Secondo uno studio di confesercenti, la maggior parte delle tredicesime degli italiani si utilizzerà per le varie spese, tra cui immancabili, anche le rate del mutuo
Chi negli scorsi ha acceso un mutuo a tasso variabile vive un'autentica pacchia. Con il costo del denaro ai minimi storici l'indice euribor, l'indicatore più usato per determinare la rata, viaggia infatti a cifre irrisorie, ben al di sotto dell'inflazione.
Per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile negli anni scorsi sono tempi d'oro. Il costo del denaro è infatti al minimo e l'euribor, il principale indicatore per determinare l'importo della rata, non si smuove dai livelli ben al di sotto dell'inflazione.
Gli ultimi dati sulla disoccupazione in crescita e l'aumento delle ore di cassa integrazione rendono la situazione finanziaria di molte famiglie sempre più precaria.
Quest'anno chi sta restituendo un mutuo a tasso variabile farà un gran Brindisi alla fortuna che gli è toccata in sorte. Grazie alla discesa storica dell'indice euribor, infatti,chi ha acceso un prestito per la casa negli anni d'oro paga oggi meno dell'inflazione: in pratica ci guadagna.
Di questi tempi è raro ascoltare una buona notizia, soprattutto se a tema economico o finanziario. Ma per chi negli anni scorsi ha acceso un mutuo le cose non potrebbero andare meglio.