Il sogno americano dei “Millennial”: possedere una casa

Generazione Z, ecco come comprano casa i “giovani d’oggi”

E’ alta la percentuale dei ragazzi italiani tra i 20 e i 30 anni che ancora sogna di avere una casa di proprietà. Nonostante cambi la cultura, le possibilità economiche e le condizioni per acquistare una casa, sono il 38 per cento i ragazzi che nei prossimi cinque anni non considerano l’affitto come un’opzione, pianificando invece di acquistare casa. L’Indagine sulla Generazione Z che mostra questo risultato è stata svolta da Gabetti con la collaborazione di Toluna su un campione di 600 giovani italiani
Emancipación de los jóvenes en Europa

Giovani mammoni in Europa, ecco dove se ne trovano di più

L'accesso all'alloggio da parte dei giovani è una delle principali sfide immobiliari, politiche e sociali in Europa e in Italia in particolare. Nel corso degli anni, la percentuale di persone di età inferiore ai 35 anni che non riescono a mettere su casa a causa della mancanza di risorse economiche sta aumentando. Secondo l'ufficio di statistica Eurostat, nel 2021 in Italia il 53,7 per cento dei giovani tra i 25 e i 34 anni viveva con i propri genitori, rispetto al 46% registrato 10 anni prima
giovani

Perché i Millennial e la Generazione Z sono i più colpiti dal caro vita

L’inflazione e l’aumento del costo della vita sono in cima alle preoccupazioni delle generazioni più giovani. Secondo una ricerca di Deloitte, circa la metà dei Millennial e della GenZ vive di stipendio in stipendio, preoccupato del caro vita, e oltre il 70 per cento di essi trova difficile poter comprare casa. Amici, famiglia e salute mentale sono in cima ai valori di queste generazioni, che spesso le antepongono al lavoro

Per la prima volta 4 università italiane tra le 200 migliori al mondo

Buone notizie per le università italiane. Per la prima volta quattro atenei del nostro Paese sono tra i primi 200 al mondo secondo il Qs World University Rankings, una delle più note classifiche internazionali. Si tratta del Politecnico di Milano, l’università di Bologna, la Scuola Superiore Sant’Anna Pisa e la Scuola Normale Superiore