Le dieci formelle d'oro raccontano episodi biblici, ma hanno totalmente cambiato la concezione dell'arte sacra. Ecco perchè.
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porta del paradiso
Joanbanjo, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

A Firenze molte delle più belle opere d’arte si possono scoprire semplicemente camminando. Una di queste è la Porta del Paradiso, che rappresenta un autentico simbolo del Rinascimento e dell’identità fiorentina. Situata sul lato est del Battistero di San Giovanni, è stata definita da Michelangelo “degna di essere la porta del Paradiso”. Ecco, allora, perché è così speciale e qual è il suo valore artistico.

Dove si trova la Porta del Paradiso?

Precisamente, potrai trovare la Porta del Paradiso sul lato orientale del Battistero di San Giovanni. Questo edificio ottagonale, uno dei più antichi e iconici di Firenze, si erge in Piazza del Duomo, proprio di fronte alla maestosa Cattedrale di Santa Maria del Fiore e al celebre Campanile di Giotto. 

La Porta del Paradiso è facilmente riconoscibile per la sua straordinaria ricchezza decorativa e per i suoi dieci grandi pannelli in bronzo dorato che brillano alla luce naturale. Nonostante le copie siano state installate sul Battistero per ragioni di conservazione dopo l’alluvione di Firenze, gli originali restaurati sono oggi custoditi all’interno del Museo dell’Opera del Duomo, situato a pochi passi dalla piazza stessa. 

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MatthiasKabel, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Cosa rappresenta la Porta del Battistero di Firenze?

Realizzate da Lorenzo Ghiberti tra il 1425 e il 1452, le dieci formelle in bronzo dorato che decorano la Porta del Paradiso rappresentano episodi tratti dall’Antico Testamento, scelti per raccontare la storia dell’umanità dalla Creazione fino alla nascita del popolo d’Israele. 

I racconti si seguono da sinistra verso destra e dall’alto in basso: iniziano con la nascita di Adamo ed Eva e il primo peccato dell’umanità, per finire sull’episodio di Salomone. La selezione degli avvenimenti fa riferimento all’interpretazione biblica della tradizione cristiana e include anticipazioni simboliche del Battesimo e della venuta di Gesù. 

Le decorazioni di Ghiberti

Parlando della Porta del Paradiso è impossibile non soffermarsi sulle straordinarie decorazioni che Lorenzo Ghiberti ha saputo realizzare. Al centro della porta si trovano dieci grandi pannelli rettangolari, ciascuno dei quali narra un episodio dell’Antico Testamento. Queste scene sono caratterizzate da una ricchezza di dettagli impressionante: figure in movimento, paesaggi architettonici, animali e vegetazione si intrecciano. 

Ghiberti ha introdotto per la prima volta una prospettiva lineare coerente nei rilievi, permettendo così di rappresentare più episodi all’interno dello stesso spazio e offrendo profondità visiva. Per questa ragione fu consentito a Ghiberti di creare una struttura più semplice “da leggere”. 

I soggetti sono quindi: Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè, Abramo, Isacco, Esaù e Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Giosuè, Davide e, infine, Salomone e la Regina di Saba.

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Sailko, CC BY 3.0 Wikimedia commons

Le tre porte del Battistero di Firenze e le sue decorazioni

Il Battistero di San Giovanni è celebre non solo per la Porta del Paradiso, ma anche per la presenza di altre due magnifiche porte. Queste sono:

  • Porta Sud (di Andrea Pisano): realizzata tra il 1330 e il 1336, questa porta rappresenta la più antica delle tre. Le sue ventotto formelle in bronzo illustrano la vita di San Giovanni Battista, patrono della città, insieme alle Virtù Teologali e Cardinali.
  • Porta Nord (di Lorenzo Ghiberti): commissionata dopo la Porta Sud, e ben nota per il concorso perso da Filippo Brunelleschi, fu completata tra il 1403 e il 1424. Anche questa porta è composta da ventotto formelle, che raffigurano episodi del Nuovo Testamento, la vita di Cristo e i quattro Evangelisti.
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Armin Kleiner, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

La Sala del Paradiso nel Museo del Duomo

Se vuoi ammirare le formelle autentiche della porta, la tappa obbligata è la Sala del Paradiso all’interno del Museo dell’Opera del Duomo. L’allestimento è pensato per valorizzare al massimo la magnificenza dei rilievi: le dieci formelle originali sono disposte in modo da ricreare la disposizione originaria, illuminate da una luce studiata per esaltare la doratura e i giochi d’ombra scolpiti da Lorenzo Ghiberti

La sala prende il nome dal fatto che ricrea lo spazio tra il Battistero e la Cattadrale, che tradizionalmente viene chiamato “del Paradiso”, in quanto dopo il battesimo è possibile finalmente accedere ai sacramenti nella Cattedrale.

Vivere a Firenze

La città di Firenze offre ai turisti, ma a maggior ragione a chi ci vive, un patrimonio artistico e culturale senza pari: passeggiare tra le sue strade equivale a percorrere un museo a cielo aperto.

Vivere a Firenze significa però anche godere di servizi efficienti, una rete di trasporti ben sviluppata e un’offerta incredibile. I quartieri del centro storico sono animati da botteghe artigiane, librerie e caffè, le zone più periferiche invece offrono spazi verdi, scuole di qualità e una dimensione residenziale. Scopri, quindi, su idealista gli ultimi annunci per case in vendita o in affitto a Firenze:

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Photo2023, CC BY 4.0 Wikimedia commons
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