La fiaip, federazione italiana agenti immobiliari professionali, ha presentato il suo rapporto immobiliare che fotografa 14 città italiane. A fronte di un deciso calo delle compravendite, dei prezzi e delle erogazioni di mutui, cresce il numero degli affitti. Ma secondo gli agenti immobiliari a fine 2012 ci sarà una ripresa
Il rapporto urbano fiaip descrive un mercato ai limiti della stagnazione, con prezzi in calo (- 6,98% le abitazioni, -9,09% i negozi, - 10,64% gli uffici, - 9,85% i capannoni) e una nuova contrazione del numero di compravendite rispetto all’anno precedente (- 5,94% le abitazioni, - 10,84% i negozi, - 11,07% gli uffici, - 10,30% i capannoni)
Dal report 2011 fiaip si evidenzia una diminuzione generale dei prezzi per le abitazioni in tutte le città, fatta eccezione per Torino (+3,75%), in controtendenza. Il primo premio per la diminuzione dei prezzi degli immobili residenziali va a Bergamo con la punta massima rilevata nella città lombarda del -13,57%. I restanti cali spaziano tra il -3,75% di Siena ed il -11,67% di Palermo, passando tra -5% di Cagliari, -6% di Genova, -6,5% di Napoli, -7,13% di Bologna, -7,5% di Firenze, - 8% di Roma, -8,33% di Avellino, - 8,75% di Salerno, - 10% di Milano e – 10,86% di Venezia
Prospettive
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Secondo il report: "il difficile incontro tra domanda ed offerta, già riscontrato nel 2011, produrrà una stagnazione nel numero delle compravendite, almeno per il primo semestre 2012. Si segnala inoltre come l’incognita sull’applicazione delle aliquote imu da parte dei comuni, e la possibilità dell’ introduzione di un eventuale ulteriore tassa patrimoniale influenzerà il mercato e porterà gli investitori e le famiglie italiane su posizioni attendiste, ove il quadro economico europeo non dovesse stabilizzarsi entro il mese di giugno"
"Il primo semestre del 2012 sarà caratterizzato da una stagnazione del volume degli scambi e da una continua pressione ribassista. I potenziali acquirenti resteranno in parte alla finestra ed in parte attenderanno tempi migliori riversandosi, momentaneamente, sul mercato degli affitti"
Soltanto nel secondo semestre, a condizione che siano state metabolizzate le politiche fiscali domestiche e sia migliorata la governance economica dell’eurozona, affinché gli istituti di credito possano riversare parte della ritrovata liquidità a favore delle attività produttive e delle famiglie, il mercato riprenderà a funzionare anche perché sarà il maggior tasso di inflazione a sbloccare chi aveva già programmato di investire nel mattone
Dunque secondo fiaip una grave stagnazione nel primo semestre produrra uno sblocco, su prezzi più bassi, nel secondo. Sempre che l'europa faccia il suo dovere
81 Commenti:
Mi aggiungo alla richiesta di Alessandro all'architetto, col quale mi piacerebbe avere un contatto privato. Faccio l'agente immobiliare a Bologna e mi piacere avere uno scambio di opinioni con lui, in quanto ne condivido il punto di partenza e le analisi.
La mia esperienza, lavorando su zone all'opposto (ultrapopolare e di pregio), è che nelle zone di pregio i prezzi si sono abbassati lievemente (10%), e la gente compra anche a cifre importanti senza mutuo, mentre nell'altra zona sono crollati del 30% rispetto a 2-3 anni fa. Qui ho clienti che stanno vendendo la prima casa perchè hanno perso il lavoro e non possono pagare il mutuo, o che spesso non lo ottengono per mancanza non di garanzie, ma di liquidità anche dei garanti nonostante le proprietà immobiliari ipotecabili ci siano. Ma le banche sono così a corto di liquidi che la mia non finanzia neanche più l'80% del valore dell'immobile. E' arrivata al 60%, e mi ha detto che preferisce non farli, i mutui, se possibile.
Nonostante le difficoltà cerco di fare il mio lavoro con coscienza, trasparenza, competenza e serietà, che paga sempre perchè in questa crisi nera io me la sto cavando discretamente.
Fa parte della serietà e della professionalità, oltre che della convenienza economica, non accettare inutili mandati relativi ad immobili completamente fuori prezzo (sono stata giusto in questi giorni molto villanamente sfanculata da signora bene che per il suo attico pretende il 45% in più del suo valore effettivo... ) e non illudere le persone, soprattutto quelle che sono in difficoltà e devono vendere per motivi economici per fare operazioni delicate.
Lavoro tantissimo, e mi concentro solo su ciò che ritengo vendibile, perchè non faccio beneficienza e non intendo sprecare in pubblicità senza che gli sforzi mi tornino indietro, e condivido tutto il post dell'agente immobiliare di Milano, che mi pare una persona sveglia e quadrata.
Se l'immobile non si vende, vuol dire che il prezzo è troppo alto. A volte siamo noi a sbagliare facendo valutazioni più alte, ma più spesso è il venditore, che pensa sempre di avere una villa da vendere, a sparare cifre senza alcun ancoraggio con la realtà. io mi devo sorbire delle gran lezioni immobiliari da chiunque - perchè sono tutti esperti in stime, mercato immobiliare, pratica immobiliare, etc. - E non vi dico quanto fiato spreco a cercare di far capire che non puoi vendere una 500 al prezzo di una bmw coi prezzi ancora in ribasso.
La mia sensazione è che il tunnel del ribasso immobiliare sia ancora buio per un bel pò: non credo che le misure di monti abbiano effetti immediati, e ritengo che dovrà ancora passare qualche anno prima che i posti lavoro, e il mercato immobiliare, si riprendano. Certo, nessuno si aspetti poi un aumento dei prezzi delle case del +30% da un anno all'altro. La bolla è già scoppiata da un pezzo.
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