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Dopo 5 anni di stagnazione prima e discesa dei prezzi poi, la tendenza negativa per i valori immobiliari non è terminata, anzi. Secondo l'autorevole settimanale the economist, che pubblica il suo consueto global house price index, le abitazioni sono ancora sopravvalutate dell'11% rispetto ai nostri stipendi. Ma il calo ha intrapreso ormai l'accelerazione finale

Nell'ultimo anno infatti l'Italia è, tra i 18 paesi analizzati, al terzo posto per la discesa più pronunciata dei prezzi delle case (-5,7%). Solo in olanda e spagna è andata peggio, trattandosi di due paesi in cui è ufficialmente esplosa la bolla immobiliare e del credito. Ricordiamo che the economist fornisce gli indici dei prezzi al netto dell'inflazione

A livello di analisi economica esistono due metodi per analizzare i valori immobiliari. Uno è il price to rent, ossia la relazione tra prezzi di vendita al mq e prezzi di affitto al mq. In questo caso l'Italia sarebbe quasi in equilibrio, con un vantaggio persino per le locazioni

L'altro è il price to income, ossia i valori rispetto agli stipendi. In questo secondo caso i listini da noi sono sopravvalutati dell'11%. Questo indicatore è più aderente alla realtà nei paesi con alto indice di proprietà com'è il nostro

Prezzi delle case in picchiata, secondo l'economist siamo alla resa dei conti (grafici)

Dopo 5 anni di crisi immobiliare vediamo comunque come, nel lungo periodo la curva dell'Italia (in viola nel grafico qui sotto) sia tutto sommato costante e prevedibile. Periodi di grandi aumenti, alternati a lustri di cali e stagnazione. Considerando però l'ultima parte della curva vediamo un repentino aumento del calo: i valori immobiliari sembrano aver in qualche modo tenuto, ma ora scendono in modo accentuato

Prezzi delle case in picchiata, secondo l'economist siamo alla resa dei conti (grafici)

Rispetto al grafico precedente, che analizza le fluttuazioni percentuali, è interessante vedere cosa sia successo in realtà in quasi 40 anni, al netto dell'inflazione. I valori immobiliari in Italia hanno garantito una rivalutazione di poco più del 25%, decisamente meno che in paesi come regno unito o francia, ma decisamente di più della solita germania, un paese in cui il mattone del resto non è considerato un investimento interessante

Prezzi delle case in picchiata, secondo l'economist siamo alla resa dei conti (grafici)
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78 Commenti:

4 Settembre 2013, 11:02

Per i detrattori della cività: le case sono diminuite in tutti i sensi, numero di compravendite, numero di persone impiegate nel settore (è il settore più in crisi da sempre), prezzo finale, ora riparte non sarà mai più come il 2007, ma riparte perchè tutti ne hanno bisogno già ai tempi delle caverne... perciò ho comprate o non comprate e fate una scelta di vita, grazie a dio le case non sono come le mozzarelle (non hanno scadenza!) ;) da un -30 ci sarà un piccolo incremento a fino anno e si andrà a un -25% non male, non male, un centimentro alla volta si riprenderà la posizione che merita, bene più importante della vita, il sogno, lasciare/possedere qualcosa di tangibile (non solo cellulari e vacanze).

4 Settembre 2013, 12:07

In reply to by anonimo (not verified)

Per i detrattori della dignità umana e dell'evidenza dei fatti: tutto ripartirà solo ed esclusivamente dopo che sarà ripartito il lavoro e l'economia. L'uomo ha avuto bisogno dai tempi delle caverne, non della casa, ma di mangiare, vivere dignitosamente e per questo l' u n i c a cosa necessaria in modo imprescindibile è il lavoro.
Grazie a dio, la vita passa e le case restano ed a nessuna persona dotata di un microgrammo di materia grigia correttamente funzionante, salterebbe mai in mente di condurre un'esistenza di stenti (quando si è in possesso di un lavoro, faccio notare che lo stipendio medio in Italia è di 1.280 euro al mese mentre la soglia di povertà è 1.011 euro al mese) in un paese dove una massa di pecore che ha creduto alla favola del mattone in perenne rivalutazione raccontata da qualche ingiacchettato ripulito in modo molto malcelato, ha arricchito banche, pseudo-manager, ex muratori ed ex pecorari.
La civiltà, il progresso il welfare e la valorizzazione delle persone e delle loro capacità in uno stato, vanno di pari passo con l'inverso dell'importanza che questi danno ai mattoni.
È sufficiente considerare per esempio il confronto con la germania, dove delle case non importa niente a nessuno ma le persone sono considerate parti integranti della società e devono essere formate per contribuire attivamente ad essa, e l'Italia dove si cerca in ogni modo possibile ed immaginabile di ricominciare ad erogare mutui, facendo finta che il problema dell'Italia siano questi e non il lavoro che non c'è, metà dei pensionati che vivono con meno di 1.000 euro al mese, il prezzo delle case che non ha nulla a che vedere con i redditi medi, la pressione fiscale e le varie caste di ladri che dobbiamo continuare a mantenere

4 Settembre 2013, 12:38

In reply to by anonimo (not verified)

Diventa un datore di lavoro e vedrai se riesci a garantire stipendio più alto dei 1100€ con le lire sono 2milioni al mese uno ci manteneva la famiglia... ora non bastano per mantenere la famiglia ma nememno si fà la fame, pagate le bollette e il cibo, certo che se vuoi le cose di marca, ecc, i nonni avrebbero detto la botte piena e la moglie ubriaca ;)
Cmq hai un'ideologia di sinistra te con gli immobili non centri nulla non vedo x quale motivi frequenti questo blog, vai in quello della cgil e commenta di quante persone cattive ci sono nel mondo e che siamo tutti uguali, che la vita è una ecc ecc

4 Settembre 2013, 13:02

In reply to by anonimo (not verified)

Ora non bastano per mantenere la famiglia ma nememno si fà la fame...

Interessante da analizzare, e come la mettiamo con tutti quei nuclei familiari in cui è stato perso il lavoro, che prima vivevano e ora non non vivono più?

4 Settembre 2013, 13:20

In reply to by anonimo (not verified)

Mi dispiace forse più a me che a te, ma di concreto cosa puoi fare? assumili te? diventa datore di lavoro, visto che hai un'idea di abbattere i prezzi concretizzala, fai una non agenzia di scrocco immobiliare. La verità che alla tavola dei ricchi ci saranno le briciole ma si mangia a quella dei poveri si sogna e basta... te sei vivo, sei in gamba, te conti, dimostralo e crei la tua impresa e poi assumi

4 Settembre 2013, 12:48

Poi basta prendere come esempio la germania, per i crucchi la casa non è un investimento, ma se prendi il resto del mondo si, perchè non prendiamo dalla germania il senso di responsabilità, la pulizia, l'educazione, impossibile siamo completamente differenti, quindi basta dire ste boiate. In francia la proprietà immobiliare è di banche e assicurazioni, in inghilterra è privata è considerato un lusso e non è per tutti, in spagna è simile all'Italia con il condominio e la proprietà è un concetto diffuso e culturale in quanto l'affitto è visto come uno spreco di denaro. Ora culturalmente le cose cambiano, la casa non attrae in quanto è meglio vivere senza avere la responsbilità di mantenere una cosa, meglio goderseli i soldi e vivere in affitto. Diventiamo come l'inghilterra?

4 Settembre 2013, 12:59

In reply to by anonimo (not verified)

Diventiamo come ti pare, ma non restiamo come ora!

4 Settembre 2013, 13:01

Le case si rivalutano come i terreni, possedere spazi e cose e forma di ricchezza, come si misura la ricchezza in iphone? in numero di vacanze all'anno? in quante cene fuori si fanno? quanti ragazzi universitari ci sono che con la scusa che non cè lavoro si fanno mantenere fino ai 30 anni e oltre, ma chi la detto che la scuola ti forma per il lavoro? la scuola è cultura, ma per mangiare bisogna culturare si ma il campo dietro casa. Purtroppo il benessere diffuso crea questo, la crisi del benessere, più che non c'è lavoro mancano imprenditori mancano datori di lavoro, ma fino a quando le persone vedono il Dl come uno da spennare e farsi mantenere... ;)

4 Settembre 2013, 16:56

SUddai svegliatevi, i mattonari non vogliono svendere i loro loculi, le agenzie tengono loro il gioco e fanno credere che il prezzo è già basso e quindi si farebbe già un affare a comprarlo a quel prezzo o poco meno. Nessun mattonaro per ignoranza, intende fare trattative a margini ampi, cosi le stolte immobiliari stanno li ad aspettare il povero fesso che ci casca coi piedi e le gambe e compra a quel prezzo o poco meno. In certi casi gli va pure bene, c'è sempre il fesso che ci casca, in altre la casa resta li per mesi e anni finchè lo gnorri mattonaro sarà costrtto a svendere davvero il loculo... io lo dico sempre, state lontani da quelle case in cui nn si è propensi alla trattativa, adesso ci sono tante invendute e preferisco buttarmi li sapendo di avr otenuto lo sconto che dico io, piuttosto di darla vinta a quei babaloni dei mattonari e immobiliari.

4 Settembre 2013, 17:22

Giù sempre di più giùùùùùùùùù
Sempre di piùùùùùùùù

SI CALAAAAAAA

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