscale. Voluta fortemente da Salvini per recuperare crediti e dare nuovo slancio imprese e cittadini. La pace fiscale, infatti, prevede la chiusura delle cartelle Equitalia e avrà un impatto una tantum sui conti. Una bozza contenuta nel Def 2019 indica una soglia fino a 100mila euro, ma la soglia potrebbe non essere stata fissata nell'accordo.

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