Il 2011 è stato senz'altro un anno orribile per l'economia italiana, alle prese con un possibile default. Eppure il mercato immobiliare ha dato prova di un'insospettabile resistenza. Il centro studi di nomisma fa il punto della situazione, con un'occhio al futuro: quali mosse faranno le banche e quali sono le prospettive del settore in Italia
Le compravendite di abitazioni, dopo un falso segnale di miglioramento, sono tornate a scendere nel 2011, ma tutto sommato meno del previsto. Il punto debole della catena, si sa, sono i mutui troppo cari, soprattutto rispetto a dei prezzi che non si sono smossi in conseguenza. Ma evidentemente, mutui cari o no, le case si vendono. Meno, ma si vendono
Si vendono ma con difficoltà e il primo trimestre 2012 potrebbe davvero essere un disastro. Ecco le previsioni di nomisma:
- Non ci sarà nel breve periodo un rilancio del settore immobiliare e rimarrermo sui minimi registrati negli ultimi 3 anni
- Il costo dei mutui potrebbe effettivamente scendere nei prossimi mesi, ma ciò non significa che sarà facile ottenerne uno. Il mercato del lavoro è infatti oggi un'incognita maggiore. La riduzione dello spread non sarà sufficiente
- Molti proprietari, di fronte ad una domanda che non è in grado di pagare quanto essi chiedono (in quanto oggettivamente) è diminuita la capacità di spesa, sono di fronte a un bivio: abbassare il prezzo o ritirare l'immobile dal mercato
- Molti degli immobili che rimangono invenduti, di fronte agli aumenti dell'imu, potrebbero finire nel mercato degli affitti e soddisfare così la domanda abitativa che comunque è forte
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Leggi anche: prezzi fermi e sconti in crescita. Così va l'immobiliare nelle città medie
44 Commenti:
Cara Rossana, Fermo restando che non si incappi in tango bond, parmalat etc e allora il conto che ne derivera è capitale 100 reddito netto 0% perdita comulativa 100%
Cara rossana
Lascia pure stare il tango, quello lo ballano in argentina
Titoli buoni ce ne sono eccome, ne ho acquistato giusto uno 10 giorni fa.
Se vuoi degli esempi te ne faccio quanti ne vuoi visto che investo i miei soldi e ci dedico anche molto tempo.
Le provocazioni viceversa lasciamole a chi è orgoglioso di dimostrare la sua grande conoscenza dei mercati, e non solo quella, in poche parole che avrebbe fatto bene a tenersi strette per sé
Scusa, sono una persona semplice, ma mi potresti dire un possibile valore per quell'appartamento affittato a 700 euro al mese per 10 anni? grazie
Non saprei proprio cosa dire.
Questa è una stima che dovrebbe fare lei in base ai prezzi di immobili simili, nella stessa zona, e sulla base dei valori della zona al metro quadrato
Scusate signori, mettiamo pure che sia giusta la corrente di pensiero per la quale si privilegierà l'affitto all'acquisto dell'abitazione: ma se tutti, per assurdo, optassero per l'affitto.... chi è che darebbe loro l'immobile in locazione, se nessuno acquisterà più per investimento ??? A me sempre il classico cane che si morde la coda ! diciamo, piuttosto, che non è affatto vero che non vi sia l'interesse ad acquistare la casa, anche in questo particolare periodo economico. Vi è, invece, una reale diffocoltà per l'accesso al credito proprio per quell'80% dei possibili acquirenti della casa, cioè giovani coppie, single, famiglie monoreddito, che magari già sono in affitto, ma vorrebbero smetterla di buttare soldi dalla finestra e cercare di costruirsi un bene durevole per il futuro: la casa, appunto. Va detto che il nostro stato ha, si, pensato a tassare la casa, introdurre i licenziamenti più facili, aiutare le banche dando loro immensa liquidità che poi non hanno minimamente ridistribuito sul territorio.... ma non ha minimamente pensato ad introdurre forme di garanzia anche per quelle coppie o quei single che hanno un lavoro precario, o a progetto, magari istituendo un fondo di garanzia, oppure facendo si che sia proprio il datore di lavoro ad offrire una sorta di garanzia al lavoratore che voglia accedere al credito per la casa; un pò come avviene per l'accantonamento del tfr....
No guarda che il tango lo hanno ballato anche in Italia vedi cirio-parmalat etc
Sono contento di trovare un altro forum di persone che ragionano, si scambiano opinioni e non litigano....così si fa anche cultura ed informazione (se mauro ci mandasse l'elenco dei titoli scelti tra i titoli di stato o corporate ci farebbe cosa gradita)
Da parte mia aggiungerei alcune note.....
In primis: attenti all'aspetto psicologico.
In america ci sono studi ampissimi sulla psicologia dei mercati finanziari e dell'investimento in generale e, a parte i trading sistem fatti sugli algoritmi e totalmente affidati al pc, ci sono teorie di investimento e trading sistem basati sulla psicologia.
Quindi mai dimenticare certi dati umani.
In secondo luogo: la storia non si ripete sempre....! nelle case (a meno di non far ripetere la guerra mondiale) non si potrà ripetere nè l'urbanesimo, nè la rivoluzione industriale, nè la ricostruzione (o costruzione) delle città......il cemento è ovunque e ce ne lamentiamo di continuo. Perciò gli anni '60 o '70 sono da dimenticare... (ho delle storie da raccontare che paion favole....e invece hanno fatto la fortuna di chi ora ha magari 40-80 appartamenti e non sono poche le persone così)
Giò nel 1992 il mercato immobiliare dette il segnale di non essere quello di sempre...quello che solo saliva...già allora dopo 4 anni di corsa è sceso tantissimo (fino al 50%) e si è ripreso solo a partire dall'autunno del 1997.
Già allora persone che comprarono per speculazione al top dei prezzi hanno rimesso tutto....avevano venduto una casa per comprarne due col mutuo da ristrutturare sicuri di raddoppiare il capitale in 3 anni....e hanno lasciato alla banca la loro unica casa.
Una casa a cortina in piazzetta nel 1992 arrivò a valere 24 milioni di lire la mq.....quanto dovrebbe costare ora al mq. Per non rimetterci...? (vi ricordo che i btp all'epoca rendevano interessi a due cifre ancora altissimi specialmente se ventennali o trentennali)....
Quindi direi che l'epoca in cui bastava metter su mattoni per salvaguardare il potere di acquisto della casa (l'inflazione da noi è stata del 30% anche...quindi andrebbero fatti calcoli sul valore reale e non sul nominale) è finita da molto.
Però accade per psicologia che le persone, come in borsa, partano speculatori e divengano cassettisti...per errore....e che errore!
Comprare un titolo, perdere, non venderlo e tenerselo per decenni in rimessa (cosa accaduta a tanti) è frutto della psicologia errata....ora questo concetto purtroppo è passato anche al mattone...comprare ai massimi per speculazione è rischioso anche negli immobili...ne sanno molto i costruttori improvvisati che ora stanno fallendo uno ad uno.
Pertanto direi che la casa vada vista come dice l'utente che la vede come focolare...
Per gli invenstimenti occorre valutarla come gli altri...ha momenti si e momenti no...
Pagherei ad aver venduto immobili e comprato oro nel 2007......
Anni fa un mio conoscente vendette una tenuta agricola che gli costava un pozzo e comprò 2 miliardi di lire di stet facendo la fortuna sua e della fam
Complimenti per #8 !sono pienamente d'accordo con lei .in vece #19 non so dove vivi ?
Buongiorno......
Mi allineo a moltissime considerazioni che sono state proposte.....
Forse molti lo pensano e molto pochi ammettono di poterlo esporre...
Purtroppo non esiste un valore certo per un immobile.....
Come del resto non esiste nessuna certezza nella vita umana su qualsiasi fronte....
Il valore è solo ed esclusivamente espresso da quanto può costarci nel nostro intimo vendere l'immobile che ha segnato parte della nostra vita....e il valore a cui siamo disposti a pagare per emozionare la nostra vita con quell'acquisto....
Incontro tra domanda e offerta...
Però il mercato cambia, le mode cambiano, le città e i comuni cambiano, le zone cambiano.... e la nostra cultura è sottoposta a continui cambianti....
Anche contro e soprattutto la nostra volontà....
Quartieri e contesti dove fino a qualche anno fà erano fiore all'occhiello delle nostre città.....
E ora????? e ora tutto cambia...e per noi ... il cambiamento è una condizione che porta cmq paura e ansia.....vorremmo stare sempre nel nostro brodino e nelle nostre certezze di vita.....in contesto sociale di vita sicura, pulita, ordinata e sempre vigilata e controllata, che rientra nei canoni e nei ricordi di qualche decenno fà......
Magari quando eravamo bambini e guardavamo quella via o quella piazza con tanta e tanta ammirazione.......
Ora è diverso, e i fattori sono molteplici tra cui da l'integrazione in alcuni contesti di altre popolazioni e culture, giuste o sbagliate che siano.....belle o brutte che siano.....che però ci spaventano......
E se spaventa noi che ci viviamo o che cmq ci abbiamo vissuto......
Come può non spaventare quel qualcuno che parte on i presupposti di poterci vivere di potersi creare e realizzare?
Aime' quel contesto in cui si trova l'immobile oggi è piu importante di quanti metri e nelle condizioni in cui si trova l'immobile stesso......
Però tutto cambia.....oggi è azzurro....e ieri era rosso....domani sarà azzurro....e poi tornera rosso
Sono scommesse.....scommesse sul tempo......contro se stessi.......d'altronde noi possiamo solo decidere e preservare sulle nostre certezze e sulle nostre idee....
Ma zone private non possiamo e non potremo crearcele.......
Anche questo determina un valore.......incerto.....ma cmq lo determina
Complimenti per il pezzo, apprezzo soprattutto IL TAGLIO bucolicO, ma sembra piu una risposta da accademia filosofica. Rimango comunque dell'idea che nella vita nella certezza dell'incertezza, si debba in ogni caso disporre di un comodo e proprio ritiro
Tiziano
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