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Il mattone da investimento può rendere più dei titoli di stato (btp 10 anni). Se Milano  è la città con il rendimento  migliore, a Roma  e a Napoli vi sono alcuni quartieri dove l’investimento immobiliare può essere estremamente profittevole. È quanto rivela l’analisi dell’ufficio studi di idealista.it, che ha messo in relazione il prezzo degli immobili rilevato nel primo trimestre 2011, con i canoni di locazione registrati nello stesso periodo

Il rapporto tra il prezzo di vendita degli immobili e l’affitto segna maggiori rendimenti nei quartieri dei grandi centri che hanno sofferto la crisi immobiliare. Generalmente non sono le abitazioni del centro a garantire l'investimento migliore, in termini di rendimento, ma quelli semi centrali

Il rendimento degli affitti a Milano è invece sempre (4,4% la media) a livello dei buoni del tesoro a 10 anni

Il mattone conviene? nella crisi cresce il rendimento degli immobili (tabelle)


Negli anni della crisi in alcune zone delle grandi città i prezzi di vendita sono scesi sensibilmente.
Da nord a sud ecco la mappa dei quartieri dove investire può essere profittevole. Si tratta di quartieri dove i rendimenti vanno anche oltre il 4,8% dei btp 10 anni, secondo il tasso fissato da tesoro


Il mattone conviene? nella crisi cresce il rendimento degli immobili (tabelle)



Spiccano nel ranking le aree periferiche in via di riqualificazione, zone residenziali semi-centrali o le aree universitarie, dove la domanda di case in affitto è addirittura aumentata. Rendimenti su dove i prezzi degli immobili hanno registrato un crollo, come nel caso del quartiere certosa a Milano e san Lorenzo-poggioreale a Napoli. Entrambi hanno vissuto una lunga stagione di ribassi

Secondo Vincenzo de Tommaso, ufficio studi idealista.it, “con il prezzo degli immobili in calo o comunque più negoziabile, con l’insicurezza crescente dell’investimento finanziario, quei risparmiatori che hanno accumulato capitali in questi anni potrebbero approfittare delle opportunità offerte dal mercato

Talvolta – stima idealista.it – i rendimenti possono superare il 5%, a livello dei btp 30 anni, inoltre chi acquista nella crisi può sperare di vedere il proprio immobile rivalutarsi in seguito, con ulteriori vantaggi per il proprio portafoglio

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86 Commenti:

27 Maggio 2011, 20:16

Bankitalia, giù i prezzi delle case ************************ Roma - I prezzi delle abitazioni in Italia sono in calo ma i ribassi delle quotazioni non bastano a rilanciare il mercato: è quanto emerge dal sondaggio congiunturale di Bankitalia sul mercato delle abitazioni nel nostro Paese secondo il quale nel primo trimestre 2011 è aumentata la quota degli agenti immobiliari che segnala una diminuzione dei prezzi (al 44,2% dal 40% del totale del quarto trimestre 2010) mentre diminuisce la percentuale di coloro che registrano aumenti delle quotazioni (solo l'1,6% contro il 2% del quarto trimestre 2010). Il calo dei prezzi però non basta a dar fiato alle vendite: nel primo trimestre dell'anno la quota di agenzie che ha venduto nel periodo almeno un immobile è scesa al 69,3% contro il 75,3% del quarto trimestre 2010. Il dato è particolarmente basso nell'area Sud e Isole con solo il 63,9% di agenzie che hanno venduto almeno un'abitazione nel primo trimestre 2011 contro il 76,2% del Nord Est. __________________________________________________________________

27 Maggio 2011, 20:39

La succitata ansa vuole come fonte dei mediatori, quindi dei soggetti non certo super partes, uno.

Due: del campione interpellato nulla si sa. In genere, per comodità, si contattano i grandi franchising. I quali stanno soffrendo di grandi defezione a favore di indipendenti operatività. oltre a ciò, altri “sondaggi” vogliono gli ai divisi fra rialzismo delle compravendite o stabilità.

TRE: sono fuori quegli scambi avvenuti senza il coinvolgimento di mediatori. Alcuni li indicano come in sensibile aumento.

Quattro: anche nel corso del 2010 sono uscite un sacco notiziuole del genere. Risultato..un aumento ufficiale ed accertato dello 0,4%. Quello che è o sarà del 2011, lo sapremo con certezza solo nei primi mesi del 2012.

Prezzi: bankitalia non ne indica la percentuale di presunto calo. E questo si auto commenta.

Morale: bankitalia ci ha detto sì tutto., ma solo per non dirci niente. Tipico gattopardismo alla matriciana

Ps. Ovviamnte l'utente che ha segnalato la nota dell'ansa si è ben guardato dal proprorla nel suo intero.

27 Maggio 2011, 21:51

In reply to by anonimo (not verified)

Ps. Ovviamnte l'utente che ha segnalato la nota dell'ansa si è ben guardato dal proprorla nel suo intero. O forse ha letto solo il titolo, l'Italia è un paese di titolisti.

27 Maggio 2011, 21:51

In reply to by anonimo (not verified)

Ps. Ovviamnte l'utente che ha segnalato la nota dell'ansa si è ben guardato dal proprorla nel suo intero. O forse ha letto solo il titolo, l'Italia è un paese di titolisti.

27 Maggio 2011, 22:12

In reply to by anonimo (not verified)

O forse il mercato immobiliare italiano sta alla frutta?chi può dirlo..

27 Maggio 2011, 22:55

In reply to by luca (not verified)

O forse il mercato immobiliare italiano sta alla frutta?chi può dirlo.. Forse può dirlo la commissione parlamentare. La stessa che un utente una volta ha voluto bufalarci maldestramente. Quante erano le case invendute nella sola Roma?

27 Maggio 2011, 22:55

In reply to by luca (not verified)

O forse il mercato immobiliare italiano sta alla frutta?chi può dirlo.. Forse può dirlo la commissione parlamentare. La stessa che un utente una volta ha voluto bufalarci maldestramente. Quante erano le case invendute nella sola Roma?

28 Maggio 2011, 9:00

In reply to by anonimo (not verified)

Forse,ma forse può anche dirlo bankitalia,forse addirittura l'agenzia del teritorio quando emette i dati sulle compravendite e molte persone si gongolano per le 611mila compravendite del 2010,magari omettendo che erano 800mila fino a qualche hanno fa...il tempo è signore

28 Maggio 2011, 9:50

In reply to by luca (not verified)

E molte persone si gongolano per le 611mila compravendite del 2010,magari omettendo che erano 800mila fino a qualche hanno fa... nessun gongolamento, ma solo amor del vero. Vera informazione. Il significativo incremento delle compravendite occorse negli anni 1999-2009 (vedasi link in calce) è dato dalla estrema facilità con cui le banche concedevano mutui al 100/120%. Come prevedibile, finita questa opportunità ci si è assestati su valori cmq superiori a quelli storici. E questo lo sanno anche sassi. Sopra tutti, quale frequentatore (ahimè) abituale, ben lo sa l'utente Luca. Che, malgrado ciò, continua a riproporci il solito inutile tormentone delle 869mila transazioni del 2007. Va da sé che se le banche riproponessero al presente le stesse condizioni di allora, di nuovo si assisterebbe a notevole aumento. Queste cose sono state dette e scritte migliaia di volte, e ci sono molte discussioni specifiche a riguardo. Però, ancora una volta, si sostiene l' omissione. E questo la dice sempre più lunga sulla totale mancanza di alcuna onestà intellettuale. Ora come ora, il ribassismo non ha alcun razionale motivo d'essere. Né in termini di oggettività relative al vicino passato, né sussitono indicatori che lo possano far verosimilmente ipotizzare sia nel presente che nell'immediato futuro. E questo i fondamentalisti dello stesso ben lo sanno. Non ha caso per sostenerlo, questi si affidano esclusivamente a distorsioni, bufale e palle. Di cui l'utente in questione ne è attivo ambasciatore. Tutto può succedere, ma al momento, nel bene e nel male, l'economia nazionale parla di stabilità (e l'immobiliare idem), ma è una lingua a cui gli speculatori al ribasso fanno orecchie da mercante. http://www.idealista.it/news/archivio/2011/05/11/025119-immagine-giorno…

28 Maggio 2011, 16:01

In reply to by anonimo (not verified)

Gentile utente non posso che essere concorde con lei,mi trova pienamente schierato dalla sua parte sopratutto quando dice "tutto può succcedere" come ho gia scritto il "tempo è signore".nel frattempo si è tornati allo stesso numero di compravendite del 1998 che se non ricordo male erano circa 590mila,lunge da me il pensiero di spaventare o di convincere nesuno,esprimo la mia opinione come fa lei e tutti gli utenti del forum.come da lei citato il numero di compravendite del 2007 erano infuenzate dalle banche che davano mutui all 100%,sicuramnete è vero,ma se mi posso permettere di farle una domanda come mai le banche non concedono più tali e tanti mutui?come mai hanno smesso?il mio personale punto di vista è che nel "mattone"non ci credono più neanche loro,in un mercato che per le banche non può che essere conveniente.

Cordiali saluti

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