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Con la cedolare secca, prezzi su del 20%?

La cedolare secca sugli affitti è appena stata approvata e già divide. Secondo la cgil non soltanto i benefici saranno solo per i proprietari con un reddito medio alto, ma in più si verificherà un altro problema. I proprietari la scaricheranno direttamente sugli inqulini, aumentando del 20% i canoni. Insomma, qualcosa di simile all'iva: "vuole l'affitto con cedolare o senza cedolare?"

L'approvazione del federalismo municipale farà scattare subito la cedolare secca sugli affitti,  e sostituirà, ma solo in maniera facoltativa, l'attuale tassazione irpef e dell'imposta di registro, con un prelievo fisso del 21% e del 19% per i canoni agevolati. Da una indagine della cgil emerge che con la cedolare la perdita di gettito rispetto alle attuali entrate supera il miliardo di euro. Tuttavia il governo difende questa misura, perché dovrebbe incentivare l'emersione del nero e in questo modo la perdita di gettito sarà compensata

Ma la domanda delle cgile e del sunia, sindacato inquilini, è questa: anche ammettendo che chi fin'ora ha affittao in nero registri il contratto, su chi ricadrà l'aliquota? sugli inquilini, come quando si paga l'iva dal dentista a parte

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11 Commenti:

8 Marzo 2011, 15:43

Non capisco chi possa essere l'ignorante che ha prospettato il fatto che il peso della cedolare secca debba ricadere sull'inquilino...
Il proprietario ha tutto l'interesse ad applicarla perchè risparmia sull'IRPEF, quindi i casi sono due:
1) continua "in nero" come prima (con tutti i rischi connessi)
2) applica la cedolare secca e risparmia un po' di soldi mettendosi in regola.
Io devo iniziare un contratto di affitto dal mese di Aprile ed il proprietario mi è venuto incontro con il prezzo se possiamo aspettare a registrare fino a quando inizia la Legge, così risparmio qualcosina anche io (oltre alla tassa di registro)

8 Marzo 2011, 16:05

..... i proprietari la scaricheranno direttamente sugli inqulini, aumentando del 20% i canoni......
Chi è quell'ignorante che scrive una cosa del genere????? Sono dipendente, ho una casa che affitto regolarmente .Mi trattengono di tasse il 38% ....+ici+spese condominiali+manutenzioni. Se pago il 20% posso andare incontro all'inquilino e risparmiamo in due.

16 Marzo 2011, 9:20

In reply to by Lorenzo (not verified)

Buon giorno.
Il risparmio è relativo esclusivamente alla tassazione irpef, in quanto se tu l'affitti regolarmente l'ici va pagata comunque, per quanto le spese condominiali e la manutenzione ordinaria non la paga l'inquilino? . Oppure mi sfugge qualcosa che non hai detto ?

8 Marzo 2011, 17:49

È la solita mentalità dei comunisti!! ... qualsiasi cosa pur di fare i bastian contrari e mai nulla di costruttivo se non demonizzare il bene altrui... ma quanto ci vorrà perchè spariscano dall'Italia, visto che all'estero non esistono giaà più?

11 Marzo 2011, 18:59

In reply to by ai (not verified)

I comunisti non esistono da tempo ma sembra che silvio ti abbia proprio fatto un bel lavaggio del cervello.

9 Marzo 2011, 19:13

La politica non centra affatto nè nantomeno i comunisti. La cedolare secca è un buon risparmio per chi è stato sempre onesto dichiarando tutto regolarmente, e potrà essere un incentivo per coloro che hanno sempre evaso le tasse mettendosi in regola. Per chi ha un reddito basso può fare la dichiarazione irpef come prima. Mi sembra più ecua questa legge. Non è pensabile di caricarla sull'inquilino perchè questo sa benissimo che, invece, può risparmiare chiedendo, piuttosto, uno sconto sull'affitto.

11 Marzo 2011, 0:21

Io credo che la cedolare secca possa essere una buona possibilità sia per gli inquilini sia per i proprietari: requisito essenziale è il senso di responsabilità ed onestà di entrambi. La mia esperienza è questa: ho acquistato un piccolo appartamento a suon di sacrifici ed accollandomi un mutuo molto impegnativo e pesante per 20 anni ( ho due figli, uno di 20 e uno di 16 anni: che futuro avranno?) ed in questi giorni ho affittato ad una coppia con regolare contratto riducendo di mia iniziativa il canone rispetto alle quote di mercato della zona, vedendo la serietà di questa giovane coppia che iniziava con entusiasmo una convivenza e una prossima famiglia. Non ho neanche chiesto garanzie, mi son voluta fidare e credo di essere stata fortunata ma penso che lo siano anche loro. Di spese ne ho già affrontate parecchie tra Ici, tassa di registrazione, spese per l'avvio della casa, ed altro, oltre al tempo che ho dovuto perdere e credo che alla fine, se dovessero rimanere le cose così come stanno, chi guadagni senza alcuna fatica sia di fatto lo stato. Io riuscirò si e no, tolte le tasse ed il resto , a pagare con l'affitto meno della metà del mutuo, ma meglio di niente... volevo evidenziare che spesso "il proprietario" non lo è diventato per fortuna o per ricchezza personale..

11 Marzo 2011, 14:37

L'iva sulle prestazioni mediche non esiste, in quanto esenti.
Chi la paga, non sa.
Ma, al di là del citato confronto, secondo me la parte più interessante non è su quanto aumenterà il canone (non impossibile, anzi), ma: come si regoleranno i rapporti tra proprietario ed inquilino attualmente irregolare da un punto di vista fiscale? e come lo saranno in futuro per i nuovi?
La nuova norma, inserisce una "automatica" definizione di un contenzioso tra le parti, prevedendo la registrazione unilaterale (cioè dall’inquilino) di una locazione irregolare che diventa così regolare, passando da un "se non paghi, domani ti butto fuori", ad un 4+4 e canone regolato d'ufficio in base alla rendita catastale.
In questo modo il "coltello" passerà nelle mani dell'inquilino, il quale sarebbe incentivato ad un pre-accordo "senza cedolare", per poi registrare il contratto irregolare e passare 8 anni in casa ad un canone fisso pari a circa 1/3 del canone libero, senza che il proprietario possa in alcun modo rientrare legalmente in possesso dell'immobile.
A questo punto, mi sembra pacifico che la prima possibilità non esista dal momento che credo che nessun proprietario abbia intenzione di complicarsi la vita.
Per cui, le "paure" della cgil non dovrebbero esistere, almeno per questo.

Sono, invece, giustificate in relazione al possibile aumento generalizzato dei contratti di locazione, provocando, a mio parere, due situazioni:
1) impossibilità per gli inquilini a locare un appartamento;
2) notevole incremento delle imposte versate.
Mi spiego.
Il primo punto, in linea di massima, si può considerare una situazione improbabile: domanda e offerta troveranno a mio avviso sempre un incontro, stante la necessità di risolvere un problema grave come quello abitativo per l'inquilino, unito a quello reddituale del proprietario, il quale si troverebbe con una casa sì, ma senza rendita. Situazione che non si realizzerà mai, ovviamente.
Ciò che è più probabile, e passo al secondo punto, è un livellamento, in aumento ma non esagerato, dei prezzi. Penso per lo più ad un'equa divisione dell'onere ovvero un aumento di circa il 10% medio. Questa situazione porterà possibilmente alla registrazione di moltissimi nuovi contratti di locazione e di conseguenza un aumento generalizzato delle imposte ad essi collegato.
Tutto quello che ho affermato, però, si basa su un principio fondamentale: l'ignoranza, che in questa situazione giocherà, secondo me, un ruolo fondamentale.
Pubblicizzare queste novità, sarebbe utile per tutti, ovviamente, in primo luogo per i proprietari, senza dimenticare, però, che in 8 anni un contratto, registrato o no, sarebbe aumentato comunque, certamente oltre il 10% (ISTAT).
In questo modo l'aumento sarebbe relativamente "pesante" per l'inquilino.
Senza parlare di tutti quelli che già sono regolarizzati. Non avranno più aumenti nel contratto e non pagheranno più l'imposta di registro.
Credo sia, tutto sommato, un buon provvedimento, ma lo sapremo solo tra qualche ann

11 Marzo 2011, 14:37

L'iva sulle prestazioni mediche non esiste, in quanto esenti.
Chi la paga, non sa.
Ma, al di là del citato confronto, secondo me la parte più interessante non è su quanto aumenterà il canone (non impossibile, anzi), ma: come si regoleranno i rapporti tra proprietario ed inquilino attualmente irregolare da un punto di vista fiscale? e come lo saranno in futuro per i nuovi?
La nuova norma, inserisce una "automatica" definizione di un contenzioso tra le parti, prevedendo la registrazione unilaterale (cioè dall’inquilino) di una locazione irregolare che diventa così regolare, passando da un "se non paghi, domani ti butto fuori", ad un 4+4 e canone regolato d'ufficio in base alla rendita catastale.
In questo modo il "coltello" passerà nelle mani dell'inquilino, il quale sarebbe incentivato ad un pre-accordo "senza cedolare", per poi registrare il contratto irregolare e passare 8 anni in casa ad un canone fisso pari a circa 1/3 del canone libero, senza che il proprietario possa in alcun modo rientrare legalmente in possesso dell'immobile.
A questo punto, mi sembra pacifico che la prima possibilità non esista dal momento che credo che nessun proprietario abbia intenzione di complicarsi la vita.
Per cui, le "paure" della cgil non dovrebbero esistere, almeno per questo.

Sono, invece, giustificate in relazione al possibile aumento generalizzato dei contratti di locazione, provocando, a mio parere, due situazioni:
1) impossibilità per gli inquilini a locare un appartamento;
2) notevole incremento delle imposte versate.
Mi spiego.
Il primo punto, in linea di massima, si può considerare una situazione improbabile: domanda e offerta troveranno a mio avviso sempre un incontro, stante la necessità di risolvere un problema grave come quello abitativo per l'inquilino, unito a quello reddituale del proprietario, il quale si troverebbe con una casa sì, ma senza rendita. Situazione che non si realizzerà mai, ovviamente.
Ciò che è più probabile, e passo al secondo punto, è un livellamento, in aumento ma non esagerato, dei prezzi. Penso per lo più ad un'equa divisione dell'onere ovvero un aumento di circa il 10% medio. Questa situazione porterà possibilmente alla registrazione di moltissimi nuovi contratti di locazione e di conseguenza un aumento generalizzato delle imposte ad essi collegato.
Tutto quello che ho affermato, però, si basa su un principio fondamentale: l'ignoranza, che in questa situazione giocherà, secondo me, un ruolo fondamentale.
Pubblicizzare queste novità, sarebbe utile per tutti, ovviamente, in primo luogo per i proprietari, senza dimenticare, però, che in 8 anni un contratto, registrato o no, sarebbe aumentato comunque, certamente oltre il 10% (ISTAT).
In questo modo l'aumento sarebbe relativamente "pesante" per l'inquilino.
Senza parlare di tutti quelli che già sono regolarizzati. Non avranno più aumenti nel contratto e non pagheranno più l'imposta di registro.
Credo sia, tutto sommato, un buon provvedimento, ma lo sapremo solo tra qualche anno

11 Marzo 2011, 15:03

Mi sembra che la cedolare secca sia una ottima opportunità per iniziare a recuperare parte del sommerso in un modo tale che possa avvantaggiare il proprietario e l'inquilino. Sarebbe stato bello veder da subito la deducibilità di parte dell'affitto da parte dell'inquilino (un pò come succede con la deducibilità parziale del mutuo): questo sarebbe un ulteriore passo avanti. Comunque questo è già un buon inizio.

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