Per non pagare il canone Rai è necessario fare un’autocertificazione di non possesso della televisione da inviare all’Agenzia delle Entrate entro e non oltre il 30 aprile. Ma come si presenta la dichiarazione di non detenzione dell’apparecchio tv? In quali casi va presentata? A queste e altre domande l’Agenzia delle Entrate ha fornito risposte nelle Faq presenti sul sito. Ecco alcuni dei chiarimenti alle principali problematiche riscontrate dai contribuenti.
Come presentare la dichiarazione di non detenzione
I titolari di utenza elettrica ad uso domestico residenziale possono presentare una dichiarazione di non detenzione tramite l’applicazione web disponibile sul sito di Agenzia delle Entrate o tramite gli intermediari abilitati. Inoltre, è possibile presentarla anche in forma cartacea, mediante spedizione postale al Sat - c.p.22 Torino - per plico raccomandato senza busta insieme a una copia di un valido documento di riconoscimento.
Più utenze elettriche intestate allo stesso soggetto
Nel caso in cui un contribuente sia titolare di più utenze di tipo domestico residenziale non rischia il doppio addebito: il canone viene addebitato, infatti, su una sola utenza elettrica.
Un solo canone tra moglie e marito
Cosa succede se la moglie ha sempre pagato l’abbonamento tv mentre l’utenza elettrica residenziale è intestata al marito? Se entrambi appartengono alla stessa famiglia anagrafica, il canone dovrà essere pagato una sola volta e non sarà necessario presentare alcuna dichiarazione sostitutiva. L’addebito, infatti, sarà fatto solo sulla fattura per la fornitura di energia elettrica intestata al marito e lo sportello SAT procederà alla voltura del canone di abbonamento nei confronti del marito stesso.
Nuove utenze elettriche
Chi attiva un’utenza elettrica per la prima volta nel corso dell’anno, e non è già titolare di un’altra utenza residenziale nell’anno di attivazione, è esonerato dal pagamento del canone solo se presenta la dichiarazione entro la fine del mese successivo alla data di attivazione della fornitura.
Il Consiglio di Stato chiede approfondimenti
Nel frattempo, in merito al pagamento del canone Rai nella bolletta della luce, il Consiglio di Stato ha espresso un “parere interlocutorio” e ha richiesto approfondimenti in particolare sul rispetto della normativa sulla privacy.
Tramite una nota, è stato fatto sapere che il Consiglio di Stato “ha espresso un parere interlocutorio sullo schema di decreto del Ministero dello Sviluppo economico riguardante il canone di abbonamento alla televisione, in attuazione dell’articolo 1, comma 154 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di Stabilità 2016)”.
Con tale parere “sono stati evidenziati alcuni profili che richiedono un approfondimento da parte dell’Amministrazione, quali l’individuazione di cosa si debba intendere per apparecchio televisivo, la cui detenzione comporta il pagamento del relativo canone di abbonamento, e il rispetto della normativa sulla privacy”.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account