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Casa del week end: a cavallo o in mountain bike tra la flora delle dolomiti (nova ponente)

In questi mesi di incertezze economiche, con la crisi europea che rischia di farsi sempre più cupa, in molti si chiedono cosa fare con i propri risparmi e se il mercato immobiliare può rappresentare un porto sicuro in cui mettere i propri risparmi. Ne abbiamo parlato con ezio bruna, docente di economia e finanze al politecnico di Torino, fondatore di cesfim (centro studi finanza immobiliare) e past president della commissione real estate dell’associazione italiana private banking (aipb)

Domanda. Di fronte alla crisi economica chi ha dei risparmi in banca si sente insicuro: è una buona idea investire nell'immobiliare?

Risposta. Prendiamo il caso limite, sottolineando però che si tratta di un'ipotesi possibile ma non certa: la rottura dell'euro e il ritorno alla lira. Le conseguenze sarebbero disastrose e la moneta si svaluterebbe, trascinando con sè la svalutazione delle abitazioni. Quindi è una pessima idea investire in Italia per proteggersi da questa eventualità. Inoltre le conseguenze sull'occupazione, sul welfare, sulle pensioni sarebbero tali che ci si troverebbe in mano un pugno di mattoni e le case non si mangiano. Meglio avere dei risparmi svalutati che un immobile svalutato. Pensiamo all'argentina del crollo: la classe media fu costretta a svendere dalla sera alla mattina per avere una liquidità minima e tirare a campare

D. I piccoli risparmiatori, soprattutto i pensionati con una buona liquidazione, cosa dovrebbero fare?

R. Sicuramente non cedere all'idea che il mattone italiano li preserverà da un eventuale crollo. Basta vedere cosa hanno fatto i greci in questi due anni: hanno comprato immobili a londra o in germania, gli unici due paesi che uscirebbero meno peggio dallo scenario peggiore. L'immobile come bene rifugio vale solo in alcuni paesi

D. L'imu avrà un'influenza diretta sul mercato come in molti sostengono?

R. Assolutamente sì, ma la vera batosta arriverà dalla riforma del catasto. L'unione di tutti i fattori, oltre all'aumetno dei costi di manutenzione per l'invecchiamento degli immobili, renderà la proprietà immobiliare troppo costosa

D. Un anno e mezzo fa, mentre molti operatori annunciavano la ripresa del mercato, lei dichiarava che fino al 2014 i prezzi delle case sarebbero scesi. Conferma quella previsione o la rivede?

R. La rivedo in peggio. Nel 2010, quando molti operatori vedevano segnali di ripresa, la situazione macroeconomica non era grave come adesso. Con le nuove proiezioni è ragionevole aspettarsi una discesa dei prezzi accentuata fino al 2017

D. Quanto influiscono i mutui nella sua analisi?

R. Il calo della domanda di mutui è così accentuata da non trovare riscontro negli ultimi 20 anni. Inoltre i giovani hanno di fronte uno scenario di cui sono sempre più consapevoli: il mercato del lavoro li spingerà a cercare opportunità ovunque e il mutuo diventerà un fardello

D. Quali altri fattori incideranno negativamente sul mercato immobiliare?

R. Due su tutti: la curva demografica e la riforma delle pensioni. In Italia l'82% della popolazione vive già in una casa di proprietà e le nuove famiglie, alle prese con un mercato del lavoro difficile e l'erogazione di mutui bloccata, non potranno comprare casa. Sul lato delle pensioni, poi, sempre più persone tra i 60 e i 67 anni si troveranno con dei redditi più bassi, per la perdita del posto di lavoro, un nuovo regime part time o forme di esodo volontario senza stipendio. In pochi anni in molti dovranno vendere la nuda proprietà o le seconde case. È evidente che l'offerta superarà la domanda

D. Con quali conseguenze?

R. Fermo restando che una parte del mercato, ovviamente, continuerà a funzionare, in Italia avremo un fenomeno che in america si chiama "house rich, cash poor": ricchi di case, poveri di redditi. Pensiamo a quanti immobili, magari in pessime condizioni, saranno ereditati nei prossimi anni, da chi non avrà dei redditi sufficienti a mantenerli. Se tutti li mettessero in vendita l'offerta aumenterebbe ancora, quindi l'unica possibilità verranno dal mercato dell'affitto. Sempre che nel frattempo l'economia si riprenda e i giovani non se ne vadano tutti all'estero

D. Cosa succederà in definitiva al mercato immobiliare?

R. Ritengo che siamo di fronte a un cambio di paradigma epocale: la casa diventerà un bene d'uso e non un bene rifugio da lasciare ai figli. È probabile che la legge a cui ci siamo abituati negli ultimi decenni, ossia che la casa nel lungo periodo non perde mai valore, non funzionerà più

 

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136 Commenti:

27 Luglio 2012, 19:39

In reply to by anonimo (not verified)

Si vede che eri ricca o guadagnavi talmente bene da poter comprarti le case.
Mica siamo tutti ricchi in Italia.
Ciao

3 Agosto 2013, 13:00

In reply to by anonimo (not verified)

Sei veramente un poveraccio si vede proprio che nella vita tua vita non sei stato capace di farti nulla, adesso in questo brutto periodo di crisi ti piace esultare con queste affermazioni, ricordati comunque che a noi si potranno svalutare gli immobili ma tu rimarrai sempre un miserabile.

16 Maggio 2012, 15:00

Mi sembri molto sadico :o( le tue soddisfazioni sai dove te le devi mettere ? ognuno si diverte e gode come puo', e io godo nel sapere di potere comprare un tugurio come il tuo a metà del prezzo che tu lo hai pagato, e se ci pensi non è neanche cosi' strano. Mettiti nella mia situazione, casa 300k come l'hai pagata te pagarla 150k o meno, non godi?

16 Maggio 2012, 15:01

Finalmente qualcuno che dice la v-e-r-i-t-à-
Basta con le palle sull'investimento immobilare bastaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Questa gigantesca palla della casa che "non perde mai valore" ha instupidito un intero popolo (italiota),è ora che si urli a tutti i venti la verità !!!!

16 Maggio 2012, 15:07

La casa sta sempre più diventando un bene rifugio solo per le blatte!

16 Maggio 2012, 17:33

Quando mi dimostrerete,con acquisto effettuato , cioè con rogito notarile alla mano, che le case sono diminuite di prezzo forse potreste parlare.

16 Maggio 2012, 19:45

In reply to by marco a tutti quanti (not verified)

Dimostraci invece tu, ovviamente con rogiti notarili alla mano, che i prezzi di vendita sono quelli del 2007. Io non ti devo dimostrare niente, i soldi me li tengo investiti e dai mattoni scappo via perché ho capito già da tanto tempo e al contrario di tanti fessi, che in Italia per stare bene bisogna risultare il più possibile nullatenenti

17 Maggio 2012, 11:05

In reply to by anonimo (not verified)

Certo, la fantasia al potere! mah..

17 Maggio 2012, 11:47

In reply to by marco a tutti quanti (not verified)

Fammi capire: tu pretendi dagli altri gli atti notarili, gli altri invece non posso dire che in mattoni non ci investono.
Sinceramente siete un pò buffi perché continuate a raccontare una vostra realtà tirando in ballo quello che dovrebbero fare gli altri (cioè pagare oggi le case ai prezzi del 2007) quando invece gli altri o non hanno soldi oppure non investono più nel mattone.
Per quanto riguarda la persona che ha scritto il commento prima del tuo, e con la quale avevo già discusso tempo fa degli appartamenti a Roma in zona monteverde che secondo lui non calano di prezzo, vorrei far notare che il professor ezio bruna parla di mercato italiano e non di appartamenti in belle zone residenziali vicino al centro città, e bisogna anche vedere quale città, e che costituiranno solo lo 0,1% del mercato italiano. Aggiungo poi che, io che sono di Roma, ve ne posso portare a decine di esempi di appartamenti attualmente invenduti a partire da quelli che sono calati in 8 anni da 840.000 a 600.000 euro e in quattro da 680.000 euro a 590.000 e tutti rigorosamente attualmente invenduti (se aggiungi oltre al calo di prezzo anche le spese vive e gli interessi non percepiti di un capitale immobilizzato ti accorgerai che il calo è ben più sostanzioso della sola riduzione del prezzo in assoluto).
E questi non sono certo prezzi da casette di borgata. Ricorda poi una cosa: ogni proprietario può chiedere anche la luna. Se non trova chi è disposto a pagare, l'immobile rimane invenduto e non influenza minimamente l'andamento dei prezzi ma questo concetto mi sembra che continui a sfuggire ancora oggi, che sempre più persone fanno fatica a campare, figuriamoci pagare una casa ai prezzi del 2007 quando il costo del denaro era praticamente nullo e le banche andavano a cercare gli acquirenti per dare loro un mutuo al 100%. Ma per favore, siamo seri!

17 Maggio 2012, 19:19

In reply to by anonimo (not verified)

Qui state tutti a credere alle favole! un crollo ci sarà, questo è ovvio, ma non sarà mai del 50%... mi associo a colui che chiede che gli dimostriate questo fatto tramite i rogiti notarili effettuati

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