Dove si trovano i milionari nel mondo? Secondo una ricerca di Ubs, in collaborazione con Pwc, dal 2014 il loro numero è aumentato, anche se la ricchezza totale è diminuita
Cala la ricchezza degli italiani. Lo dicono gli ultimi dati del Rapporto sulla stabilità finanziaria di Banca d’Italia. Secondo quanto rilevato, alla fine di giugno 2018 il Belpaese ha tesaurizzato il 2% in meno rispetto alla fine del 2017. Secondo il sondaggio Acri-Ipsos, inoltre, il 62% degli italiani tiene i soldi sotto il materasso. Crescono di un punto gli investimenti immobiliari nel 2018.
La ricchezza media totale delle famiglie è scesa dal 2007 di 20.385 euro e in particolare la ricchezza immobiliare è calata di 11.328 euro. E’ quanto emerge dall’outlook Italia 2018 realizzato da Confcommercio e Censis
La crisi economica e finanziaria del 2008 ha avuto molteplici conseguenze. Una di queste riguarda il diritto alla casa, per molti diventato un miraggio. Secondo il rapporto 2017 “Second overview of housing exclusion in Europe”, curato dalla ong francese Fondazione Abbé Pierre, avere un’abitazione dignitosa, sicura, adeguata dal punto di vista igienico e sanitario è diventato sempre più difficile in Europa
E’ una fotografia che rallegra poco quella dell’Italia scattata dall’Istat nel Rapporto annuale 2017 - La situazione del Paese. Ad emergere è un deciso aumento delle disuguaglianze tra le classi sociali, con una netta predominanza di impiegati e pensionati e con una particolare crescita dell’occupazione a bassa qualificazione. Per non parlare dei giovani: sette su dieci rimangono a casa con i genitori
La pensione è per molti un sogno ad occhi aperti. E se con il tempo raggiungerla è diventato un po’ più complicato, riuscire ad intascare un assegno cospicuo è ancora più difficile. Una situazione a cui si può far fronte facendo leva su tempo, mercati, Tfr, contributo aziendale e benefici fiscali. Ecco, dunque, che la previdenza integrativa entra in scena per giocare un ruolo importante
Se i professionisti sono i più ricchi, i commercianti sono i più poveri. A dirlo le statistiche relative agli studi di settore, alle dichiarazioni delle persone fisiche in base al reddito prevalente, alle dichiarazioni Iva e ad altri dati trasmessi dai contribuenti nel 2016, relativi al periodo d’imposta 2015, pubblicate dal Dipartimento delle Finanze
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza (Def), il Piano nazionale delle riforme (Pnr) e la manovra correttiva da 3,4 miliardi di euro richiesta da Bruxelles. Sul fronte del Pil vi è stata una leggera revisione al rialzo, passando dall’1% all’1,1%, per il 2018 e il 2019 si stima un aumento dell’1%
Le famiglie italiane sono mediamente indebitate per un importo pari a 20.341 euro. A renderlo noto la Cgia di Mestre, secondo la quale i “passivi” accumulati con le banche e gli istituti creditizi ammontano a 525,9 miliardi di euro. I dati sono riferiti al 31 dicembre 2016. Rispetto alla stessa data del 2015, l’“esposizione” bancaria è aumentata dell’1,6%
Il reddito medio degli italiani ammonta a 20.690 euro (+1,9% rispetto al 2014) e i soggetti che di fatto non versano l’Irpef salgono a circa 12,2 milioni. Lo ha reso noto il Dipartimento delle Finanze pubblicando le statistiche sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Irpef) relative all’anno di imposta 2015
La svalutazione del prezzo delle case influisce negativamente sulla ricchezza degli italiani che nel 2013 è calata dell'1,4% rispetto all'anno precedente.
Questa volta non si tratta di una classifica di fine d'anno e non vedrete in questo articolo facce di famosi con conti in banca infiniti. La ricchezza in Italia è in mano alle famiglie.
In Italia, fra abitazioni, pertinenze, negozi e fabbricati vari, esiste un immobile praticamente per ogni abitante. Sono infatti 58 milioni le unità immobiliari censite. I proprietari sono invece 28 milioni.
A dispetto della crisi in Italia crescono i ricchi, ma soprattutto cresce la ricchezza investita da imprenditori, liberi professionisti. Un popolo di 611.438 famiglie che possono contare su un patrimonio finanziario personale superiore ai 500 mila euro, al netto dell'investimento immobiliare.