
La cedolare secca sugli affitti è appena stata approvata e già divide. Secondo la cgil non soltanto i benefici saranno solo per i proprietari con un reddito medio alto, ma in più si verificherà un altro problema. I proprietari la scaricheranno direttamente sugli inqulini, aumentando del 20% i canoni. Insomma, qualcosa di simile all'iva: "vuole l'affitto con cedolare o senza cedolare?"
L'approvazione del federalismo municipale farà scattare subito la cedolare secca sugli affitti, e sostituirà, ma solo in maniera facoltativa, l'attuale tassazione irpef e dell'imposta di registro, con un prelievo fisso del 21% e del 19% per i canoni agevolati. Da una indagine della cgil emerge che con la cedolare la perdita di gettito rispetto alle attuali entrate supera il miliardo di euro. Tuttavia il governo difende questa misura, perché dovrebbe incentivare l'emersione del nero e in questo modo la perdita di gettito sarà compensata
Ma la domanda delle cgile e del sunia, sindacato inquilini, è questa: anche ammettendo che chi fin'ora ha affittao in nero registri il contratto, su chi ricadrà l'aliquota? sugli inquilini, come quando si paga l'iva dal dentista a parte
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11 Commenti:
Ritengo che sia una buona oppurtunità per regolarizzare tanti contratti.
D'altra parte è palese che chi ci guadagnerà di piu è la classe sociale ricca che dovrebbe pagare secondo gli scaglioni irpef altrimenti(38-43% le fasce piu alte). Per il cittadino di classe medio-bassa cambierà poco o niente e il divario sociale si allargherà sempre più.
Non credo che i prezzi degli affitti saliranno granchè anche perchè ancora la bolla speculativa si deve sgonfiare un po' dal mio punto di vista.
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