I tassi di interesse bancari relativi ai prestiti per l'acquisto di abitazioni continuano la loro lenta discesa e la quantità dei finanziamenti alle famiglie è ancora complessivamente in calo. A mostrarlo la nota sulle principali voci dei bilanci bancari della banca d'Italia
L'introduzione dell'euro ha portato in Italia una certa stabilità monetaria, con la conseguenza che anche il tasso di interesse legale si è progressivamente ridotto e dal 1998 non è mai salito oltre il 3%.
La tassazione sugli immobili rimane al centro dell'attenzione. Il rinvio al 2016 dell'introduzione della local tax ha spinto il governo ad intervenire per evitare un nuovo salasso ed è stato così presentato un emendamento alla legge di stabilità volto a sterilizzare il maxi aumento imu e tasi, che potrebbe arrivare con l'innalzamento del tetto al 6 per mille previsto nel 2015
Dopo il consiglio dei ministri del 29 agosto, nel corso del quale è stato presentato il decreto "sblocca Italia", il presidente del consiglio, Matteo renzi, e il ministro dell'economia, pier carlo padoan, si sono incontrati per mettere a punto gli ultimi dettagli. Quel che è certo è che slittano alla legge di stabilità la conferma nel 2015 dell'ecobonus al 65% per i lavori di efficientamento energetico e la discussione se prorogare lo sgravio del 50% per le ristrutturazioni semplici
A maggio il tasso d’interesse medio sui prestiti per l’acquisto di abitazioni si è attestato al 3,07%, ovvero 36 punti base in più rispetto al 2,71% rilevato nei paesi dell’eurozona. Questo vuol dire che comprare una casa con il mutuo in Italia costa più che nel resto d’europa. A renderlo noto un rapporto della confartigianato
I dati sul mercato immobiliare in Italia tornano ad essere preceduti dal segno “+”, ma la vera ripresa sembra ancora lontana. Il migliorato andamento dello scambio di abitazioni, infatti, è accompagnato dalle stime al ribasso sul pil e dai bassi tassi di interesse applicati dalle banche. Fattori che non permettono di parlare di una reale inversione di tendenza. Ecco cosa, nei prossimi mesi, influenzerà l’andamento delle compravendite e dei prezzi del mattone
Gli euribor di mercato hanno assorbito il taglio deciso nei primi giorni di giugno dalla banca centrale europea, che ha portato il tasso di interesse al minimo storico dello 0,15%. L'euribor, ricordiamo, è il tasso di riferimento che indica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee
Con una mossa che in molti già davano per scontata, la banca centrale europea ha deciso di tagliare i tassi al minimo storico dello 0,15, dieci punti base in meno di quanto stabilito sette mesi fa.
Tutti gli analisti lo davano per sicuro, e mario draghi non ha deluso le attese. La banca centrale europea ha tagliato i tassi di interesse al minimo storico dello 0,15%. Il tasso sui depositi delle banche per la prima volta è sceso in terreno negativo, a -0,1%
Il passaggio dall'ici all'imu ha generato a carico delle famiglie e imprese l'effetto di una patrimoniale straordinaria di 355 miliardi di euro, che ha causato la caduta del numero di compravendite e del valore degli immobili.
Cosa c'entrano le imprese italiane che si trasferiscono in svizzera con i prezzi delle case a berlino? e le famiglie che comprano le case per i figli a londra? tanto quanto i russi che approfittano degli sconti in Toscana o in spagna.
Per chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile negli anni scorsi sono tempi d'oro. Il costo del denaro è infatti al minimo e l'euribor, il principale indicatore per determinare l'importo della rata, non si smuove dai livelli ben al di sotto dell'inflazione.
Sebbene i mutui oggi non siano convenienti come qualche anno fa, è pur vero che se un potenziale acquirente dimostra i criteri di garanzia sufficienti, alcuni tassi non sono poi così male.
Un rapporto della banca d'affari morgan stanley potrebbe far venire i sudori freddi a tutti i candidati alle elezioni di fine febbraio. E a tutti gli italiani naturalmente.
La banca centrale europea (bce) ha deciso di non modificare i tassi di interesse, che restano dunque allo 0,75%, il livello più basso da quando esiste l'euro. Il presidente mario draghi ha segnalato che la debolezza economica della zona euro durerà per tutto il 2013.
La banca centrale europea potrebbe ridurre ulteriormente il costo del denaro, che attualmente è all'1%, una cifra già di per sé bassissima. In questo modo si incentiverebbe una maggiore circolazione di denaro a basso costo, che favorirebbe la ripresa.
Per il quinto mese consecutivo la banca centrale europea (bce) ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro. È dallo scorso dicembre che i tassi di interesse della zona euro si mantengono all'1%.
Il presidente della banca centrale europea mario draghi ha annunciato ieri che i tassi di interesse resteranno fermi e che il costo del denaro pertanto non crescerà.
Articolo scritto dagli esperti di mutuosulweb
Molti esperti si aspettavano la decisione della banca centrale europea di mantenere invariato il tasso all'1% nell'eurozona.
Mutui sempre più cari, sebbene l'euribor resti basso. I tassi d'interesse sui prestiti erogati nel mese di novembre sono cresciuti al 3,86% dal 3,47% del mese di ottobre.
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