L'autorevole settimanale the economist pubblica periodicamente un rapporto sul real estate a livello mondiale. Nel suo suo ultimo studio suggerisce che in Italia, tutto sommato, i prezzi delle case non sono gonfiati. Anzi, rispetto a molti paesi, ci troviamo quasi in un equilibrio immobiliare
Secondo questi calcoli i prezzi in Italia sono scesi solo del 5% nominale rispetto al 2007, cifra a cui bisogna poi aggiungere l'inflazione reale (circa il 12%). Per calcolare il restante aggiustamento che potrebbe determinarsi, the economist usa due indicatori, comunemente accettati da tutti gli analisti mondiali di real estate:
Price to rent: si tratta della relazione tra prezzi degli affitti e prezzi di vendita. In questo caso stima che rispetto agli affitti gli immobili siano sopravvalutati del 5%, una cifra tutto sommato contenuta, se pensiamo per esempio al 54% della francia. Tutt'altra situazione in germania, dove gli affitti, tradizionalmente bassi, segnano un -18% rispetto ai valori di vendita
Price to income: si tratta della relazione tra salari e prezzi degli immobili. In questo caso le abitazioni in Italia sarebbero sopravvalutate del 15%. Vediamo che per esempio in spagna, nonostante un calo più vistoso dei listini, i valori delle abitazioni siano ancora del 24% superiori ai redditi. Un caso opposto è ancora una volta la germania, in cui i prezzi delle abitazioni sono cresciuti del 6,6% dal 2007, ma, rispetto ai redditi, sono sottovalutate del 20%
I parametri usati da the economist sono particolarmente interessanti, perché fanno distinzione in una miariade di variabili che sono collegate tra di loro e che a volte non si tengono in considerazione. Aumenti o diminuzioni reali (al netto dell'inflazione), variazioni nominali, rapporto tra redditi e listini, ecc.
Se facciamo riferimenti a questi valori e le previsioni di lievi cali dei prezzi che si annunciano nei prossimi due anni, significa che il mercato italiano tornerà in equilibrio di lungo periodo nel 2013. Naturalmente stiamo parlando di medie e chi vive a Roma o Milano, leggendo queste righe, potrebbe sussultare

Vediamo in quest'ultimo grafico come il boom dei prezzi degli immobili sia stato un fenomeno importante molti paesi, a partire dagli settanta, con un accelerazione straordinaria dagli anni novanta. Nei casi di irlanda e spagna questa accelerazione ha avuto un andamento da bolla speculativa impressionante

44 Commenti:
Ora affermare un -50% mi sembra esagerato, ma frangipane mi sembra l'unico che ha il coraggio di dire che non c'è trippa per gatti.
E' inutile arrabbiarsi, offendersi ed insultarsi...di soldi ce ne sono pochi tra la classe media quindi il venditore non può pretendere di acquistare con i prezzi dopati del 2006
Meno male che ci sono le banche che hanno chiuso i rubinetti ed impediscono all'italiano medio (Che evidentemente non sa autotutelarsi) di fare il passo più lungo della propria capacità economica...
Eccolo che ha cominciato a farsi i complimenti da solo.
Ma non ti sei ancora rotto le palle di vivere con te stesso?
Li hanno chiusi un po' troppo i rubinetti mi sa...io non pretendo di poter comprare un attico o una villa ma con un posto fisso a 1500 euro al mese (un lusso al giorno d'oggi) non posso comprarmi neanche uno straccio di bilocale in un immobile che non sia in aperta campagna, ossia dove non esistono i servizi essenziali per vivere. Servono sempre quei 30.000€ cash che per chi come me ha sempre vissuto in maniera autonoma senza genitori che coprissero le spese iniziali rimangono un miraggio...secondo me comunque i prezzi dovrebbero calare almeno di un 15% per poter essere accessibili..oppure i costruttori dovrebbero puntare a delle soluzioni come l'affitto a riscatto!
Beh hai ragione...pure io e mia moglie abbiamo 2 indeterminati e con stipendi superiori alla media, ma quando vado a vedere i 5 vani e chiedo il prezzo, di botto mi sento un miserabile perchè capisco che devo indebitarmi per i prossimi 25 anni.
Mi chiedo...ma come possono acquistare casa tutti quelli che non hanno un posto sicuro o uno stipendio buono?
Eh semplice..non l'acquistano :) io sarei disposto anche ad indebitarmi per 25 anni tanto io la casa la vedo come un tetto e non come un investimento il problema è che il credito non viene erogato ed i prezzi sono alti. Da ignorante quale sono secondo me i casi sono 2:
- I prezzi si adeguano al mercato
- Rimane tutto Fermo e si va tutti in affitto
Nel secondo caso ci guadagna chi come al solito colleziona 3/4/5 case ma scoppia il bubbone sul nuovo (anche se pesantemente drogato dai riciclaggi mafiosi)
Non ha resistito a lungo.....vedo
Doveva tornare qui a rompere le balle
Ooooo, ho avuto la prova del 9 che qui si spara a zero.
Non sono frangipane ma una persona qualunque che appartiene alla classe media, proprietaria di un 3 vani che mai venderà ma metterà in affitto ed attualmente in cerca di un 5 vani, consapevole che fino a ieri il potere ce l'aveva il venditore, oggi invece il compratore
Saluti a tutti
Povero povero frangipane ed affini, guarda che su questi siparietti, ogni tanto, ci perde tempo anche chi non deve vendere per forza, chi possiede beni immobiliari realizzati grazie a molti anni di lavoro e magari (in parte) anche ereditati (come ad esempio il sottoscritto). Ciò non toglie che il momento è difficile per tutti, perchè la mancanza di liquidità generalizzata e l'aumento delle tasse e gabelle, alla lunga "corrode" anche chi non aveva particolari problemi. Però ci sono varie possibilità prima di svendere il capitale immobiliare, ed al limite, svenduto un'immobile (il peggio) si può salvare il resto del capitale. Ma qui il problema non è perdere al limite 1 o 2 case al massimo (tutto da verificare poi), il problema è secondo me delle giovani generazioni, della loro vita e quindi della possibilità di comunque avere un tetto sopra (in affitto o proprietà). qui si avrà un ritorno alle baracche periferiche (le favelas brasiliane!!), c'è e ci sarà una violenta diminuzione di servizi ed anche di sicurezza per tutti (è patologico). Ma chi vuoi che investirà seriamente e per progetti a lungo? solo gli speculatori, del resto è normale che vado ad investire in svizzera dato che mi fanno ponti d'oro o, meglio ancora, in serbia dove non solo non pago nulla secondo gli investimenti ma piglio anche finanziamenti bce ed ho il mercato russo direttamente aperto. Il problema caro rompipalle, ehm scusa, frangipane sono gli stupidi come te che non si sono organizzati per tempo, non hanno studiato magari (seriamente però!!) e non si sono specializzati. Ora non hanno più "coperte". Compiango invece i poveri giovani che non hanno la forza o la volontà di autodeterminarsi, oppure di emigrare in nazioni che li cercano (germania docet), per il resto la vedo comunque nera nella ns. Nazione, mattoni o non mattoni. In tutte le cose...spina dorsale ci vuole.
Io ho 28 anni ed un posto fisso per fortuna (finchè dura!!) come mi autodetermino per comprarmi una casa :) ? oltre alla spina dorsale ci vogliono i soldi, posso anche vendermi la mia utilitaria e spaccarmi di straordinari ma ad arrivare a 40.000 € per coprire il 20% del mutuo la vedo dura se non in 5/6 anni..e se fra 5/6 anni le banche concedono il 50% del valore dell'immobile..vedo più percorribile la strada dell'espatrio!!
*** Frangipane sono gli stupidi come te che non si sono organizzati per tempo, non hanno studiato magari (seriamente però!!) *** solo tu, acaro dei miei peli anali, coprofago delle mie feci, residente permanente del mio orifizio anale (ma con sporadiche missioni - una volta al mese - nell'assorbente della mia donna per nutrirti del suo flusso catameniale) potevi scrivere una scemenza simile: cioè, che io sarei una persona che non ha studiato. Trovami un altro, se ne sei capace, che è in grado di insultarti in modo così dotto! invece la tua scarsa cultura di impone di tentare di offendermi dandomi semplicemente dello "stupido".
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