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Focus immobiliare sulle principali città italiane: dove si vende e a che prezzi (parte seconda)

L'osservatorio immobiliare dell'agenzia del territorio ha presentato un rapporto sulle principali città italiane, in quanto a numero di compravendite e prezzi al mq. Si tratta del rapporto più esaustivo sull'effettivo stato dell'immobiliare in Italia, basato sulle transazioni realmente effettuate. Dopo la radiografia di 5 grandi città (vedi notizia), ecco tutti gli indicatori delle altre:

Genova: Le vendite di case sono state 3.444, in aumento del 9,3% tendenziale. La quotazione media si è attestata a 2.736, più alta dello 0,3% rispetto al semestre precedente. In provincia le transazioni sono state 5.143, in crescita del 10% e con un prezzo medio di 2.823 euro, in aumento dello 0,4% sul semestre

Perugia: In città le transazioni sono state 901, in aumento dell'1,4% su anno, mentre il prezzo medio è scesa leggermente a 1.473 euro al metro quadrato (-0,2% sul semestre)

Bari: In città le transazioni relative ad abitazioni sono state 1.655, in aumento del 17,8% su anno, mentre il prezzo medio è rimasto stabile a 2.016 euro al metro quadrato

Udine: Le transazioni residenziali in città sono state 682, nel primo semestre 2010, con un aumento tendenziale dell’8,8%; la quotazione media è salita dello 0,9% rispetto al semestre precedente a 1.299 euro al metro quadrato Padova:

Padova: Le transazioni sono state, nel primo semestre, 1.275, in aumento del 13,6% su anno. La quotazione media si è portata a 1.622 euro al metro quadrato (+1,1% sul semestre). In provincia, le vendite sono state 4.837, con un incremento del 5,9% e un prezzo medio di 1.325 euro al metro (+1%)

Pavia: Compravendite in discesa del 14,6% a quota 495 e prezzi medi lievemente più bassi (-0,1%) in città a 2.231 euro a metro quadro. Anche nella provincia pavese, transazioni in calo del 6,9% a 3.508 e quotazioni in ribasso dell’1,4% a 1.347 euro

Modena: 973 case vendute in città,il 13% in più di un anno prima,in un mercato generalmente in ripresa per i capoluoghi dell’Emilia Romagna (tranne Bologna, Piacenza e Reggio Emilia). I prezzi sono stabili o in aumento sul semestre con picchi a Ravenna (+2,1%) e Ferrara (+4,5%). A modena la quotazione media è salita dello 0,2% a 1.856 euro al metro quadro. In provincia le vendite sono state 3.667, con un decremento del 6,7%, mentre il prezzo medio è stato di 1.324 euro (+0,1%). In città il mercato ha mostrato una spiccata preferenza per le abitazioni di dimensione media (45%), seguite da quelle medio-piccole (22%), le grandi sono acquistate solo nel 12% dei casi.

Catania:  Nel capoluogo le vendite sono state 1.508, in miglioramento del 5,7%; il prezzo medio è stato pari a 1.561 euro al metro quadro, come nel semestre precedente. In tutti i capoluoghi siciliani il mercato è in ripresa, tranne che ad Enna (-27,3%) e a Siracusa (-2,1%). Nella provincia catanese, le operazioni sono aumentate dell’8,1% a 5.051,con un valore medio stazionario di 1.147 euro al metro quadro. La maggioranza delle zone interne alla città è in ripresa  

Crotone: In aumento del 21% le transazioni di abitazioni, a 347; quotazione media a metro quadro a 1.261 euro (+1,8%). Nell’ambito del mercato calabrese, crotone è in buona compagnia, con Catanzaro (+14,6%), Reggio Calabria (+18,3%) e Vibo Valentia (+18,5%); Cosenza segna -14,1%.

 

 

 

 

 

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45 Commenti:

21 Dicembre 2010, 8:58

O forse perchè sono realmente i post piu' interessanti, e questo è tutto un dire, d'altronde a voi rialzisti manca completamente il senso dello humor, spero che non sia un effetto collaterale del calcestruzzo o del mattone.

21 Dicembre 2010, 9:32

...non ci sono rialzisti in questo forum...è solo una troll-bufala...vedasi post # 2....
Solo un pazzo può sperare in un'imminente nuova bolla...

21 Dicembre 2010, 9:55

Io spero invece in uno sgonfiamento molto rapido dei valori immobiliari, sarebbe molto meglio per tutti, soprattutto per chi deve comprare e per chi di edilizia ci vive, una volta tornati a livelli prebolla, il settore puo' ricominciare a crescere.
Tenuto conto che piu' delle meta' delle transazioni in Italia avvengono perchè si cambia casa, va bene anche per molti venditori che devono poi riacquistare.

21 Dicembre 2010, 10:12

"..Io spero invece in uno sgonfiamento molto rapido dei valori immobiliari..." in termini di generale interesse, c'è da chiedersi se è davvero auspicabile uno "sgonfiamento molto rapido". Di certo c'è che non sta (mediamente) accadendo. "... soprattutto per chi deve comprare..." è ovvio... "...per chi di edilizia ci vive, una volta tornati a livelli prebolla, il settore puo' ricominciare a crescere..." l'80% degli italiani ha già una casa propria. Questo porta ad ipotizzare una segmentale saturazione di mercato. "..Meta' delle transazioni in Italia avvengono perchè si cambia casa, va bene anche per molti venditori che devono poi riacquistare" rimane l'altra metà!

21 Dicembre 2010, 10:49

"Rimane l'altra metà!"

L'altra meta' la vedo tranquillamente sacrificabile, sia per quanto riguarda i numeri sia dal punto di vista umano, la casa deve ritornare al suo principale scopo, quello di permettere alla gente di avere un tetto sopra la testa.

21 Dicembre 2010, 11:12

"..L'altra meta' la vedo tranquillamente sacrificabile..." è la storia di sempre, tutti d'accordo sul tirar la cinghia, purchè sia quella di altri. Tutti d'accordo sul liberalizzare questo o quel settore, purchè non sia il nostro..etc..etc...

21 Dicembre 2010, 18:21

In reply to by anonimo (not verified)

È la storia di sempre, tutti d'accordo sul tirar la cinghia, purchè sia quella di altri. Tutti d'accordo sul liberalizzare questo o quel settore, purchè non sia il nostro..etc..etc.. In sintesi: "tutti bravi a fare i finocchi col culo degli altri!" il fatto è che i lavoratori hanno già dato ampiamente: oggi sono ridotti a semi-schiavi! i redditi - soprattutto quelli bassi - non sono più ulteriormente tassabili... il buco del debito pubblico al più presto deve diminuire... come si potrà fare?!... se non tassando la proprietà?! dove si potranno andare a prendere quei 200/300 miliardi di euro per rientrare un po' del debito pubblico, che al più presto la ue (o peggio, gli investitori mondiali!) ci chiederanno di fare?! dove?!... a - tassando maggiorente i ragazzi del call.center, i disoccupati, i cassintegrati e i pensionati con la minima?! b - Oppure tassando e imponendo altri balzelli ai piccoli commercianti che già dal 1992 sono ipertassati?! c - oppure ai grossi industriali... che così scappano ancora più velocemente dall'Italia?! d - ditemi a chi si dovranno chiedere i soldi per salvare l'Italia dal default annunciato se non si fa niente? credete a me: l'unica soluzione è tassare i patrimoni, fare una lotta più incisiva all'evasione e tagliare gli sprechi nello stato. Ma il grosso della cifra arriverà dalla tassazione patrimoniale. Signori proprietari mettetevi le mutande di latta...e aspettare con serenità gli eventi!

21 Dicembre 2010, 11:24

"...quello di permettere alla gente di avere un tetto sopra la testa..." il gentile utente vive forse sotto i ponti? è da lì che ci sta scrivendo? l'imagine sarebbe quanto meno curiosa..un homeless che fra cartoni e bidoni che fungono da stufa, è collegato ad internet...

21 Dicembre 2010, 13:51

"Tutti d'accordo sul tirar la cinghia, purchè sia quella di altri." La cinghia purtroppo da lavoratore dipendente la tiro, e anche molto, fra un po' dovro' fare nuovi buchi perchè è troppo stretta. "Il gentile utente vive forse sotto i ponti?" Il gentile utente vive in affitto e si augura che presto gli immobili ritornino al loro valore reale in modo da potersi permettere anch'egli un tetto suo sopra la testa. Sara' dura ma almeno non toglietemi la speranza.

21 Dicembre 2010, 14:22

"..La cinghia purtroppo da lavoratore dipendente la tiro.." allora le dovrebbe essere facile capire i sacrifici che hanno fatto la stragrande maggioranza delle famiglie italiani per comprarsi cas. "...il gentile utente vive in affitto e si augura che presto gli immobili ritornino al loro valore reale in modo da potersi permettere anch'egli un tetto suo sopra la testa..."

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