Napoli è una città antichissima e ha sempre avuto un ruolo di rilievo nel Mediterraneo. La città partenopea conserva una lunghissima storia, evidenziata dai reperti archeologici e dalla cultura immateriale. Ancora oggi è una delle città principali e più vivaci del Sud Italia. Ma perché Napoli si chiama così? Ecco una breve storia del suo nome e non solo.
Le origini del nome di Napoli
La storia del nome di Napoli si perde fra miti e avvenimenti reali. Fu fondata dai Cumani, i quali si insediarono qui alla fine del VIII secolo a.C. In questa prima fase di esistenza della città, il suo nome era Parthenope, motivo per il quale la città è ancora chiamata “partenopea” e così i suoi abitanti.
Secondo la leggenda più nota, il nome deriva da Partenope, una delle sirene dell'Odissea di Omero, che si sarebbe gettata in mare e affogata dopo non essere riuscita a sedurre Ulisse con il suo canto. Il suo corpo, trasportato dalle onde, avrebbe raggiunto l'isola di Megaride, dove oggi sorge il Castel dell'Ovo, dando vita al primo insediamento della zona.
La città fu in seguito rifondata con il nome Neapolis, che in greco significa "città nuova". Questo nome rifletteva l’accorpamento di altri territori circostanti e, quindi l’arrivo di nuovi coloni. Il nome, poi, fu mantenuto anche in epoca romana, pur rimanendo di cultura fortemente greca. È quindi da questa storia che discende l’attuale “Napoli”.
Breve storia della città
Fondata dai Greci nel primo millennio a.C. e allargatasi nel corso deli anni, Napoli fu conquistata dai romani nel 326 a.C. Apprezzatissima come luogo “vacanziero” per gli antichi, gli fu riconosciuto lo status di colonia sotto l’imperatore Marco Aurelio. Durante il Medioevo, sotto il dominio dei Bizantini, dei Normanni e poi degli Svevi, Napoli consolidò la sua posizione strategica nel Mediterraneo.
L'epoca del Regno di Napoli, di cui fu capitale dal 1282, iniziò con gli Angioini e proseguì con gli Aragonesi, fino all'avvento dei Borboni che trasformarono la città in una delle capitali europee più fiorenti del XVIII secolo. Dopo una breve parentesi repubblicana e un’altra francese, nel 1815 Napoli ritornò in mano ai Borbone, per poi passare nel 1860 al Regno d’Italia.
Vivere a Napoli: cosa c'è da sapere
Vivere a Napoli significa immergersi in un ambiente unico, dove storia, cultura e modernità si fondono in un connubio affascinante. La città offre una qualità della vita elevata grazie al suo clima mite, alla bellezza dei suoi paesaggi, alla ricchezza del patrimonio artistico e culturale e alle opportunità di studio.
La presenza di caffè storici, teatri e gallerie d'arte, senza considerare università e centri di ricerca contribuisce a creare un ambiente stimolante per studenti e professionisti. Nonostante le sfide legate alla gestione urbana e alla vivibilità, i vantaggi di vivere a Napoli sono numerosi e interessanti.
Quali persone famose vivono a Napoli?
Napoli non è solo una città ricca di storia e cultura, ma è anche l’attuale casa di molte personalità note nel panorama dello spettacolo e della musica. Attori, musicisti, scrittori e sportivi, molti dei quali originari della città, vivono nei diversi quartieri che il capoluogo ha da offrire.
Parlando del mondo dello spettacolo, ad esempio, a Napoli si trova la casa dell’attrice Serena Autieri, volto noto del cinema e della televisione. In città vive anche Stefano de Martino, ballerino e conduttore televisivo, protagonista di molte trasmissioni di successo. Infine, in campo musicale, qui vive anche Gigi D’Alessio, icona della nuova canzone napoletana, ma anche conduttore televisivo, produttore discografico e attore.
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