Quando per il calcolo della pensione viene applicato il sistema retributivo, alcuni contributi sarebbero da scartare, perché potrebbero rivelarsi addirittura dannosi, finendo per abbassare l’importo totale
Il bonus part time per chi ritarda la pensione è una misura con la quale lo Stato incentiva i lavoratori a rimandare l’accesso alla pensione di qualche anno restando al lavoro. Vediamo meglio di cosa si tratta
Gli italiani sono pronti a risparmiare per la loro pensione? Troppo poco, secondo Schroders: solo il 10% del proprio reddito.
Il conto corrente di base è realtà. E’ entrato infatti in vigore il decreto 70 del 3 maggio 2018 che dà attuazione al decreto legislativo del 15 marzo 2017, il quale recepiva la direttiva europea 2014/92
Lunedì 2 luglio 2018 arriva la quattordicesima per circa 3,5 milioni di pensionati, si tratta di coloro che hanno compiuto 64 anni e hanno un reddito lordo mensile sotto i 1.000 euro. L’importo medio, che verrà accreditato insieme alla mensilità di luglio, sarà di 500 euro: si partirà da un minimo di 336 euro per arrivare a un massimo di 655,20 euro a seconda dei contributi versati. Come ha fatto sapere la Spi Cgil, la spesa complessiva sarà intorno agli 1,7 miliardi
Non manca molto all’arrivo della quattordicesima per i pensionati. Con il messaggio n. 2389, l’Inps ha comunicato che, “unitamente alla mensilità di pensione di luglio 2018, l’Istituto provvederà d’ufficio ad erogare la somma aggiuntiva, c.d. quattordicesima". Ecco quanto spetta
Invimit ha dato il via su tutto il territorio nazionale al progetto "Silver House", trecento alloggi di pregio riservati agli over 65 che potranno usufruire di una serie di servizi collettivi studiati appositamente per gli anziani.
Entro il prossimo 1° maggio i lavoratori occupati in mansioni usuranti possono presentare la domanda all’Inps per il riconoscimento dei requisiti di accesso per la pensione anticipata, pena lo slittamento della decorrenza della prestazione pensionistica a seguito dell’eventuale accertamento del diritto al beneficio
Ad aprile 2018 l’assegno della pensione arriverà più tardi. Con Pasqua e Pasquetta che cadono nel primo e nel secondo giorno del mese, il pagamento dell’assegno da parte dell’Inps slitterà a martedì 3 aprile
E’ un quadro poco roseo quello che emerge dal focus “Millennials, lavoro povero e pensioni: quale futuro?” realizzato dal Censis per Confcooperative. Secondo quanto evidenziato, in Italia ben 5,7 milioni di lavoratori rischiano la povertà entro il 2050. Le cause sono da rintracciare nel ritardo nell’ingresso nel mondo del lavoro, nella discontinuità contributiva, nella debole dinamica delle retribuzioni di molte attività lavorative
Con il messaggio n. 20 del 4 gennaio 2018, l’Inps ha pubblicato il calendario dei giorni di pagamento delle pensioni 2018. Ecco tutte le date
Nel 2018 le pensioni torneranno a crescere. Gli aumenti andranno da 70 a 260 euro l’anno. Questo perché si applicherà il meccanismo automatico di adeguamento delle pensioni all’inflazione, la cosiddetta perequazione
La pensione è un traguardo tanto agognato, ma sempre più difficile da raggiungere. L’età in cui poter lasciare il lavoro si è spostata in avanti e l’importo dell’assegno mensile si è tendenzialmente abbassato. Vediamo in che modo e quanto è possibile risparmiare in vista dell’atteso momento
Da quest’anno, con la legge di Stabilità, il cumulo dei contributi è stato esteso ai lavoratori autonomi e al raggiungimento della pensione anticipata. Vediamo quali sono le novità
La pensione è per molti un sogno ad occhi aperti. E se con il tempo raggiungerla è diventato un po’ più complicato, riuscire ad intascare un assegno cospicuo è ancora più difficile. Una situazione a cui si può far fronte facendo leva su tempo, mercati, Tfr, contributo aziendale e benefici fiscali. Ecco, dunque, che la previdenza integrativa entra in scena per giocare un ruolo importante
Con il Ddl concorrenza approvato dal Senato arrivano alcuni cambiamenti nel mercato del lavoro. In particolare, ci sono novità che riguardano il legame tra il Trattamento di fine rapporto (Tfr) e la pensione integrativa
Ci siamo. A maggio debutta l’Ape, l’anticipo pensionistico. Il via non avverrà come previsto il 1˚, ma nelle settimane successive. Il Dpcm è pronto, ma deve ricevere il parere del Consiglio di Stato, serve poi la convenzione con le banche e per facilitare questo passaggio nella manovra correttiva è stata inserita una norma sulla cartolarizzazione, che consentirà agli istituti di credito di cartolarizzare i finanziamenti per l’Ape. Ma quali sono i costi e qual è la convenienza di questo strumento che consente di andare prima in pensione?
Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha firmato il decreto attuativo dell’Ape social, l’anticipo pensionistico destinato ai lavoratori con almeno 63 anni di età e 30 di contributi che si trovano in condizioni di difficoltà economica a 3 anni e 7 mesi massimo dalla pensione. Il testo deve essere ora esaminato dal Consiglio di Stato per poi approdare in Gazzetta Ufficiale
Si attende il 1° maggio per il debutto dell’anticipo pensionistico (Ape). Ma se per la partenza dell’Ape sociale sembra non esserci problema, per l’Ape volontario ci potrebbe essere un posticipo dovuto alla messa a punto della piattaforma informatica, necessaria per far interagire le domande degli interessati, il prestito erogato dalle banche che aderiscono all’iniziativa e l’Inps. Nell’attesa dell’avvio ufficiale, vediamo le soluzioni alternative per andare in pensione prima del tempo
La previdenza è uno dei tasti dolenti per l’Italia. Secondo quanto emerso dall’ultimo osservatorio sulle pensioni, l’Inps sta erogando oltre 18 milioni di pensioni, nel 63,1% dei casi sotto la soglia di 750 euro e le donne incassano meno degli uomini
A luglio 3,4 milioni di pensionati riceveranno la quattordicesima, che con l’ultima legge di Bilancio è stata estesa anche agli over 64 che hanno lasciato il lavoro e hanno redditi tra 1,5 e 2 volte il minimo. Lo ha confermato l’Inps, dando le indicazioni per l’applicazione della normativa
Il governo è intenzionato a rispettare i tempi previsti e a fare tutto il possibile affinché l’anticipo pensionistico possa entrare in vigore il prossimo 1˚ maggio. Al termine dell’incontro con i sindacati tenutosi proprio per affrontare i temi previdenziali, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha fatto sapere che nei prossimi giorni l'esecutivo presenterà i decreti necessari per l’applicazione dell’Ape
Arrivano le istruzioni applicative sul cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti da parte degli iscritti a due o più forme di assicurazione gestite dall’Inps al fine del conseguimento di un’unica pensione, secondo quanto disposto dalla legge 232/2016 con la quale si è provveduto a modificare quanto già previsto in materia dalla legge 228/2012. A renderle note lo stesso istituto di previdenza con la circolare n. 60 del 16 marzo 2017
Con la legge di Bilancio si dice addio al sistema di disincentivazione previsto dalla riforma Fornero per coloro che raggiungono i requisiti contributivi per la pensione anticipata prima del 62° anno di età
E’ possibile presentare entro il prossimo 1° marzo le domande all’Inps per ottenere i benefici relativi all’accesso alla pensione per gli addetti ai lavori faticosi e pesanti. Questi lavoratori possono accedere alla pensione se, nel 2017, maturano la cosiddetta quota 97,6, se dipendenti, con un minimo di 61 anni e 7 mesi di età (62 anni e 7 mesi per chi possiede contributi da lavoro autonomo) e di 35 anni di contributi.
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