Stucchi, sale affrescate, un giardino e tanti dipinti: a Ca' Rezzonico è possibile vivere per un giorno in un palazzo settecenteco.
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ca' rezzonico
Derbrauni, CC BY 4.0 Wikimedia commons

Ca’ Rezzonico è uno dei palazzi storici più celebri affacciati sul Canal Grande. Oggi sede del rinomato Museo del Settecento Veneziano, è il luogo ideale per immergersi nella Venezia del XVIII secolo e vedere dipinti preziosissimi. Fra opere di maestri come Tiepolo e Longhi, scopri cosa vedere a Ca’ Rezzonico, qual è la storia del palazzo e come visitarlo.

La storia del palazzo e il significato del nome

La costruzione del palazzo ebbe inizio nel 1649, su progetto dell’architetto Baldassarre Longhena, uno dei più celebri interpreti del barocco veneziano. L’incarico venne affidato dalla famiglia Bon, antica casata patrizia desiderosa di affermare il proprio prestigio attraverso una residenza monumentale affacciata sul Canal Grande. 

Tuttavia, la morte di Longhena e le difficoltà economiche della famiglia Bon interruppero i lavori, lasciando l’edificio incompiuto per diversi decenni. Il destino di Ca’ Rezzonico cambiò radicalmente nel 1751, quando il palazzo fu acquistato dalla famiglia Rezzonico, originaria di Como ma da poco ascesa al patriziato veneziano. 

Grazie alle ricchezze accumulate nel settore bancario e commerciale, i Rezzonico affidarono il completamento dei lavori a Giorgio Massari, architetto di grande fama che riuscì a portare a termine la sontuosa dimora nel giro di pochi anni. Il nome Ca’ Rezzonico, quindi, deriva dalla tradizione veneziana di anteporre “Ca’”, abbreviazione di “Casa”, al cognome della famiglia proprietaria. 

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Zairon, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Cosa vedere a Ca' Rezzonico? Le opere

Da residenza nobiliare a museo: oggi chi visita il sontuoso palazzo potrà godere delle sue decorazioni, ma anche di preziosissime opere d’arte. Il museo, una delle cose da vedere a Dorsoduro, è suddiviso su più piani, ciascuno dedicato a tematiche e opere differenti. In particolare:

  • Il Salone da Ballo: uno degli ambienti più spettacolari del palazzo, con stucchi, lampadari monumentali e affreschi.
  • La Sala dei Pastelli: ospita una preziosa collezione di ritratti realizzati con la tecnica del pastello, tra cui spiccano opere di Rosalba Carriera, celebre pittrice veneziana.
  • Le Sale Tiepolo: decorate con affreschi e dipinti di Giambattista Tiepolo e del figlio Giandomenico, veri capolavori del Settecento veneziano che rendono Ca' Rezzonico uno dei palazzi affrescati più belli d'Italia.
  • La Pinacoteca Egidio Martini: una raccolta di oltre trecento dipinti che spaziano dal XV al XX secolo, come ad esempio le celebri opere di scuola veneziana.
  • La Camera da Letto del Doge: ricostruita con arredi originali dell’epoca.
  • Le Sale degli Stucchi: ambienti decorati con raffinati stucchi bianchi e dorati, esempio dello stile rococò veneziano.
  • La Farmacia Ai Do San Marchi: una fedele ricostruzione di una farmacia settecentesca, completa di vasi in maiolica e strumenti d’epoca.
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Michele Rienzo, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Il giardino del palazzo

La visita non finisce con il museo: sul retro del palazzo, il giardino di Ca’ Rezzonico rappresenta una piccola oasi di tranquillità. Restaurato secondo il modello dei giardini settecenteschi, è caratterizzato da aiuole geometriche, vialetti ordinati e una ricca varietà di fiori. Passeggiando tra le siepi e i fiori potrai ammirare la facciata posteriore del palazzo e godere di una prospettiva insolita sul Canal Grande. 

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pjt56 ---, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

Quanto costano i biglietti? Orari e prezzi

Prima di visitare il museo è buona norma conoscere le informazioni più aggiornate sui biglietti e sugli orari di apertura. In particolare, le tariffe sono le seguenti: 

  • Biglietto intero: 10 euro
  • Biglietto ridotto: 7,50 euro (riservato a ragazzi, studenti fino a 25 anni, over 65 e altre categorie)
  • Ingresso gratuito: riservato ai residenti, bambini fino a 5 anni e altre categorie di visitatori.

Inoltre, è fondamentale conoscere gli orari di apertura del museo. Ca’ Rezzonico segue un calendario stagionale che varia durante l’anno o in occasione di festività particolari. Generalmente il museo è aperto tutti i giorni tranne il martedì, giorno di chiusura settimanale.

  • Da aprile a ottobre: 10:00 – 18:00 (ultimo ingresso alle 17:00)
  • Da novembre a marzo: 10:00 – 17:00 (ultimo ingresso alle 16:00)
  • Chiuso: tutti i martedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio
  • Aperture speciali: ogni venerdi e sabato, dal 1 maggio al 30 settembre, l’apertura è prolungata fino alle ore 20 (con ultimo accesso alle 19).

Come arrivare a Ca' Rezzonico

Il palazzo affaccia direttamente sul Canal Grande, nel cuore del sestiere di Dorsoduro. Potrai quindi arrivare a piedi o in vaporetto. In particolare:

  • Il vaporetto è la soluzione ideale se desideri spostarti comodamente lungo il Canal Grande e ammirare i palazzi storici che vi si affacciano. Le linee più utili sono la Linea 1 e la Linea 2, entrambe con fermata “Ca’ Rezzonico”.
  • A piedi: dal Ponte dell’Accademia, ad esempio, bastano circa 7 minuti seguendo le indicazioni per Campo San Barnaba e Calle dei Cerchieri. Anche da Piazzale Roma o dalla stazione ferroviaria il percorso richiede circa 20-25 minuti di cammino.
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Kasa Fue, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Vivere a Dorsoduro

Dorsoduro è un sestiere di Venezia molto particolare, tendenzialmente tranquillo e celebre per la sua vivacità intellettuale: la presenza di importanti istituzioni come l’Accademia di Belle Arti e numerosi musei – primo fra tutti Ca’ Rezzonico – attira studenti, artisti e appassionati d’arte da tutto il mondo.

Qui si trovano sia campi molto frequentati, come Campo Santa Margherita, sia luoghi tranquilli come le Zattere, il lungofiume che si affaccia sul Canale della Giudecca. Inoltre, grazie alle fermate del vaporetto e ai numerosi ponti che lo collegano agli altri sestieri, come il Ponte dell’Accademia, spostarsi è semplice. Scopri con idealista gli ultimi annunci per case in vendita e in affitto in questo sestiere di Venezia:

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Dorsoduro - trolvag, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons
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