Un documento che garantisca la tracciabilità delle case, una sorta di carta di identità dell'immobile che rassicuri l'acquirente alle prese con una compravendita. È il libretto immobiliare, nato da un accordo tra gli agenti immobiliari e il consiglio notarile di Venezia, il primo di questo genere in Italia
Se fino a questo momento tutte le verifiche sugli immobile erano a carico dell'acquirente, adesso saranno gli stessi agenti immobiliari a certificare tutti gli adempimenti svolti. Il libretto conterrà i dati catastali dell'immobile, i passaggi di proprietà, l'esistenza di eventuali ipoteche, i vincoli e gli oneri, eventuali liti pendenti, l'importo delle spese condominiali, le parti comuni, l'agibilità, le eventuali sanatorie. Il tutto in una relazione finale di sintesi redatta dallo stesso agente immobiliare
Oltre al libretto, il protocollo firmato dagli agenti immobiliari e dai notali, prevede altre misure per tutelare gli acquirenti e contrastare l'abuso del ruolo di mediatore immobiliare. Come ulteriore tutela c'e quanto previsto dalla legge sulla riforma del patentino, ovvero l'iscrizione alla banca dati della camera di commercio
81 Commenti:
O zanzar !
Bella ed adatta definizione del'agente immobiliare iscritto al REA : registro esercenti a-cazzo
Ma per gli anni addietro tutti i guai causati dalle agenzie immobiliari con proposte di vendite che assicuravano nessun vincolo esistente e che poi si e' verificato all'incontrario dopo il compromesso con cause civili ancora in atto.
Chi e' il responsabile?
X anonimo 22:03
Concordo : alcune agenzie immobiliari hanno rovinato la vita di molti.
Ed oggi è peggio : se qualcosa storto le penali che di debbono pagare sono altissime e gli agenti se ne vanno a santo domingo a sputtanarsi i soldi estorti alla gente.
Funzionerà fra dieci anni . Forse.....
Ingegneri anonimi, mi pare stiate vivendo un periodo di grave frustrazione, vi auguro che passi...auguri vivissimi!
Ho il sospetto che Gli ingegneri anonimi, siano solo dei "disturbatori" oppure povera gente al momento gravemente frustrata...
Ogni tanto mi diverto a leggere anche questo forum: tante risate, un po' di "compatimento" per alcuni, alcune volte invece anche cose interessanti ed intelligenti. È un "calderone" e c'è di tutto: anche molta maleducazione e supponenza. Peccato, magari restassero solo le cose "serie" che pure ci sono. Premesso questo devo dire che ho "sentito 'impulso" di scrivere e di dire (anch'io in qualità di ingegnere e titolare da 35 anni di una società di ingegneria - quindi anche con altri ingegneri collaboratori) ai miei colleghi ingegneri di guardare un po' più distaccati e serafici: l'ai è una professione come tutte le altre! Il buono e valido è presente in percentuale più o meno analoga a quelle di altre categorie professionali o quantomeno lavorative. Ci sono persone altamente incompetenti, persone truffaldine, veri e propri delinquenti, ma anche persone oneste, anche capaci e, credetemi, altri anche in gamba (umanamente e professionalmente) io che sono per dna un simpatico pignolo e "rompiballe", ne ho anche trovati. Qualcuno è/era geometra o architetto, posso citare 1 ingegnere (però meno efficiente - va detto) ma il più valido in termini prettamente Tecnici (architettonici/ingegneristici) sapete chi è stato? un avvocato, anzi solo un laureato in giurisprudenza, anche se ben figurano altri meno......titolati. Quindi? è la persona che fa la differenza . Per il resto, a 60 anni penso ancora che.....gli esami non finiscono mai! Questo ovviamente anche per affermare che la professionalità e competenza è.....pure altrettanto importante. Un saluto a tutti i frequentatori ed al team di idealista che (tutto sommato) ci ospita e ci consente di dire...le nostre "fesserie".
Veramente complimenti vivissimi, se al mondo esistessero più persone come lei, sicuramente ci sarebbero anche meno persone frustrate, come si è visto nel forum!. Si vede che l'esperienza le ha dato tanto, ma comunque le fondamenta erano ottime, quindi le rinnovo i complimenti ancora a lei, al suo team e ha chi le ha dato le sue fondamenta. Mingiacchi.com
Sarà anche vero che il tre per cento di provvigione potrà sembrare esagerato, ma signori miei...la provvigione viene concordata con il cliente, mica si chiude sempre al tre per cento! in questo periodo poi,il problema non è la provvigione,ma chiudere l'affare,se chiudi,il venditore ti premia anche,(a me è successo) con una maggiorazione, per essere riuscito a vendergli casa dopo quasi due anni di tentativi inutili in autonomia; quindi il ruolo dell'agente immobiliare è quello di chiudere l'affare; è lì che si mette in moto tutto l'iter; il ruolo del notaio poi è noto, quindi...
Scusate ma farei volentieri l 1% di provvigione se pagherei meno tasse e meno spese per dare un servizio corretto ai clienti.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account