Il Lazio non è solo Roma: alcuni ponti interessanti e belli da visitare sono presenti anche tra Rieti e Viterbo: scopri quali
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I ponti più belli del Lazio
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La regione Lazio, nel centro Italia, oltre a ospitare la capitale, Roma, è una terra ricca di storia e cultura, e i suoi ponti sono tra le testimonianze più affascinanti di questa eredità. Ogni ponte racconta una sua storia, simbolo globale del collegamento tra l'uomo e la città: da Roma a Rieti, queste costruzioni architettoniche collegano fisicamente diverse aree, e rappresentano anche un viaggio attraverso i secoli. Quali sono quindi i ponti più belli del Lazio? Eccone alcuni tra i più simbolici e particolari.

Ponte Sant'Angelo, Roma

Il Ponte Sant'Angelo è uno dei ponti più famosi di Roma, noto per la sua connessione con il bellissimo Castel Sant'Angelo, e una volta veniva chiamato Ponte Elio. Costruito dall'imperatore Adriano nel II secolo d.C., il ponte è un esempio straordinario di ingegneria e arte. Le statue di angeli che lo adornano, progettate dal celebre scultore Gian Lorenzo Bernini e dai suoi allievi (solo due furono scolpite personalmente dal Bernini), aggiungono quella maestosità che annuncia il passaggio verso il castello oltre la sponda del Tevere. 

Il Ponte San'Angelo è sicuramente uno degli 8 ponti più belli d'Italia, la vista sul Tevere che scorre placidamente sotto di esso e la grandezza di Castel Sant'Angelo sullo sfondo creano un panorama spettacolare, un luogo imperdibile per chi visita Roma. Oltre alla sua importanza storica e artistica, il ponte è anche un punto di ritrovo per i romani e i visitatori, che spesso si fermano per ammirare il tramonto o per scattare fotografie.

Ponte Sant'Angelo
Thomas Wolf, CC BY-SA 3.0 DE Wikimedia commons

Ponte Milvio, Roma

Conosciuto in tutto il mondo come il "ponte degli innamorati", il Ponte Milvio nel quartiere Flaminio, è un simbolo di amore eterno grazie ai lucchetti che adornano le sue ringhiere. La sua costruzione risale al 109 a.C., è infatti uno dei ponti più antichi di Roma, e nel corso dei secoli è stato il palcoscenico di battaglie e incontri storici che hanno contribuito a plasmare la storia della capitale.

Oltre alla sua importanza storica, il Ponte Milvio, una delle tante cose da vedere a Roma, è oggi una delle mete preferite da coppie e turisti che desiderano immergersi in un'atmosfera romantica. La tradizione dei lucchetti dell'amore, resa celebre da romanzi e film, continua ad attrarre visitatori da ogni parte del mondo, desiderosi di lasciare un simbolo del loro amore nella città eterna.

Ponte Milvio
Aquila12, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Ponte Fabricio, Roma

Il Ponte Fabricio, costruito nel 62 a.C., insieme a Ponte Sisto, è tra i ponti più antichi di Roma ancora in uso, anzi, il più antico: attraversandolo si fa un vero salto nel tempo. Questo ponte fu costruito per sostituire un ponte in legno preesistente e collega Trastevere con l'Isola Tiberina. La vista fantastica sull'antica architettura romana, si fonde armoniosamente con la vita moderna della capitale. 

Come a fare la guardia al ponte, c'è la Torre della Pulzella, chiamata così per la testa femminile marmorea, incastonata nella muratura. Il Ponte Fabricio è una delle cose da vedere a Trastevere ed un  esempio straordinario di come la storia possa convivere con la contemporaneità: nonostante i secoli trascorsi, il ponte continua a svolgere la sua funzione originaria, dimostrando la maestria degli ingegneri romani.

Ponte Fabricio
Bely Medved CC BY-SA 2.0 Flickr

Ponte di Civita da Bagnoregio

Il ponte di Civita di Bagnoregio è un ponte pedonale che collega la città di Bagnoregio con la città di Civita di Bagnoregio, situata su un altopiano di tufo, in provincia di Viterbo. Quanto è lungo il ponte che porta a Civita di Bagnoregio? Il ponte è lungo 300 metri ed è stato costruito nel 1970. Civita è una città medievale che è stata abbandonata nel XVIII secolo a causa dell'erosione del tufo. Il ponte è l'unico modo per raggiungere la città, diventata una popolare destinazione turistica. 

Il ponte di Civita di Bagnoregio è un simbolo della resilienza e della determinazione degli abitanti della cittadina: è stato costruito per consentire agli abitanti di arrivare a Civita da Bagnoregio, la loro città natale, che era stata isolata dal resto del mondo per molto tempo. Il ponte è anche un simbolo della bellezza e della storia di Civita di Bagnoregio una città magica e sospesa nel tempo che merita di essere visitata.

I ponti più belli del Lazio
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Ponte della Badia, Canino

Situato in una cornice naturale affascinante, il Ponte della Badia a Vulci è un bel ponte collegato a un castello, nel territorio di Canino in provincia di Viterbo. Questo ponte, immerso nel verde della campagna laziale, è famoso non solo per la sua struttura imponente ma anche per le leggende che lo avvolgono. Il ponte è alto 30 metri e sovrasta il canyon della maremma, dove scorre il fiume Fiora.

Si pensa che la costruzione del ponte abbia origini etrusche ma, quel che è certo, è che i romani vi misero mano per sorreggere il passaggio di un acquedotto che approvvigionava d'acqua la città di Vulci. Una curiosità: questo ponte è conosciuto con molti nomi: Ponte del Diavolo, Ponte dell'Abbadia, Ponte di Vulci, Ponte dell'Arcobaleno.

Ponte della Badia
LigaDue, CC BY 3.0 Wikimedia commons

Ponte Romano, Rieti

Il Ponte Romano di Rieti è un ponte che ha saputo sfidare i secoli. Costruito nel III secolo a.C., questo ponte è una struttura architettonica, situata in una posizione strategica. Ancora oggi il ponte, tra le cose da vedere a Rieti, continua a servire come un'importante via di comunicazione, collegando diverse parti della città e facilitando il transito.

La sua costruzione robusta e l'uso di materiali resistenti hanno permesso al Ponte Romano di sfidare il passare del tempo e le intemperie. Il ponte sul fiume Velino è realizzato in travertino, è lungo 20 metri e largo 5 ed è composto tra tre arcate a tutto sesto. Tra il 1932 ed il 1936 fu parzialmente demolito per il riassetto idrogeologico del territorio sabino.

Ponte romano, Rieti
Alessandro Antonelli, CC BY 3.0 Wikimedia commons
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