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I giovani costruttori hanno delle buone idee contro la crisi

Il loro sogno è quello di vedere realizzate le loro proposte per il comparto delle costruzioni: pianificazione strategica delle opere pubbliche e dei piani territoriali. In modo bipartisan da maggioranza e opposizione, e perchè no, poter usufrire dei fondi promessi (11,3 miliardi di euro) per le nuove opere. "La crisi può essere un momento di cui approfittare per investire e avere il coraggio anche di demolire e ricostruire le città che cambiano in maniera più efficiente, anche dal punto di vista energetico". Lo spiega ad idealista.it Francesca de sanctis, vicepresidente del gruppo giovani dell'ance (associazione nazionale costruttori edili) con delega alle opere pubbliche, in vista della grande mobiliatazione del comparto del 1 dicembre

D: perchè la manifestazione del 1 dicembre?

R: come giovani partecipiamo in modo compatto alla manifestazione degli imprenditori edili, perchè la crisi è stata sentita soprattutto da chi come noi ha un futuro incerto. E in quanto più irruenti degli adulti, l'abbiamo chiesta in modo deciso, anche se forse in questo momento (crisi di governo, n.d.r.), sembra non avere molto senso. Attraverso questa mobilitazione vogliamo riportare i politici, bipartisan, ad un senso di responsabilità perchè al comparto serve un svolta fondamentale e un supporto bipartisan

D: quali sono i problemi del comparto delle costruzioni per cui manifestate?

R: i problemi principali su cui vogliamo far luce sono:

La carenza di fondi: rispetto al piano cipe, approvato nel giugno 2009 che metteva a disposizione per le opere una spesa di 11,3 miliardi di cui oggi non si ha notizia, se non per 6 miliardi con cui si stanno finanziando opere già in corso e rientranti nella legge obiettivo. Queste sono opere già costruite che non danno nessuno sprint al mercato e all'economia. In tutto il mondo vengono finanziate in questo momento piccole e medie opere che invece vengono tagliate in Italia. Solo 30 milioni di quegli 11 sono stati assegnati ai nuovi cantieri

Lungaggini burocratiche: lamentiamo la lentezza delle procedure di assegnazione delle opere del cipe, ci sono voluti sei mesi per pubblicare le delibere, cui si aggiunge la lentezza nella conferma dei finanziamenti

Questione fiscale: anche da questo punto di vista dobbiamo sopportare gravi distorsioni. Un esempio? l'iva per la cessione dei fabbricati che parte dall'ultima azione dei lavori praticati sull'invenduto. Ovviamente in un momento di crisi l'invenduto è all'ordine del giorno, ma questo non può ricadere solo sugli imprenditori perchè pesa sul bilancio di un'impresa

Iter amministrativo: la semplificazione amministrativa è importante per un'impresa in un momento come questo. Capiamo che non ci sono risorse, ma anche se noi imprenditori volessimo investire mettendo in campo le nostre risorse, l'iniezione è inutile se per avere il permesso di costruire ci vogliono 10 anni

D: ma è proprio così necessario costruire?

R: per costruzioni si intende un campo abbastanza ampio. Sicuramente in Italia c'è carenza di infrastrutture sia a livello nazionale che locale (strade, autostrade, ferrovie), per cui varrebbe la pena investire.

Per quanto riguarda, invece, il residenziale e l'edilizia privata, solo a Roma c'e una carenza di 30mila alloggi, che non per forza devono essere nuove costruzioni. Si parla anche di avere il coraggio di demolire e ricostruire, di riconvertire vecchi edifici e zone della città

D: a proposito di demolizioni, come vedere l'idea del sindaco di Roma, gianni alemanno di demolire e ricostruire il quartiere di tor bella monaca?

R: riguardo a quello che dicevo rispetto al coraggio di demolire e ricostruire, rimane valido anche per tor bella monaca, ma sicuramente pianificando le infrastrutture e il tutto prima di iniziare a costruire e costruire case più efficienti anche dal punto di vista energetico. Le città hanno cambiato la propria vocazione e gli assi intorno a cui ruotano, per questo è necessaria una pianificazione territoriale ampia e piramidale, tendendo conto non soltanto della città, ma anche dell'intorno

D: quali sono i problemi specifici del comparto romano delle costruzioni?

R: i problemi di Roma sono gli stessi che si hanno a livello nazionale. I mancati pagamenti dalle amministrazioni locali alle imprese in ritardo di 12 mesi, ad esempio. Questo significa opere pubbliche finanziate con i soldi degli imprenditori, miliardi di euro in sospeso. La conseguenza è che molte aziende stanno chiudendo. C'è poi la carenza di bandi, nel settore dell'edilizia pubblica, e iter burocratici infiniti con regole incerte per il settore privato

D: quali sono le vostre proposte?

R: il sogno dei giovani costruttori è vedere che tra i vari governi qualcuno porti avanti le proposte di una pianificazione strategica fatta a livello bipartisan e non interrompendo ogni volta il lavoro fatto dalla precedente maggioranza

D: tornando alla manifestazione, quanti sarete?

R: difficile dirlo, noi avevamo già richiamato tutti ad una presa di responsabilità bipartisan della politica durante il convegno di maggio. In piazza scenderanno tutte le associazioni e i professionisti del settore, ma anche i sindacati. Staremo al fianco dei sindacati nel denunciare la perdita di 250mila posti di lavoro, cioè 250mila persone che sono andate a casa. Vogliamo denunciare questo perchè in Italia se ne parla se succede alla fiat ma non se questo accade nel comparto delle costruzioni

 

 

 

 

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32 Commenti:

1 Dicembre 2010, 19:57

Mi spiace ma non so aiutarti, non so se questo è il sito migliore su cui chiedere consigli di questo tipo, qui ci si scanna (ridendo ovviamente) tra rialzisti e ribassisti, se guardi in rete ci sono posti dove ti possono sicuramente aiutare. Tornando in tema volevo sapere come voi venditori fate a conoscere il prezzo di mercato del vostro immobile, ve lo dice il vostro AI di fiducia? avete fatto fare una perizia, lo inventate? non voglio essere polemico ma è una informazione che mi interessa.

1 Dicembre 2010, 20:20

"...tornando in tema volevo sapere come voi venditori fate a conoscere il prezzo di mercato del vostro immobile, ve lo dice il vostro AI di fiducia?..." è già sta detto e stradetto mille volte, oltre a ciò, la redazione c'ha dedicato diverse discussioni. Alcuni (seri) agenti immobiliari ne hanno ancor più confermato. Sostiene di non voler essere polemico, poi se ne esce con cose del tipo..."ve lo inventate?"..

1 Dicembre 2010, 20:30

"Sempre io... dimenticavo... non ho avuto nessuna notifica di foto aerea per il mio ricovero attrezzi..."

Si fà al caso tuo anche se non è poi ben chiaro nel caso in cui il fabbricato sia abbusivo come si comporteranno i comuni, visto che accatastare un immobile abusivo è praticamente un'autodenuncia. Non sò se siano arrivate notifiche a tutti, probabile aspettino la fine della moratoria per poi mandare qualche milione di cartelle con sanzioni applicate, una bella botta di vita alle casse dello stato, che sul mercato immobiliare ci vive o meglio ...sopravvive, poi ci sono qualche altro milione di case non sono vendibili per incogruenze di mappa che devono subire modifiche prima dell'atto con modifica delle rendite ovviamente a salire nella stragrande maggioranza di casi, altra botta di vita per le casse, mattone in crisi? lo stato la combatte facendo sempre più cassa.

1 Dicembre 2010, 22:04

Ve lo dice il vostro AI di fiducia?..." totalmente inconsapevole della bolla in atto, ad inizio 2007 a 3 agenzie avevo chiesto di valutare il mio appartemento. A distanza di 25 anni dall'acquisto, nonchè con una mezza idea in testa, ero curioso di sapere qual'era il valore di mercato dello stesso. Con mia grande sopresa, tutti 3 presunti prezzi di vendita "consigliatimi" coincidevano perfettamente. Il mese scorso alle stesse 3 agenzie ho richiesto la valutazione, e siccome non si ricordavano di me, non gli ho rammentato quella precedentemente fattami. Risultato? quelle aggiornate all'ottobre 2010 erano identiche a quelle del 2007. Senza che io andassi sull'argomento, un'agente ha voluto sottolinearmi che se avessi venduto nel 2007 avrei sicuramente realizzato un 10-15% in più. sentito questo gli ho fatto vedere la valutazione del 2007 da questi controfirmata. Lascio a chi mi legge la facoltà di trarre le conclusioni che crede o può. vista l'esperienz, ritengo che un agente immobiliare sia l'ultimo soggetto da cui aspettarsi una valutazione superpartes. Non importa se venditori o acquirenti, se si vuole capire l'esatto valore di mercato di un immobile ci si deve arrangiare da soli. Oggi come oggi, farlo è molto semplice.

2 Dicembre 2010, 9:23

In reply to by schifato (not verified)

Sono daccordo con te che gli agenti immobiliari nella maggior parte dei casi non sono in grado di dare valutazioni immobiliari, ma cosa piu' insensata ancora è il proprietario che si autovaluta l'immobile, soprattutto per chi ci ha vissuto molti anni, non puo' che mettere nella valutazione anche il lato affettivo che lo lega all'immobile. Inoltre non vedo come una persona che si occupa di tutt'altro possa valutare un bene immobiliare. Per curiosita' tu la tua casa la valuti piu' o meno di quello che te là valutata l'ai? ritengo comunque che il fatto che te la abbia valutata uguale a quanto fatto nel 2007, non sia completamente fuori luogo, nel 2007 lo sconto che dovevi fare era molto inferiore a quello che devi fare adesso per vendere nello stesso arco di tempo, ergo il valore del tuo immobile dal 2007 ad adesso è diminuito.

2 Dicembre 2010, 9:47

"..Non puo' che mettere nella valutazione anche il lato affettivo che lo lega all'immobile.." basta cavalcare 'sta schiocchezza dell'innamoramento, in Italia sono stati venduti milioni di appartamenti non romanzi d'amore. "..Inoltre non vedo come una persona che si occupa di tutt'altro possa valutare un bene immobiliare...." evidendemente il gentile utente è un insicuro a cui sfuggono i più elementari meccanismi di mercato. Probabilmente si aspetta che sia dio ad indicargli il prezzo di mercato. Nello specifico ho 30 anni di esperienza commerciale alle spalle. Nel mondo ho compravenduto per un totale di 100 milioni di euro. Si vuole sempre far passare l'idea di un venditore tontolone e incapace di capire che 2 + 2 = 4... si lascia servire sig. Anonimo, si lasci servire..

2 Dicembre 2010, 10:11

Ma lei vendeva immobili? se si sicuramente ha le competenza per valutarsi da solo l'immobile, altrimenti, avrà sicuramente le capacità di portare avanti una trattativa commerciale, ma come può pensare di potere anche stabilirne il valore commerciale. Comunque non voglio certo fare una questione personale con lei, io non so cosa sta vendendo , dove e a che prezzo. Il mio vuole essere un discorso generale, ritengo che come in tutti i settori di questo mondo, le valutazioni debbano essere fatte da professionisti che sanno riconoscere i pregi e i difetti di un immobile che insieme alla posizione ne danno il prezzo di mercato. Se una persona è in grado di verificare lo stato di una facciata, quello dell'impianto elettrico, se sa riconoscere eventuali problemi alla struttura allora puo' valutarsi da solo l'immobile. Badi bene questo discorso non vale solo per chi vende, ma anche per chi compra, che a volte pretende sconti incredibili per difettucci che non pregiudicano la qualita' degli immobili. In Italia c'è il grosso problema che tutti indipendentemente dal fatto che debbano comprare o vendere, indipendentemente dalla loro professione, si sentono dei grandi valutatori immobiliari, soprattutto del propri.

2 Dicembre 2010, 10:22

"...il mio vuole essere un discorso generale..." non ha senso generalizzare di un mercato locale, il quale ha, a sua volta, tante nicchie e infinite variabili fra venditore e acquirente. Valutare un appartamento è facilissimo in realtà, negarlo significa non aver colto la macroscopica essenza della cosa.

2 Dicembre 2010, 12:29

È dai tempi degli assiro-babilonesi che si scambiano case con soldi.

Tornando a epoche più recenti, sono 8 gli immobili di famiglia compravenduti negli ultimi 40 anni. Malgrado ciò, spesso, leggendo in questo forum scopro di essere diventato cieco, e di aver perso ogni capacità intellettiva finalizzata alla valutazione di un semplice appartamento (non della villa reale di monza o della reggia di Caserta, ma di un semplice appartamento). Oggi, chissà perche, ci vogliono gli agenti immobiliari o gli esperti di non si sa bene cosa.

2 Dicembre 2010, 13:46

A Milano una volta le case si vendevano mettendo cartelli sul portone specificando di rivolgersi in portineria. È proprio vero che più aumentano le possibilità tecnologiche, meno si comunica!

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