Situata nell’omonima borgata marinara di Palermo, la Grotta dell’Acquasanta è un luogo affascinante che unisce spiritualità, storia e bellezza naturale. Conosciuta come la “Lourdes di Sicilia” per la sua sorgente d’acqua ritenuta miracolosa, questa grotta ipogea è una meta unica per chi cerca un’esperienza che intreccia devozione e scoperta culturale.
Ecco cosa sapere sulla Grotta dell’Acquasanta: il motivo del suo soprannome, la sua storia, cosa offre ai visitatori e come raggiungerla insieme a un itinerario per esplorare il pittoresco quartiere dell’Acquasanta di Palermo.
Grotta dell’Acquasanta: perché viene chiamata "la Lourdes di Sicilia"?
La Grotta dell’Acquasanta si è guadagnata l’appellativo di “Lourdes di Sicilia” per tre caratteristiche che richiamano il celebre santuario francese, ovvero la grotta, la sorgente d’acqua e la devozione alla Madonna.
Fin dall’antichità, l’acqua che sgorga all’interno della grotta dell'Acquasanta è stata considerata terapeutica, con proprietà curative attribuite a sali alcalini come cloruro di calcio, sodio, magnesio e solfati. Nel 1645 Francesco Baronio Manfredi ne lodava le qualità purgative, mentre nel 1892 l’acqua fu premiata all’Esposizione Nazionale di Palermo per la sua azione terapeutica contro reumatismi, gotta e calcoli.
La scoperta di un’immagine della Madonna nel 1022 trasformò la grotta in un santuario cristiano, e le tabelle votive del XVIII secolo testimoniano guarigioni miracolose attribuite alla Vergine. Sebbene oggi l’acqua sia incanalata verso il mare e non più accessibile per scopi termali, la grotta conserva un’aura di misticismo, attirando fedeli e curiosi durante eventi come “Le Vie dei Tesori”.
La storia della Grotta dell’Acquasanta di Palermo
La storia della Grotta dell’Acquasanta è antica e affascinante. In epoca punica l’antro era un santuario dedicato al dio Baal, come suggerito da iscrizioni ritrovate nei pressi. Nel 1022 il ritrovamento di un’immagine della Madonna segnò la trasformazione in luogo di culto cristiano, dedicato alla Madonna dell’Acquasanta.
Nel XIII secolo il feudo Barca, che includeva la grotta, apparteneva alla famiglia Calvello; nel 1451 passò ai frati benedettini di San Martino delle Scale, che promossero la devozione mariana. Nel 1774 il barone Mariano Lanterna abbellì la grotta con altari, affreschi e marmi, affidandola a frate Bernardo Lanterna che ne incrementò il culto.
Nel 1871 i fratelli Pandolfo trasformarono la grotta in uno stabilimento termale, sfruttando l’acqua per bagni e cure con prezzi che variavano da 1,50 lire per un bagno freddo a 20 centesimi per un litro da bere. Dopo la loro morte la grotta fu chiusa e vandalizzata, perdendo gran parte dei suoi decori.
Riaperta nel 2017 grazie al restauro dell’architetto Rizzacasa, è oggi visitabile occasionalmente, con una nuova immagine della Madonna realizzata da Bernadette Ferrari.
Com'è la Grotta dell’Acquasanta oggi?
La Grotta dell’Acquasanta è un piccolo gioiello ipogeo che conserva tracce della sua storia millenaria, nonostante i saccheggi subiti.
L’ingresso, adornato da maioliche con motivi di uva e foglie, introduce in un ambiente suggestivo ma oggi spoglio. Restano visibili i resti di un altare maggiore e di un’acquasantiera, mentre il pavimento sconnesso conserva poche mattonelle originali. Le pareti mostrano tracce di pitture rupestri, testimonianza di un passato ricco di decorazioni.
La grotta è collegata a un piccolo ambiente, forse usato come abitazione per un custode-eremita. Sebbene l’acqua non sgorghi più direttamente, i cunicoli sotterranei che la convogliano al mare sono ancora attivi. La scritta restaurata “Stabilimento balneare Bagni minerali Fratelli Sacerdoti Pandolfo” e una lapide del 1892 - che celebra le proprietà terapeutiche dell’acqua - sono tra i pochi elementi sopravvissuti.
Come raggiungerla e visitarla
La Grotta dell’Acquasanta si trova a Palermo in via Vicolo Bagni Minerali, nella borgata marinara dell’Acquasanta, vicino al porticciolo e a Villa Lanterna. Non è aperta al pubblico quotidianamente, ma può essere visitata durante il festival “Le Vie dei Tesori”, che si tiene ogni anno tra ottobre e novembre. Le visite, su prenotazione tramite il sito ufficiale, si svolgono generalmente nei weekend e includono spesso un tour guidato che racconta la storia della grotta e del quartiere.
È consigliabile prenotare in anticipo poiché i posti sono limitati. Per raggiungere la grotta si può arrivare in auto (parcheggio disponibile vicino al porticciolo) o con i mezzi pubblici: la linea 731 dell’autobus AMAT ferma nelle vicinanze, a pochi minuti a piedi.
Visitare il quartiere Acquasanta a Palermo
La borgata marinara dell’Acquasanta è un angolo autentico da vedere a Palermo, perfetto per chi ama scoprire luoghi lontani dalla folla. Ecco cosa vedere:
- Porticciolo dell’Acquasanta: un piccolo porto con barche di pescatori, ideale per una passeggiata con vista sul Golfo di Palermo.
- Villa Igiea: capolavoro Liberty progettato da Ernesto Basile, oggi un lussuoso hotel con giardini affacciati sul mare.
- Villa Lanterna: dimora settecentesca restaurata, vicina alla grotta, con uno scalone scenografico.
- Villa Geraci: la prima villa nobiliare della borgata, costruita nel XVII secolo, con una splendida vista sul golfo.
- Villa Belmonte: esempio di stile neoclassico, progettata da Venanzio Marvuglia nel 1800.
- Cimitero degli Inglesi: ex lazzaretto seicentesco, oggi un sito storico visitabile occasionalmente tramite “Le Vie dei Tesori”.
- Cantieri Navali: testimonianza della storia industriale di Palermo, fondati da Ignazio Florio nel 1897.
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