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Il prelievo della service tax supera i 400 euro pro capite nelle città del nord e nei grandi centri. Mantova, Bologna e Firenze si candidano a città regine della nuova tassa sui servizi, che poi altro non è che l'imposta immobiliare unica che sarà il pilastro delle entrate dei sindaci nell'Italia federale

L'imposta si annuncia particolarmente ricca al centro-nord, mentre al sud e al mezzogiorno non sembra destinata a dare grandi soddisfazioni. Così come non sarà particolarmente rigogliosa nelle piccole città lontane dal mercato immobiliare vero e proprio. Questo perchè uno degli ingredienti essenziali della tassa sui servizi è l'ici, non quella sulle abitazioni principali già abolita, ma sulle seconde abitazioni, maggiori notoriamente nelle grandi città e nelle regioni più ricche

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 ComuneImporto pro-capite
1.Mantova529,1
2. Bologna495,5
3.Firenze487,2
4.Milano476,9
5.Pisa447,2
6.Roma447,2
7.Siena443,3
8.Rimini439,7
9.Lecco424,8
10.Padova413,0
88.Palermo175,3
89.Agrigento174,8
90.Isernia172,6
91.Enna168,8
92.Matera166,8
93.Caltanissetta157,3
94.Messina152,9
95.Potenza146,4
96.Vibo Valentia129,0
97.Catanzaro122,7
98.Crotone113,9

Importi in euro

 

Piove sul bagnato, insomma. Altra tassa ad essere accorpata con quella di proprietà è l'irpef su affitti e seconde case, l'imposta di registro e le ipocatastali sulle compravendite. Anche questi tributi sono maggiori sui mercati immobiliari più attivi

A spingere in alta classifica i comuni grandi e quelli settentrionali sono dunque soprattutto due fattori: il dinamismo immobiliare e il livello degli affitti, che a milano raggiunge livelli impensabili per un comune come vibo valentia, catanzaro o crotone; e il grado di aggiornamento delle rendite catastali, su cui si basa il gettito dell'ici e quello dell'imposta di registro applicata alle compravendite

Stando così le cose mantova e Bologna potrebbero contare su una service tax di 550 euro per ogni cittadino, la maggioranza delle città settentrionali fra i 300 e i 480 euro, mentre per quasi tutto il sud la tassa pro capite non supererebbe i 200 euro, tranne Bari, a quota 326 e Napoli, 298, fino al caso dei comuni della Calabria che potrebbero contare su 100 euro per abitante

Queste differenze nord-sud sono destinate a farsi ancora maggiori se si comparano capoluoghi di provincia con piccoli paesini. Uno squilibrio interno oltre che regionale, dunque. Per non parlare della differenza che la service tax genera nella copertura di bilancio: il 30% a mantova e Biella, ad esempio, si trasforma in uno scarso 10% in molte città del sud

Altro punto critico: chi paga la service tax? si aspettano risposte in settimana

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