Vale davvero la pena vendere casa a un prezzo simbolico, ad esempio per cederla a un parente anziché ricorrere alla donazione? Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di immobili messi in vendita a prezzi simbolici: è il caso, ad esempio, delle tante “case a un euro” offerte da diverse amministrazioni comunali. Ma se in questo caso lo scopo è nobile - ripopolare paesi che rischiano di scomparire - quando la compravendita è fra privati sorgono più che leciti dubbi
Da un punto di vista strettamente legale è possibile vendere un immobile a un prezzo inferiore rispetto al suo valore catastale. Sorgono, però, dei problemi con il Fisco, perché vengono determinate in maniera errata le imposte che devono essere versate: è un'opzione, quindi, che comporta dei rischi e non conviene scegliere
Il mercato immobiliare italiano mostra una crescita moderata nel mese di ottobre, con un incremento dello 0,7% nel prezzo delle abitazioni usate.
Secondo l’analisi condotta da idealista, portale immobiliare N.1 in Italia, nel terzo trimestre del 2025 il mercato residenziale mostra segnali di rallentamento.
A Roma e a Milano non si arresta la crescita dei valori immobiliari. nel III trim 2025.
Il mercato residenziale italiano ha chiuso il terzo trimestre con una lieve flessione dei prezzi dello 0,7%, portando il valore medio delle abitazioni usate a 1.815 euro al metro quadro.
I valori immobiliari continuano a crescere. A rivelarlo è l’Istat, che ha diffuso le stime preliminari sul secondo trimestre 2025. Secondo il report, infatti, l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% nei confronti dello stesso periodo del 2024 (era +4,4% nel primo trimestre)
Il mattone italiano continua a correre. Nel secondo trimestre del 2025, secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa su dati dell’Agenzia delle Entrate, il mercato residenziale ha registrato una crescita robusta: +8,1% rispetto allo stesso periodo del 2024.
I dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate confermano la vitalità del comparto residenziale, che nel secondo trimestre 2025 registra un incremento dell’8,1% nelle compravendite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato che ricalca le previsioni di Nomisma e che consolida il trend di ripresa avviato nel 2024 dopo il crollo del 2023. Tuttavia, gli analisti avvertono: la fase espansiva sembra aver già raggiunto il proprio apice e il mercato potrebbe avviarsi verso una progressiva decelerazione, complice la stabilizzazione attesa dei tassi di interesse e l’andamento dei mutui
Il mercato immobiliare italiano continua a crescere e archivia un secondo trimestre 2025 in forte espansione. Secondo l’analisi di Abitare Co., basata sui dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, da aprile a giugno si sono concluse 201.344 compravendite residenziali, con un incremento dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2024
Il mercato immobiliare italiano continua a dare segnali positivi. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha diffuso la nota trimestrale dell'Osservatorio Omi riferita al II trim 2025, secondo cui gli scambi di immobili residenziali fanno segnare un aumento dell’8,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Addirittura, Torino e Palermo che presentano tassi di crescita a due cifre (+11,3% e +10% rispettivamente). In aumento anche le locazioni: il numero di abitazioni per le quali è stato registrato un nuovo contratto è aumentato dell’1,5% rispetto al 2024
Il 2024 è stato un anno positivo per il mercato immobiliare. I dati pubblicati dall’Istat evidenziano che nel IV trimestre dello scorso anno sono state 284.812 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari. Secondo quanto rilevato, la variazione percentuale rispetto al trimestre precedente (dato destagionalizzato) è pari a +3,9%, mentre su base annua (dato grezzo) l’incremento è pari a +2,7%
Secondo l’ultimo rapporto di idealista, i prezzi delle abitazioni usate in Italia sono rimasti stabili ad agosto 2025. Il portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia [ed editore di questa newsletter] ha rilevato che il prezzo medio delle abitazioni usate si è attestato a una media di 1.834 euro al metro quadro. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, i valori sono scesi dell’1,3%, ma su base trimestrale i prezzi hanno registrato un lieve aumento dello 0,5%
Nel II trimestre dell'anno continuano a crescere i prezzi delle abitazioni, seppur in maniera più contenuta rispetto al trimestre precedente. Tutto questo in un settore dove rimane ancora fortemente solida la domanda, ma l'offerta mostra segnali di rallentamento.
Capire quale sia il momento migliore per vendere casa è importante: serve per riuscire ottimizzare al meglio (dal punto di vista economico) l'operazione. Ma è necessario tenere sotto controllo una serie di fattori, che possono incidere in maniera pesante sull'operazione di compravendita. Scopriamo insieme a cosa stare attenti
Pisa è una delle principali città toscane: storico centro universitario, concentra in sé un gran numero di servizi. Inoltre, per la presenza della stazione e dell’aeroporto internazionale, è al centro del sistema di mobilità regionale. Queste sono alcune delle ragioni per cui il mercato immobiliare nella città è abbastanza vivace e chi vuol mettere in vendita la propria casa non riscontra molti problemi. Tuttavia, se vuoi vendere casa a Pisa velocemente e al miglior prezzo, ecco cosa dovresti sapere.
A luglio i prezzi delle abitazioni in Italia hanno registrato un lieve aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, con un prezzo medio al metro quadro pari a 1.833 euro, secondo l’ultimo indice dei prezzi di idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia.
Il mercato residenziale italiano mostra segnali concreti di rilancio. È quanto emerge dall’ultimo Residential Quarterly Outlook – H1 2025 realizzato da Patrigest, società di ricerca e valutazione del Gruppo Gabetti.
A Roma cresce il fenomeno del frazionamento immobiliare, una risposta concreta alle nuove esigenze abitative di famiglie sempre più piccole e investitori alla ricerca di rendimenti certi. Secondo un recente studio condotto da MARI Tem Immobiliare su 300 immobili, la valorizzazione estetica attraverso l’home staging riduce i tempi di vendita del 40% e può aumentare la percezione di valore fino al 25%
Il mercato immobiliare in Italia gode di buona salute. Almeno stando alla fotografia tratteggiata dall’analisi del Team Research di Dils, secondo cui il secondo trimestre del 2025 ha fatto registrare investimenti per 2,5 miliardi di euro, con una crescita del 56% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Confermato, quindi, il sentiment di fiducia dei player del settore immobiliare per il 2025. Scopriamo l’analisi settore per settore, dal residenziale al retail passando per l’hospitality
I prezzi delle abitazioni usate sono cresciuti dell’2,9% nel secondo trimestre di quest’anno, a 1.924 euro al metro quadro.
Le due principali città italiane, Roma e Milano, confermano il trend positivo dei prezzi delle case.
Secondo l’ultimo report di idealista, portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia, i prezzi delle abitazioni usate sono cresciuti dell’1,5% nel secondo trimestre, portando il valore medio nazionale a 1.828 euro al metro quadro.
Confrontando i dati rilevati a maggio 2024, il segmento delle case di lusso (-0,2%) non è sovrapponibile all’andamento del mercato immobiliare della compravendita (-0,8%). Le proprietà più esclusive (quelle che fanno parte del 10% dello stock più caro in assoluto), infatti, sembrano avere un mercato a sé. Scopriamo, nel dettaglio, qual è la situazione nelle diverse aree della Penisola
Nel primo trimestre del 2025, il mercato residenziale italiano ha mostrato un’accelerazione significativa, confermando la ripresa già avviata nel 2024. Secondo il Centro Studi del Gruppo IPI, le compravendite di abitazioni sono cresciute dell’11,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con oltre 172.000 unità scambiate. Un dato che segna un incremento di circa 17.000 transazioni su base annua
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