Commenti: 90

Era nell'aria e i dati ufficiali dell'agenzia del territorio lo confermano. Il mercato immobiliare italiano nel primo trimestre del 2011 continua a mostrare segnali negativi. Il tasso tendenziale annuo rispetto al 2011 segna infatti un -3,6% di compravendite. Mentre molti analisti credevano che la crisi sarebbe finita nel 2010, ci troviamo di fronte a 9 mesi negativi

Il dato peggiora quello del quarto trimestre 2010 (-3,4%). Male tutti i settori: il residenziale (-3,7%), ol mercato delle pertinenze (-2,6%) e i settori terziario (-4,4%), commerciale (-8,9%) e produttivo  (-2,1%)

Clicca sulla tabella per ingrandirla

Doccia fredda sull'immobiliare : il 2011 è cominciato ufficialmente male (grafici)

Tutte le discussioni e le previsioni a questo punto devono tener conto di questi dati, che ricordiamo, sono gli unici ufficiali, in quanto frutto delle trascrizioni degli atti di compravendita registrati presso l'agenzia del territorio

I dati riguardano l'intero mercato nazionale, salvo le province di Bolzano, Trento, Gorizia e Trieste, in quanto in queste città il catasto è gestito localmente. L'altro dato ufficiale, quello dell'istat, viene pubblicato più avanti e può differire di una percentuale praticamente insignificante

Notizie correlate:

Sondaggio. Come andranno le compravendite nel secondo trimestre?

Nei prossimi 10 anni solo 4 famiglie su 10 potranno comprare casa: e gli altri?

Rapporto immobiliare completo del 2010

Rileggi le previsioni di idealista di inizio 2011 sul mercato immobiliare

Vedi i commenti (90) / Commento

90 Commenti:

9 Giugno 2011, 20:38

In reply to by anonimo (not verified)

Anche se devo ammettere che la voglia e' tanta
____________________________________________________________________

È comprensibile, ma contano proprio su questo. Basta sublimare il tutto.

9 Giugno 2011, 20:07

Non capisco perché le banche dovrebbero applicare spread più alti, lo spread e sempre rimasto più o meno sugli stessi livelli, quello che cambia Sara' al limite il tasso di interesse che e' un'altra storia.

gianluca
10 Giugno 2011, 10:31

In reply to by anonimo (not verified)

Le banche applicano spread più alti per rendere il mutuo più remunerativo, mentre il tasso d'interesse corrisponde al prezzo del denaro pagato dal medesimo istituto di credito alla banca centrale. Altri istituti non sono intervenuti sullo spread ma hanno reso (illegalmente) obbligatoria la sottoscrizione di polizze accessorie (morte, infortunio, perdita dell'impiego... ) per lo stesso motivo... e su questo si potrebbero fornire alcuni interessanti suggerimenti alla clientela... :-) parlando con alcuni responsabili d'area di banche nazionali emerge come il mutuo, strutturato in un certo modo, rappresenti lo strumento finanziario più remunerativo! posso assicurarti che la parola d'ordine di molti istituti è: se dobbiamo erogare un mutuo facciamocelo ben pagare. Dalle mie parti per il prossimo mese, su molti istituti di credito, sono attese revisioni al rialzo dei listini (spread applicati). Altre banche li avevano già ritoccati all'inizio dell'anno. Poi, come ho specificato, esistono anche degli istituti che stanno ricercando una maggiore penetrazione all'interno del sistema Italia e sono disposti a promuovere prodotti più competitivi.

Experto avalado por idealista

Dalle mie parti per il prossimo mese, su molti istituti di credito, sono attese revisioni al rialzo dei listini (spread applicati).
__________________________________________________________________

E qui, ancora una volta, torna la sospensione dei mutui.

10 Giugno 2011, 8:30

Vorrei ricordare che dal 2010 Nel calcolo delle compravendite l'agenzia del territorio include anche quelle pubbliche.
In pratica il mercato privato potrebbe vivere un momento peggiore di quello indicato da questi dati.

10 Giugno 2011, 9:04

Pure io avrei venduto 3 volte se non fosse per i mutui. C'è crisi, eppure dalle mia parti è tutto un cantiere. Non si capisce più niente.

10 Giugno 2011, 10:58

Grazie a Gianluca per gli ultimi 2 impeccabili ed esplicativi post. Si consiglia al medesimo di pubblicare i propri contatti. Qualche utente della zona potrebbe essere interessato ad avvalersi della sua esperienza.

10 Giugno 2011, 15:17

In reply to by anonimo (not verified)

Qualche utente della zona potrebbe essere interessato ad avvalersi della sua esperienza.
__________________________________________________________________

Perchè no? DOVE operA SIG. Gianluca?

10 Giugno 2011, 10:58

Grazie a Gianluca per gli ultimi 2 impeccabili ed esplicativi post. Si consiglia al medesimo di pubblicare i propri contatti. Qualche utente della zona potrebbe essere interessato ad avvalersi della sua esperienza.

10 Giugno 2011, 17:53

Beh personalmente ho una sensazione diversa. Intanto un dato medio del -3,6% è pur sempre un dato medio che significa che certe aree del mercato possono essere in pareggio o leggermente positive, altre subire perdite ben più consistenti del dato medio. Ma comunque io resto convinto che la cosiddetta "bolla immobiliare" dava fastidio!

C'è in atto uno scontro politico e mediatico tra i tre grandi canali di investimento:
- Il "mattone".
- La Borsa, quindi l'investimento in capitale privato produttivo.
- I titoli di Stato, in pratica il finanziamento del debito pubblico.

Dei tre segmenti quello "mediaticamente" più debole è quello del mattone perchè sostanzialmente è gestito dai privati e non ha valenze politiche, se non quella reale ed importantissima di "muovere" l'economia di tutto il paese che infatti è in una situazione di totale stagnazione, non solo per questo ma anche per questo.

La borsa, quindi la grande impresa e la grande finanza, hanno certamente appoggi maggiori ma non hanno grande interesse a diffondere sfiducia e pessimismo.

Vediamo il terzo segmento: quello dei titoli di Stato, bot, cct e bpt etc.

Ho già sentito più volte dire ai grandi banchieri della BCE che l'Italia ha un enorme debito pubblico ma è anche uno dei paesi con il maggior accumulo di risparmio privato. Quasi che la garanzia della stabilità dell'Italia, non potendo essere garantita dallo stato, fosse indirettamente garantita dagli italiani, evidentemente e comunque buoni risparmiatori.

Se la mia teoria è credibile almeno in parte l'andamento del mercato immobiliare ha un concorrente ben identificato: il mercato dei titoli pubblici. Se i cittadini investono nel mercato immobiliare non investono in bot e cct e questo succede se le notizie dei media sono positive e/o rassicuranti.

Più le notizie invece sono negative e preoccupanti le persone sono portate a "proteggersi" con i titoli di stato che, per inciso, rendono netti zero.

Non vorrei per concludere che questo "senso di instabilità" che è certamente frutto di una crisi che c'è ed esiste, fosse spero utilizzato per spingere verso l'indebitamento dello stato sul quale a bruxelles evidentemente non scherzano e non accettano balle!

Ho verificato personalmente che ogni volta che la televisione trasmette una notizia veramente positiva (es: tremonti che dice che la parte peggiore della crisi l'abbiamo alle spalle) ricomciano a telefonare i clienti. Sarà proprio un caso?

Marcello Pedemonte
Homes & Villas

per commentare devi effettuare il login con il tuo account