La manovra finanziaria si è abbattuta soprattutto sui dipendenti pubblici. Congelamento degli stipendi, blocco del turn over, innalzamento dell'età pensionabile per le donne. Molti lavoratori del settore privato, probabilmente, avranno pensato che in fondo gli sta bene, perché siamo abituati a pensare che quello dei dipendenti pubblici sia un pozzo senza fondo di lavoratori privilegiati e assenteisti. Ma quanti sono i dipendenti pubblici in Italia? e nel resto d'europa? vi presentiamo qui uno studio riepilogativo in cui, a sopresa, scopriamo che il nostro paese è perfettamente nella media
Se poi pensiamo che dipendenti pubblici significa medici, infermieri, insegnanti, militari, magistrati, ecc. Vi sembrano davvero troppi?
205 Commenti:
Rispondo ad anonimo: "ma fai sul serio? sai quanto contribuiscono questi rispetto ai 3.400.000 statali? NULla .... il nullla .... niente niente niente." Questi come li chiami tu, sono gli unici che PRODUCONO Ricchezza. Hai presente che un privato produce un bene ? hai presente che questo bene ha un valore che venduto fa guadagnare lui con il ricavo e lo stato con le tasse ? Questo è l'unico tipo di prodotto che conta: i soldi derivati dalle tasse pagate dai privati (titolari e dipendenti), sono soldi nuovi, cioè derivati esclusivamente dal lavoro di queste persone, mentre i soldi provenienti dalle tasse dei dipendenti pubblici sono soldi finti o meglio riciclati, ovvero derivanti dalle tasse e non da una reale produzione. Questa è la differenza un paese può reggersi senza pubblico, perchè il pubblico non produce ricchezza, ma dà solo ed esclusivamente servizi (e spesso scadenti) un paese invece non può fare a meno del privato perchè è il privato che produce e crea ricchezza ovvero i soldi per finanziare con le sue tasse, il pubblico chiaro testina ? i soldi non cadono dal cielo, sono risultato di commercio e vendita dei privati, punto e basta. Se il privato non esistesse, non esisterebbe il pubblico, com'era in passato. Se veramente i privati smettessero di pagare le tasse e le evadessero al 100%, il pubblico, semplicemente, morirebbe di fame. Più il privato perde, più gli statali si avviano alla fine. L'unica soluzione è abolire il sistema stato tradizionale. Dare a tutti gli statali la P.IVA, e stipulare contratti quinquennali. Se non lavorano, semplicemente, non si rinnova il contratto, come coi privati. Non è necessario dare lavoro a tutti, ma solo a quelli che lo fanno bene e con coscienza, gli altri possono morire tranquillamente di fame, per quel che mi riguarda. Cattivo? No, è che lo stato non è il monte di pietà. si chiama darwinismo sociale.
Rispondo ad anonimo: "ma fai sul serio? sai quanto contribuiscono questi rispetto ai 3.400.000 statali? NULla .... il nullla .... niente niente niente." Questi come li chiami tu, sono gli unici che PRODUCONO Ricchezza. Hai presente che un privato produce un bene ? hai presente che questo bene ha un valore che venduto fa guadagnare lui con il ricavo e lo stato con le tasse ? Questo è l'unico tipo di prodotto che conta: i soldi derivati dalle tasse pagate dai privati (titolari e dipendenti), sono soldi nuovi, cioè derivati esclusivamente dal lavoro di queste persone, mentre i soldi provenienti dalle tasse dei dipendenti pubblici sono soldi finti o meglio riciclati, ovvero derivanti dalle tasse e non da una reale produzione. Questa è la differenza un paese può reggersi senza pubblico, perchè il pubblico non produce ricchezza, ma dà solo ed esclusivamente servizi (e spesso scadenti) un paese invece non può fare a meno del privato perchè è il privato che produce e crea ricchezza ovvero i soldi per finanziare con le sue tasse, il pubblico chiaro testina ? i soldi non cadono dal cielo, sono risultato di commercio e vendita dei privati, punto e basta. Se il privato non esistesse, non esisterebbe il pubblico, com'era in passato. Se veramente i privati smettessero di pagare le tasse e le evadessero al 100%, il pubblico, semplicemente, morirebbe di fame. Più il privato perde, più gli statali si avviano alla fine. L'unica soluzione è abolire il sistema stato tradizionale. Dare a tutti gli statali la P.IVA, e stipulare contratti quinquennali. Se non lavorano, semplicemente, non si rinnova il contratto, come coi privati. Non è necessario dare lavoro a tutti, ma solo a quelli che lo fanno bene e con coscienza, gli altri possono morire tranquillamente di fame, per quel che mi riguarda. Cattivo? No, è che lo stato non è il monte di pietà. si chiama darwinismo sociale.
Chiaro testina ? certo che l'arroganza non manca, forse qualche problema sociale dietro l'angolo ... ad efficienza vorrei solo far notare che il cancro italiano è l'evasione e per quante testine ci siano in giro per l'Italia, difficile dipendenti e pubblici dipendenti possano evadere -.-
Certamente i dipendenti a busta paga, pubblici o no, non possono evadere e di questo sono tutti incazzati, ma non per moralità, solamente perchè non hanno la possibilità di farlo. Tant'è vero (e sfido chiunque a smentirmi) che appena trovano il professionista il quale propone lo sconto a fronte di non emettere la ricevuta, sono tutti prontissimi ad accettare, oppure ricorrere all'amico idraulico o elettricista o imbianchino che fa il secondo lavoro in nero a prezzi di favore. Anche questa, cari miei, è complicità in evasione. Quindi, il discorso semplice semplice è che tutti fanno i moralisti fino a quando non hanno un proprio tornaconto. L'unica soluzione è sempre la stessa, diamo a tutti la possibilità di scaricare le spese, almeno quelle essenziali per vivere decorosamente. Poi, alla fine, sulla cifra rimanente (se rimane qualcosa), che lo stato ci tassi pure all'80 %, ma solo su quello. Eseguire controlli casuali e poi se qualcuno ha fatto il furbo ... processo veloce e manette. In questo modo oltretutto si invoglierebbe la gente a spendere piuttosto che vedersi portare via i soldi dal fisco.
Parole sante. È la stessa cosa di quelli che arricchiscono con le azioni o con i bot. Non hanno creato ricchezza, la hanno solamente portata via a qualcun altro. La vera ricchezza sono solo ed esclusivamente i soldi prodotti con il lavoro.arricchirsi prestando soldi allo stato o alle banche non genera nulla di nuovo. Qualcun altro quei soldi li ha persi prima. È solo un trasferimento, come alla lotteria. La questione è che la gente deve mettersi in mente che il danaro non è una ricchezza fine a se stessa, ma è una misura della ricchezza, quindi non si può creare vera ricchezza nuova pasticciando con l'unità di misura. Certo, è sufficiente stampare un po' di moneta, ma ancora una volta non si crea ricchezza, solo bolle di sapone. Poi alla fine la bolla scoppia, come è già successo.
Concordo totalmente con efficienza!!
Sta storia dei para-dipendenti (cioè gli stipendiati dallla comunità) che "contribuiscono" alle tasse è gROTTESCA! se contribuissero davvero basterebbe raddoppiarne il numero.. Anzi rendere pubblici tutti i lavori e... gioco fatto! Pensa quante "tasse" porterebbero nelle casse dello stato 20 milioni di dip-pub! un bengodi!!
La verità, purtropo, è che non solo ogni dip-pub è un costo (se prende 100 e paga 30 di tasse in realtà costa 70, poche storie!), ma addirittura ho scoperto da poco che il dip-pub paga d suo solo 1/4 dei contributi previdenziali! (8% crca del lordo) gli altri 3/4 ... li paga pantalone!! (24% a carico dello stato!!). Spesso questo "regalo" (che pare più un furto anzi una truffa ai dann dello stato) è superiore alla stessa cifra di IRPEf versata!!
Si assiste in Italia al paradosso che un autonomo paga (di tasca sua!!!) il doppio dei contributi di un dip-pub pari reddito lordo per ottenere un terzo (un terzo!!!!) della pensione del dip-pub!!
Questo è docuto al fatto che i potentissimi sindacati hanno ottenuto di considerare il contratto del pubblico pressochè equivalente a quello del privato.
Ma se può avere un senso addosssare i 3/4 dei contributi a un'azienda privata (che si fa i suoi conti sul costo e decide se un lavoratore gli conviene assumerlo così o meno! Ultimamente pare che gli convenga meno, ma la colpa è dell'imprenditore, ovvio...) è un indegnità enorme rubare i contributi alla comunità dei contribuenti per garantirsi i succosi voti dei dip-pub!
Tanto per dare un'idea i 4 milioni di dip-pub (perchè, ovviamente, il calcolo sopra non tiene conto dei dip-pub finti privatizzati come poste, ferrovie, ecc. Furbetti vero? :-) ) che hanno un reddito lordo medio di 30.000€ circa costano di contributi "regalati" alla comunità circa 29 miliardi (miliardi!!!!) anno.
Senza contare, ovviamente, che i dip-pub che andavano in pensione fino a pochi annif a con le spassose formule italiote (14 anni, 6 mesi 1 giorno ecc.) manco con questo metodo truffaldino han versato contributi sufficienti a pagare le pensioni di cui godono attualmente!! che infatti vengono "integrate"... con soldi che versa indovinate chi???
A me spiace, sul serio, per i dip-pub seri che cominciano a pagare certe scelte demagogiche passate. Ma non ho per questo intenzione certo di vedermi sottratto metà del mio reddito senza alcuna prestazione in cambio (malattia, protezione dall perdita di lavoro, infortuni?? sei autonomo= tutti capperi tuoi... tanto chissà quanto avrai evaso e avrai nei conti in svizzera!) per garantire che questo andazzo prosegua!
Votate chi volete, sarà l'europa a far capire che l'era dei para-dipendenti è finita. Anche in italia!!!
Tutte queste considerazioni, in stile guerra tra poveri, se economicamente è meglio che i dipendenti siano privati o pubblici mi sembrano veramente senza senso. Se in un paese mi servono 10 poliziotti 10 professori e 10 infermieri i cittadini o li pagano come dipendenti pubblici oppure pagano le ditte da cui dipendono e non credo che costi molto meno, oppure ancora non hanno il servizio, poi i particolari e il perchè le cose spesso funzionano male è un altro (importante) paio di maniche, ma sicuramente ci sono anche posti in cui le cose funzionano in entrambi i casi. Andiamo a vedere come e perchè che è più utile.
E' vero che ci sono moltissimi dipendenti pubblici che meritano lo stipendio che ricevono, ma ce ne sono tanti altri che praticamente lo rubano (in una percentuale assolutamente inconfrontabile con il settore privato).
Inoltre Non è vero che un dipendente pubblico (o privato) non può evadere.
Se fà un doppio lavoro in nero evade(e ne conosco molti), se ha una badante in nero evade, se non richiede la fattura ad un artigiano per risparmiare l'iva, questa l'evade lui (l'iva è evasa soprattutto dal privato che non ha la possibilità di scaricarla mentre per l'artigiano è solo un giroconto), in questo ultimo caso l'artigiano evade le tasse sul reddito (ed ormai neanche quelle con gli studi di settore). Vero è anche, che L'evasione è un male storico dell'Italia, ma se come cifre assolute è sicuramente più elevata nelle regioni del Nord (dove girano molti più soldi), percentualmente è molto più elevata nel centro e sopratutto nel sud Italia , dove è tollerata come ammortizzatore sociale.
Il problema è che in certe regioni nel nord la percentuale di evasione (sopratutto Lombardia), è molto vicina ai valori di evasione riscontrati nel nord europa, a questi livelli la lotta all'evasione (con mezzi leciti) è estremamente difficile e costosa, spesso più dell'evasione recuperata.
Quindi dove sarebbe più facile da combattere non si vuole, mentre dove si vorrebbe combatterla non ci si riesce.
E' vero anche la ricchezza di un paese puo essere creata soprattutto in tre modi, con un attivo export import (di beni e servizi), con il turismo (in entrata) e con sistemi finanziari (praticamente 'rubando' i soldi a qualche altro legalmente), in Italia storicamente siamo forti nelle prime due, ma una tassazione esagerata(ci avviciniamo al 60% sommando tasse dirette ed indirette), eccessive spese pensioniste ed interessi su un debito creato vivendo al di sopra delle nostre possibilità, ci stanno facendo perdere posizioni (lentamente ma inesorabilmente) e trascinando verso il baratro.
Se non cambiamo rapidamente registro, penso che quando i nostri figli si renderanno conto di ciò che la nostre generazioni gli avrà lasciato ci piscieranno sulla tomba (e ce lo saremo meritati).
P.s. Non rispondetemi, non penso che tornerò a leggere questo forum (non per scortesia ma per mancanza di tempo).
Saluti a tutti.
Se nella statistica degli impiegati statali, aggiungiamo i dipendenti comunali, provinciali, regionali, di enti pagati con i soldi pubblici (vedi ferrovie ed altri enti). La percentuale non è del 5,7% ma molto di più, e per essere più precisi si dovrebbe fare in proporzione alla superficie del territorio nazionale.
Che i dip pubblici difendano il loro posto di lavoro in tutti i modi è comprensibile, ma è anche sotto gli occhi di tutti che la situazione italiana non è normale. La prima cosa che fa ogni personaggio della politica, appena ha un qualche potere, è quella di sistemare tutti i suoi amici e parenti oppure di piazzare gente per tener buoni i sindacati e avere voti. Ragazzi, anche se veramente lavoraste con impegno (e mi rimane sempre qualche dubbio in proposito), siete troppi, non c'è più ossigeno per tutti. Tenete presente che il vostro è un servizio, non produce nessuna ricchezza al paese, per cui potrebbe valere l'equazione +siamo=+produciamo. Vale solo l'equazione +siamo=+costiamo, che porta al fallimento. Ciao
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