In una casa ammobiliata le riparazione di un letto o di un armadio sono a carico del proprietario.
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 letto rotto casa in affitto
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La gestione delle riparazioni dei mobili e degli elettrodomestici in un immobile in locazione segue delle regole precise. Di un letto rotto in una casa in affitto risponde il proprietario, che deve pagare nel caso in cui il problema sia sorto a causa della vetustà, della normale usura o per un caso fortuito. Le riparazioni sono a carico dell’inquilino nel caso in cui il danno sia stato provocato da un uso improprio o dall’incuria. È importante, ad ogni modo, verificare cosa prevede il contratto di locazione, all’interno del quale potrebbero essere contenute delle clausole particolari.

Chi paga se si rompe qualcosa in una casa in affitto

Per riuscire a stabilire chi si debba prendere in carico le riparazioni all’interno di un alloggio in affitto, è necessario prima di tutto comprendere la natura del danno e distinguere tra la manutenzione ordinaria e quella straordinaria (a fornirci le indicazioni necessarie in questo senso ci hanno pensato gli articoli 1576 e 1609 del Codice Civile).

Le riparazioni necessarie per mantenere l’immobile in condizioni adatte all’uso concordato spettano al proprietario. Da questa regola sono escluse le riparazioni di piccola manutenzione, delle quali si deve occupare l’inquilino. Il proprietario, in altre parole, si deve occupare delle riparazioni che si rendono necessarie a causa della vetustà - ossia della vecchiaia - dell’immobile, di caso fortuito e per i difetti strutturali o impiantistici. Volendo fare alcuni esempi pratici, a carico del proprietario ci sono:

  • le riparazioni strutturali più gravi, che possono avere per oggetto il tetto, le fondamenta o gli impianti;
  • la sostituzione degli impianti complessi, tra i quali rientrano la caldaia, il motore della lavatrice o l’intero impianto elettrico, purché i danni non siano stati provocati dall’inquilino;
  • eventuali rotture improvvise e non prevedibili di un tubo o di un rubinetto perché il materiale si è usurato;
  • la sostituzione di un elettrodomestico o di un mobile, nel caso in cui dovessero rompersi per vecchiaia o difetto intrinseco.
rifare il letto
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Cosa è necessario fare in caso di rottura

Quando un elettrodomestico o un mobile di casa si dovessero rompere, l’inquilino si deve muovere come segue:

  • documentare: deve scattare delle foto o girare un video del danno e, nel caso in cui dovessero essere evidenti, anche delle cause;
  • comunicare: dovrà informare in modo tempestivo il proprietario - preferibilmente per iscritto - dell’accaduto;
  • concordare: le parti dovranno decidere insieme chi si debba occupare delle riparazioni e del pagamento. Quando gli interventi sono urgenti, l’inquilino può anticipare la spesa e chiedere il rimborso al proprietario se i costi sono a suo carico. Ma è sempre bene concordare il tutto anticipatamente.

Chi è responsabile per i mobili rotti in una casa in affitto

La gestione della riparazione dei mobili rotti in una casa in affitto segue, grossomodo, le stesse indicazioni che abbiamo visto fino a questo momento:

  • quando sono connesse alla normale usura o vetustà sono a carico del proprietario: in altre parole il locatore è responsabile dei danni causati dal normale utilizzo dell’immobile nel corso del tempo o dalla sua età avanzata. Se il letto si dovesse rompere dopo molti anni, rientra a pieno titolo in questa categoria;
  • per eventuali danni accidentali o per l’uso improprio dei mobili risponde l’inquilino: il conduttore deve riparare a proprie spese quello che si rompe a seguito di un uso negligente. O quando i danni sono provocati da un incidente, come quando il letto si rompe a seguito di un urto.
Vaso su un mobile
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Quali sono le riparazioni a carico dell'inquilino

L’inquilino è responsabile delle riparazioni di piccola manutenzione, che devono essere effettuate a seguito del deterioramento determinato dall’uso quotidiano dei beni presi in locazione. Le riparazioni a carico dell’inquilino sono le seguenti:

  • manutenzione ordinaria degli impianti: tra queste rientrano il controllo  e la pulizia annuale dell’impianto di riscaldamento e condizionamento, la pulizia dei filtri e la lettura dei contatori;
  • impianto idrico e sanitario: la disostruzione dei pozzetti e dei condotti in caso di intasamento dovuto all’uso. Le piccole riparazioni dei rubinetti, come la sostituzione delle guarnizioni;
  • infissi e tapparelle: la riparazione o la sostituzione delle cinghie delle tapparelle;
  • elettrodomestici: le piccole riparazioni e la manutenzione ordinaria, come la pulizia dei filtri;
  • mobili: piccole riparazioni come la registrazione di un anta dell’armadio.
Mobili vecchi
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Alcuni consigli utili per la gestione del mobilio

Quanto abbiamo visto fino a questo momento ci porta a fornire una serie di consigli utili ai proprietari e agli inquilini, in modo da gestire le riparazioni di mobili ed elettrodomestici in modo chiaro e preciso:

  • preparare un inventario dettagliato: nel momento in cui la locazione inizia è opportuno redigere un inventario dettagliato dei mobili e del loro stato, possibilmente con una documentazione fotografica da allegare al contratto di affitto. Questo permette di stabilire se il danno esisteva già o è venuto fuori nel corso dell’affitto;
  • nel contratto di locazione le parti possono specificare in quale modo hanno intenzione di ripartire alcune spese: questo evita di creare degli equivoci in un secondo momento;
  • l’inquilino deve restituire i beni nello stato in cui li ha ricevuti, salvo il normale deterioramento che si viene a generare a seguito dell’uso quotidiano. Spetterà al proprietario, nel momento in cui dovesse chiedere un danno, dimostrare che che non è dovuto alla normale usura.

Una casa in affitto con dei mobili vecchi

Prendere in affitto una casa con dei mobili vecchi è un’ottima soluzione quando si ha fretta di trasferirsi. Da un punto di vista delle riparazioni valgono i ragionamenti che abbiamo fatto fino a questo momento: i costi di manutenzione ordinaria e le riparazioni che non dipendono dalla normale usura sono a carico dell’inquilino, mentre quelle straordinarie sono a carico del proprietario.

Quando i mobili sono vecchi aumentano i rischi di rottura, che dovrebbero essere gestiti con degli accordi chiari da inserire all’interno del contratto di locazione.

Il titolare può registrare presso l’Agenzia delle Entrate un contratto che sia già stato firmato in maniera digitale. Idealista offre ai proprietari e agli agenti immobiliari un servizio gratuito per la creazione di contratti di affitto con firma online.

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