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Quando il governo letta ha annunciato la creazione di una nuova tassa sulla casa, la trise, ha rassicurato tutti: non è una nuova imu. Se qualcuno per caso gli avesse creduto, potrebbe avere una doppia disillusione, perché incorpora una parte patrimoniale e rispetto all'imposta unica ha un altro svantaggio: è più cara

Calcolo tasi

Oltre a una vaga sensazione di essere presi in giro con i nomi (crozza insegna), la parte della trise che riunisce i servizi indivisibili comunali dovrebbe garantire un gettito di 3,7 miliardi di euro, ossia all'incirca quando garantiva l'imu prima abitazione (4 miliardi)

La tasi in pratica funziona come una patrimoniale, dato che l'aliquota di riferimento, lo 0,1%, è si più bassa dell'aliquota imu prima casa, allo 0,4%, ma con vari problemi. In primo luogo spariscono le esenzioni prima casa e figli a carico e, paradossalmente, pagheranno più di prima i proprietari con una rendita catastale bassa

Il ministro saccomanni si è poi dimenticato di dire che i comuni potranno alzare l'aliquota tasi fino allo 0,25% e il gettito schizzerebbe, in quel caso, a 9 miliardi di euro

Seconde case

Ma la vera mazzata arriverà sulle seconde case, perché la trise si sommerà all'imu, che mantiene, almeno per il momento, le aliquote alte per le seconde abitazioni. Se poi è vero che sparirà la tares (o tarsu o tau, a seconda delle zone) non vi preoccupate. C'è la tari, che pagherà l'inquilino, tanto per venire incontro alle difficoltà di chi vive in affitto e arriva per miracolo a fine mese

L'imu seconda casa + aliquota tasi, non potranno superare insieme l'1,16%. Anche qui si tratta di un aumento considerevole, perché l'aliquota imu sulle seconde abitazioni aveva come tetto massimo l'1,06%

Tutto resta nelle mani dei comuni, che avranno la facoltà di mantenere le aliquote al minimi, e quindi far pesare sul serio di meno la nuova imposta, oppure alzarle al massimo e far rimpiangere così l'imu

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12 Commenti:

25 Ottobre 2013, 15:38

Il vero problema è che il 50% dei nostri politici è incompetente !!
Prova è che
Se la sinistra dice si è giusta (50%)
L'altra parte dice no è sbagliata (50%)
Una delle due dice cazz..e !!

28 Ottobre 2013, 8:28

Al commento sulla preferenza dell'IMU alla nuova tassa TRISE ritengo si debba aggiungere che anche per quanto concerne la potestà regolamentare che attribuisce la facoltà ai Comuni di assimilare ad abitazione principale l'appartamento dato in comodato gratuito ai familiari era da preferire quella antecedente al Governo Monti.Infatti all'art.23 del DL di stabilità che sarebbe stato approvato dal Senato il 24.10.13 è previsto il ripristino di detta facoltà ma non subordinata al reddito ISEE del comodatario.Mi auguro che non si tenga conto di ciò perchè sarebbe palesemente illegittimo considerato che in base ad una consolidata giurisprudenza l'IMU è un'imposta patrimoniale e come tale colpisce i beni immobili e non ha per oggetto il «Possesso» Di redditi, ma il «Possesso» Dei predetti beni immobili, senza riguardo al fatto che essi effettivamente producano, o meno, un reddito: si tratta quindi di un’imposta che, prescindendo completamente dal vantaggio che da un bene immobile può derivare al suo “possesso-re” (sia in termini di utilizzo diretto che in termini di concessione in godimento a terzi a titolo oneroso) è qualificabile, come la previgente Ici, come imposta “reale” o come “imposta patrimoniale”prescindendo dalla condizione economica del comodatario. Infine è da considerare che persistendo le critiche condizioni di bilancio i comuni difficilmente si avvarranno di tale potestà e di conseguenza l'emendamento in esame sarà vanificato. Siamo alle solite promesse da marinaio alle quali siamo ormai assuefatti con rassegnazione. Esprimo queste pessimistiche considerazioni alla luce del fatto che anche nella Legge salva Italia è previsto ( anche se in un settore diverso quale quello delle locazioni) di poter applicare da parte dei comuni una riduzione dello 0,4% che in effetti non è stato mai applicato.

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