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Immobiliare: "nel 2011 ripresa dei prezzi"

Quale scenario si apre per l'immobiliare nel 2011? secondo il rapporto di reag, la società internazionale di consulenza, il prossimo futuro è grigio, con qualche sfumatura di ottimismo

A pesare molto, stando al rapporto, sarà ancora una volta il mercato del lavoro, ossia il tasso di disocuppazione che sta influendo già sulle spese delle famiglie preoccupate per il futuro. Per tornare ai livelli occupazionali del 2008, infatti, bisognerà aspettare il 2015

Questo farà si che almeno per tutto il 2011, si contrarranno le compravendite e i valori degli immobili commerciali

Mentre per quanto riguarda il mercato residenziale, l'anno prossimo il numero delle compravendite dovrebbe ricominciare a crescere, dice il rapporto, e anche in modo significativo

Segni positivi anche per le periferie delle città, finora penalizzate nei rapporti reag, e si riprenderà anche il mercato nei cantieri in fase di ultimazione

A segnare il rialzo, i prezzi. L'anno che sta arrivando, infatti, potrebbe correggere al rialzo i valori che sono rimasti stabili nel corso del 2010

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79 Commenti:

7 Dicembre 2010, 19:23

"..Tralasciamo per un attimo le distorsioni del mercato ( la corruzione )..." tralasciamo per un attimo? diitorsione? è sulla corruzione che si incardina tutto il sistema, e lo si dovrebbe lasciar perdere?

7 Dicembre 2010, 19:54

".. Il calo immobiliare almeno dalle mie parti c'è ed è evidente.." bene..un'altra sfaccettatura di quell'enorme prisma che è il mercato immobiliare. In alcune zone i prezzi sono stabili, in altre scendono oppure salgono. Geograficamente, anche la crisi non è ugualmente distribuita. Leggevo che in alcuni paesi del triveneto hanno chiuso il 70% delle aziende. Suppongo che da quelle parti quasiasi attività indotta ne abbia risentito. È difficile immaginare un mercato immobiliare locale alle stelle.

7 Dicembre 2010, 20:21

È vero che è possibile vendere un appartamento al 20% in più del prezzo di mercato, se l'acquirente ha altri benefici collaterale (la mamma baby-sitter nel palazzo, esempio).

Ci riusci mia sorella anni fa: vendette un appartamento a 180 milioni ma il pezzo di mercato era 140 milioni. L'acquirente era una mamma facoltosa che voleva il figlio neo.sposo nello stesso pianerottolo.

Il problema è se tutti i proprietari che hanno un appartamento in quel palazzo, e anche tutti quelli del quartiere, della città e quelli dell'intera nazione, pensano che a causa di quel prezzo anomalo, immediatamente tutti gli immobili in Italia valgano il 20% in più!

Tutto qui!

La realtà, quella che deriva da numeri statisticamente importanti ( e non da casi singoli!) dice che i prezzi scenderanno ancora per molti anni...semplicemente perché, per molti anni, non ci saranno più le condizioni che li avevano fatti gonfiare.

7 Dicembre 2010, 21:28

"Annunciata da un momenti all'altro dagli addetti al lavori interessati"

In realta' ho modo di parlare con chi la realta' la vede tutti i giorni gli ai e di tutto parlano tranne che di ripresa.

7 Dicembre 2010, 22:32

In usa puoi comprare una villetta a las vegas al prezzo di un box Milano e una villetta a detroit (a causa del crollo del mercato dell'auro, detroit ha perso 1 milione di abitanti) in spagna ci sono 1 miline di case in vendita las vegas ha una popolazione di 600mila abitanti. Pochini per essere un indicatore attendibile, osservato che i cittadini usa sono 310 milioni. Dal 1980 ad oggi detroit ha perso solo 250mila abitanti.

8 Dicembre 2010, 10:00

Il problema è se tutti i proprietari che hanno un appartamento in quel palazzo, e anche tutti quelli del quartiere, della città e quelli dell'intera nazione, pensano che a causa di quel prezzo anomalo, immediatamente tutti gli immobili in Italia valgano il 20% in più! vivendo in globalizzati tempi, c'è da supporre che la notizia farebbe in un attimo il giro del mondo. Con conseguenze devastanti sull'economia del pianeta. Già mi sembra di sentirli gli ammiccanti passaparola fra i broker di wall street..."hai sentito della sorella del sig. Ernesto?"

8 Dicembre 2010, 10:56

A causa del crollo del mercato dell'auro, detroit ha perso 1 milione di abitanti allora..come Milano, detroit dal 1980 a oggi ha perso circa 450mila abitanti. Ma è stato un processo lento e costante. Per il 2010 si stima un popolazione di 800mila (l'80% sono afro-americani). Purtuttavia, a causa delle alte tasse locali, molti, pur vivendo e lavorando a detroit, sono domiciliati altrove (10-15% circa) le ragioni che hanno portato a tale esodo sono le seguenti: graduale declino dell'industria automobilistica, alto tasso di inquinamento, sensible aumento della criminalità.

8 Dicembre 2010, 12:07

"In usa puoi comprare una villetta a las vegas al prezzo di un box Milano"
/Em Las vegas è fra i casi limite. Si sottolinea comunque l'effetto auto alimentante del locale crollo dei prezzi. Benchè ancora solvibili, per molti neo mutuatari si è rilevato enormente più conveniente non onorare il debito da 200-300mila dollari, per comprarsi la stessa identica casa del fallito vicino a 30mila dollari. In america la crisi immobiliare ha radici del tutto particolari. Prima di tutto, i mutui sono stati largamente concessi a soggetti privi di reali garanzie. E spessisimo a persone di poca istruzione e di nessuna consapevolezza finanziaria (ispanici, afro-americani e asiatici). Siccome già si sapeva in partenza che molti di questi non avrebbero potuto ononare il loro debito, ai primi segni di difficoltà le insolvenze sono state trasformate in una sorta di derivati-obbligazioni da vendersi ai piccoli risparmiatori di mezzo mondo. Con le conseguenze che tutti conosciamo (lehman bros. Etc..) Per chi volesse approfondire, si consiglia di leggere “la valanga” (scritto da massimo gaggi, ed edito da laterza)

8 Dicembre 2010, 12:11

"In usa puoi comprare una villetta a las vegas al prezzo di un box Milano" Las vegas è fra i casi limite.si sottolinea comunque l'effetto auto alimentante del locale crollo dei prezzi. Benchè ancora solvibili, per molti neo mutuatari si è rilevato enormente più conveniente non onorare il debito da 200-300mila dollari, per comprarsi la stessa identica casa del fallito vicino a 30mila dollari. In america la crisi immobialire ha radici del tutto particolari. Prima di tutto, i mutui sono stati largamente concessi a soggetti privi di reali garanzie. E spessisimo a persone di poca istruzione e di nessuna consapevolezza finanziaria (ispanici, afro-americani e asiatici). Siccome già si sapeva in partenza che molti di questi non avrebbero potuto ononare il loro debito, ai primi segni di difficoltà le insolvenze sono state trasformate in una sorta di derivati-obbligazioni da vendersi ai piccoli risparmiatori di mezzo mondo. Con le conseguenze che tutti conosciamo (lehman bros. Etc..) Per chi volesse approfondire, si consiglia di leggere “la valanga” (scritto da massimo gaggi, ed edito da laterza)

8 Dicembre 2010, 13:04

"..In spagna ci sono 1 miline di case in vendita.." non ho trovato alcuna conferma a tale affermazione. Nondimeno, navigando con atttinenza a destra e a manca, ho scoperto che le cose in spagna non sono esattamente come vengono dipinte. In alcune aree, nel 2010 si registrano aumenti dei prezzi: catalonia +13,6% baleari +7,9% asturie +4,6% madrid +4,5% valencia +4,0% canarie +1,4%

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