
In mezzo alla crisi finanziaria che stiamo attraversando, l'immobiliare, nonostante il calo di vendite, sembra reggere l'urto. Per questo il presidente fimaa, Valerio angeletti, lancia un appello contro il pericolo di innalzamento delle tasse sul mattone: non tartassate i proprietari per sanare i buchi dello stato
Dopo la pubblicazione da parte dell'agenzia del territorio sull'andamento immobiliare nel secondo semestre 2011, angeletti, presidente fimaa (federazione italiana mediatori agenti d'affari), chiede al governo di non accanirsi
«In un momento di grande incertezza finanziaria e politica, gli immobili continuano a rappresentare – dice angeletti – la diffusa ricchezza patrimoniale degli italiani a conferma che l’immobile rimane il loro principale investimento, in quanto oltre a salvaguardare nel tempo il proprio valore, l’immobile è spesso utilizzato come bene primario e in alcuni casi come fonte di redditività costante».
Infine un appello: "se gli immobili sono il bene più prezioso per gli italiani, facciamo modo che non perdano di valore. E soprattutto che gli italiani non si rivolgano altrove". Quindi, niente tasse aggiuntive
E rilancia, per sostenere il settore, un ritocco verso il basso degli oneri relativi alle transazioni e al mantenimento di tutte le detrazioni sulla ristrutturazione e il risparmio energetico
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36 Commenti:
Che cialtrone , compravendite in continua diminuzione e spera nella tenuta dei prezzi. Lo sa anche un bambino che il modo migliore per accellerare la ripresa è quella di un ritorno dei prezzi a un livello sostenibile. Ma come puo' questa gente avere ruoli importanti nella fiaa. Mi auguro che tassino l'immobiliare finalmente come si deve. Basta rendite basta cialtroni in difesa della categoria.
"Se gli immobili sono il bene più prezioso per gli italiani, facciamo modo che non perdano di valore. E soprattutto che gli italiani non si rivolgano altrove".
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Giusto. Anzi triplichiamo i valori.
Ottimo per rilanciare l'economia.
Cosi invece di impegnarsi in 30 anni di mutuo per comprarsi la prima casa ci vorranno 3 generazioni: invece di impoverire solo queste ultime generazioni impoveriamo anche quelle future.
Non si capisce che impegnare il reddito disponibile per 30 anni da dare alle banche fa si che non ci siano i soldi per i consumi? continuamo a ingrassare le banche... ma quello che é successo in america ancora non insegna niente?
Non posso credere che angeletti, in palese conflitto di interessi, possa essere anche in malafede.
Signori, il prezzi li fanno i compratori, non i venditori. Offrite sempre il 30% in meno del prezzo richiesto, è il giusto valore rispetto alla bolla gonfiata. E se non riuscite ad assicurarvi l'appartamento, pazienza, ne troverete un altro. Se tutti i compratori offrono il 30% in meno, i Signori intermediari dovranno capire che il prezzo da loro stimato non corrisponde alla realtà e dovranno abbassare per forza. Il prezzo è dettato da chi compra, no da chi vende!
Guarda che si è sempre fatto così! che scoperta.. Anche quando non c'era crisi.. È normale che la richiesta sia più alta perchè si sa già che ci sarà una trattativa e che i compratori faranno un'offerta più bassa!! offrire un 20% in meno è cosa abituale da sempre, al di là delle valutazioni che sono sempre soggettive.. Puoi prendere 10 tecnici/geometri/periti e ti faranno 10 valutazioni diverse .. In tempi di crisi si può provare con un 30, poi se non accettano pazienza.
Falso. Il -20% non era affatto la prassi. In media si riusciva a spuntare un -5% non di piú fino al 2007.
Il problema cara Cinzia e che sono proprio i privati che hanno gonfiato a dismisura la bolla con pretese e richieste assurde sulla vendita delle loro abitazioni. Siamo noi agenti immobiliari che ogni giorno combattiamo per acquisire immobili a prezzo e molte volte veniamo derisi quando facciamo valutazioni che corrispondono ad un 25% in meno alle loro richieste. Io personalmente non prendo mandati da venditori che non rispettano la mia valutazione derivante da una profonda conoscenza del mercato locale possibile solo con anni di lavoro in zone specifiche. Spesso le richieste dei privati sono motivate da legami affettivi e dal fatto che chi ha comprato negli anni scorsi sta pagando a caro prezzo questo periodo di secca e di forti ribassi. L'errore ricorrente di tanti agenti e prendere in carico immobili fuori prezzo al fine di fare portafoglio. Non c'è nulla di più sbagliato. Meditate gente meditate......
Complimenti Giulio. Fossero tutti onesti come te. Comunque prima dei privati dire che siano partiti gli imprenditori, le banche, poi i privati con la connivenza di alcuni ai che per prendere il mandato facevano valutazioni al rialzo. (In quel periodo si vendeva ora no).
Hai pienamente ragione. I miei volevano vendere. Hanno comprato a 180 k nel 2002. Io pensavo che valesse 300 k (anno 2008) loro 400 k (ah ah). Valutazione dell'ai 260 k. (Roma periferia). Loro gli anno detto: cosi poco?
Ai: possiamo provare a uscire a 300 k ma non si vende a quella cifra.
Loro: ok allora non se ne fa niente.
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Quando i privati si sveglierenno avranno una brutta sorpresa.
Invece i pensionati, i lavoratori, i commercianti e gli artigiani li possono tartassare, vero? così potete continuare con i vostri prezzi da strozzo che negano il futuro ai giovani. Pensavo ci fosse un limite alla faccia tosta. Mi riterrò soddisfatto quando tenere una casa o un immobile commerciale sfitto costerà di tasse almeno quanto pago io ogni anno.
Che egoismo traspare da certi commenti.
Ormai in questo paese quando si tratta di casa ci si scanna come degli animali affamati dimenticando le piu' semplci regole di rispetto reciproco.
Due guerre mondiali,anni passati a fornire una educazione scolastica e miglioramento sociale ma quando si tratta di casa "morte tua vita mia" come nella jungla.
Chissà perchè.
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