Il castello milanese ha una storia secolare, ma anche tante curiosità da raccontare: ecco quali sono le principali.
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zheng.yan, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Il Castello Sforzesco è senza ombra di dubbio uno dei simboli di Milano e della sua storia antica. Situato nel cuore di Parco Sempione, ha anche tante leggende da raccontare e piccole chicche che non sempre è possibile scorgere a prima vista. Ecco, allora le curiosità sul Castello Sforzesco che forse non conoscevi e che vale la pena approfondire prima della visita.

La storia del Castello Sforzesco

Originariamente costruito nel XIV secolo come fortificazione difensiva dai Visconti, signori di Milano, il castello fu quasi completamente distrutto durante le lotte interne che segnarono la città nel corso dei decenni successivi. Solo con l’avvento della dinastia Sforza, a metà del Quattrocento, la struttura venne ricostruita e trasformata in una delle residenze rinascimentali più prestigiose d’Europa.

Francesco Sforza, dopo aver conquistato il potere nel 1450, volle infatti restituire al castello un ruolo centrale nella vita milanese. Fece chiamare alcuni tra i più grandi architetti e artisti dell’epoca, tra cui Filarete, che progettò la celebre Torre centrale oggi nota come Torre del Filarete. Da semplice bastione militare, il Castello Sforzesco divenne quindi una corte raffinata, ricca di decorazioni, affreschi e giardini, frequentata da personalità illustri come Leonardo da Vinci e Bramante.

Anche se nel corso dei secoli successivi il castello attraversò periodi di declino e nuove rinascite: oggi è un complesso museale prestigioso, nonché una delle principali cose da vedere a Milano.

Perchè ci sono dei buchi sulle pareti del Castello Sforzesco?

Camminando attorno alle mura del Castello Sforzesco, è impossibile non notare la presenza di numerosi buchi che costellano le sue pareti esterne. In realtà, il mistero è presto risolto: alcuni fori derivano anche dalle impalcature utilizzate durante le numerose fasi di costruzione, restauro e ampliamento del castello. Gli operai inserivano travi di legno direttamente nelle mura per sostenere i ponteggi: una tecnica diffusa nei cantieri dell’epoca.

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La Sala del Tesoro: perchè si chiama così?

All’interno del Cortile della Rocchetta si trova la Sala del Tesoro, oggi chiamata Sala Beltrami. Utilizzata come “caveau”, presenta ancora oggi un affresco abbastanza interessante. 

Si tratta di un personaggio, attualmente senza volto, che è si suppone fosse Argo, un gigante della mitologia greca che aveva cento occhi. La raffigurazione del “guardiano”, che venne ricoperta dall’intonaco dopo la morte di Ludovico il Moro, aveva quindi una funzione di avvertimento.

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Carlodell, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Una sottoscrizione pubblica per il restauro

Pochi sanno che il Castello Sforzesco deve la sua rinascita a una straordinaria iniziativa collettiva: una sottoscrizione pubblica che ha coinvolto cittadini, istituzioni e appassionati d’arte. Alla fine dell’Ottocento, dopo secoli di abbandono e utilizzi militari che avevano compromesso la struttura, il Castello Sforzesco versava in condizioni critiche. 

Il rischio di demolizione era concreto e la perdita sarebbe stata irreparabile. Fu allora che prese forma l’idea di un grande restauro, da finanziare non solo con fondi pubblici ma anche attraverso la partecipazione diretta dei milanesi. In questo periodo, quindi, iniziano i restauri a cura dell’architetto Luca Beltrami, che demoliscono tutto ciò che non apparteneva originariamente al castello. Contemporaneamente, riemergono antiche finestre e decorazioni dipinte.

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La leggenda del cunicolo segreto

Una delle leggende più interessanti sul Castello Sforzesco, tale perché mai verificata, è quella del cunicolo segreto che collegherebbe il Castello Sforzesco alla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Secondo la tradizione, il cunicolo sarebbe stato costruito per garantire una via di fuga sicura ai duchi Sforza in caso di assedio o pericolo imminente. 

Ma non solo per questo: nella chiesa c’era anche la tomba di Beatrice d’Este, morta prematuramente. Il cunicolo, quindi, sarebbe servito anche allo scopo di consentire le visite private di Ludovico il Moro. Probabilmente nella leggenda c’è un fondo di verità: recenti ricerche hanno dimostrato che esistono dei cunicoli sotterranei nella zona, e sia il punto di partenza che di arrivo presentano tracce compatibili con lo scavo di una galleria. 

Vivere a Milano

Questa metropoli è molto più di un semplice centro economico o della moda: è un luogo in cui la storia della città è ben presente in ogni suo angolo. Nonostante i quartieri si rinnovino continuamente, esistono ancora preziosissime testimonianze del passato.

Ma oltre al patrimonio culturale, perché vivere a Milano? La presenza di università prestigiose e aziende internazionali attira giovani da tutta Italia e dall’estero, creando un ambiente dinamico e stimolante. Inoltre, la qualità dei servizi, l’efficienza dei trasporti pubblici e l’ampia offerta di attività sono ulteriori motivi di attrazione. Non ti resta, quindi, che cercare gli ultimi annunci per case in vendita o in affitto su idealista:

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