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Dalla Brexit all’elezione di Trump, il mercato immobiliare internazionale del 2016
GTRES

Dalla follia del mercato immobiliare londinese alla Brexit, passando per la solidità del mattone statunitense. Senza dimenticare l'andamento del comparto cubano post Fidel Castro. E poi c’è il nostro Paese, verso il quale cresce l’interesse da parte degli investitori stranieri.

Intervenendo alla prima edizione di Invest World Forum a Rimini, Fabrizio Segalerba, componente della Giunta nazionale di Fiaip e Presidente di Fiaip Liguria, ha dichiarato: “Sono sempre di più i potenziali acquirenti internazionali che vogliono comprare una seconda casa in Italia rivolgendosi ad agenti immobiliari e a professionisti del settore”.

Nel complesso sono aumentati gli investimenti immobiliari globali. Secondo il report di Cushman & Wakefield “Winning in Growth Cities”, nonostante l’ultimo anno sia stato caratterizzato da una profonda incertezza economica, gli investimenti immobiliari globali sono cresciuti fino a 1.350 miliardi di dollari.

Stati Uniti, l'elezione di Donald Trump

Il grande avvenimento che ha caratterizzato gli Stati Uniti nel 2016 è stata l’elezione di Donald Trump. Il noto imprenditore è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti e il suo ricco patrimonio immobiliare non è passato inosservato, a partire dalla celebre Trump Tower.

Ma a contraddistinguere gli Usa non sono solo le grandi proprietà, spiccano anche i miniappartamenti, come le case di 19 m2 pensate per giovani, studenti, single e professionisti che vogliono abitare in centro, senza dover spendere un patrimonio.

Nel frattempo il mercato immobiliare statunitense va dritto per la sua strada. In particolare, lo scorso settembre i prezzi delle case nelle 20 principali città degli Stati Uniti hanno registrato un aumento in media del 5,5% su base annua. E in alcune città vivere è sempre più proibitivo, come a San Francisco, dove si spendono 450 euro al mese per vivere in una scatola, e a New York, dove vivere e lavorare costa più che in qualsiasi altra parte del mondo.

Gran Bretagna, a Londra prezzi alle stelle

Con il referendum di giugno la Gran Bretagna è uscita dall’Unione europea. Ma la Brexit sembra non aver scalfito il settore immobiliare, con i prezzi delle case del 5,6% su base annua rispetto al 5,2% dell’anno precedente. Nei mesi estivi il prezzo medio di una casa è aumentato dello 0,6%.

Per il 2017 si prevedono aumenti più contenuti dei prezzi e meno transazioni, almeno queste sono le previsioni per il 2017 degli esperti di Savills in relazione alla situazione del mercato immobiliare britannico dopo la Brexit.

Secondo una ricerca della London School of Economics e del gruppo Santander, il caro mattone londinese è destinato a crescere anche nei prossimi anni ed entro il 2030 triplicherà il numero di abitazioni del valore di un milione di sterline, che oggi si attestano intorno alle 300mila unità.

C’è poi il capitolo affitti. I giovani inglesi sono costretti a spendere per una casa in affitto molto più di quanto potrebbero e ciò li porta, in molti casi, a rinunciare o a spostare  a data da destinarsi l’idea di avere un figlio. A dirlo è un’inchiesta-denuncia pubblicata sul Guardian. Ma non solo. Nel Regno Unito gli affitti cominciano ad essere alle stelle, soprattutto se confrontati con lo stipendio medio della maggior parte degli inquilini. Secondo un rapporto della Bbc, l’aumento dei prezzi del mercato immobiliare che sta registrando il Paese britannico ha acceso i riflettori sullo sforzo finanziario che deve essere fatto dagli inquilini per pagare l’affitto mensile.

Insomma, il mercato immobiliare londinese, in particolare, è davvero alle stelle. Basti pensare che a gennaio, a Londra, è stato venduto l’appartamento più economico della capitale britannica: un monolocale di appena 7m2 che, messo sul mercato per 105mila euro, è stato poi acquistato per 111mila euro.

In Germania cresce la domanda di abitazioni

L’enorme flusso di rifugiati verso la Germania ha fatto crescere a dismisura la domanda di abitazioni. Tanto che all’inizio del 2016 il ministro dell’Edilizia Barbara Hendrichs, esponente della coalizione socialdemocratica, ha chiesto di raddoppiare la spesa per l’edilizia residenziale pubblica, portandola a due miliardi di euro l’anno fino al 2020, più un altro miliardo già stanziato. Ma non solo. In Germania l’alto prezzo degli affitti nelle grandi città, insieme ai bassi tassi di interesse, hanno spinto molti tedeschi a investire nell’acquisto della casa come bene rifugio.

Qualche curiosità dalla Spagna

A inizio anno sono stati pubblicati dati positivi relativi all’andamento delle compravendite di case, ma c’è anche un’altra faccia della medaglia.

A Madrid ci sono circa 2.000 persone senza casa. Quasi la metà dorme per strada. Durante il giorno alcuni lavorano, altri vanno alla ricerca di denaro, di un pasto o di abiti, lasciando visibili a tutti le zone in cui si fermano a riposare. Per raccontare la drammatica situazione in cui si trovano quasi 1.000 senzatetto, il fotografo Javier Guijarro Bagur ha immortalato per quasi otto mesi i luoghi in cui si fermano a dormire.

Nel Paese iberico ci sono anche piccole città in vendita. Ciñera de Gordon, nella provincia di León, in Spagna, è in vendita per 122 milioni di euro dopo il fallimento di quella che è stata la più grande società mineraria privata del Paese iberico.

Una Cina in crescita, anche grazie al mercato immobiliare

Il Pil della Cina cresce. I dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistiche parlano di un aumento del 6,7% nel terzo trimestre del 2016. Un dato in linea con le previsioni e determinato, tra le altre cose, dall’andamento del mercato immobiliare. Su base annua, nelle grandi città i prezzi delle case sono cresciuti del 30%.

E aumentano anche i prezzi delle case, suscitando qualche timore. L’incremento dei prezzi nelle grandi città cinesi non sembra arrestrarsi ormai da oltre un anno e mezzo. Mentre Pechino e Shenzhen hanno assistito ad aumenti del 25%, nelle città più piccole si moltiplicano gli appartamenti fantasma. Al timore degli esperti internazionali si accompagnano ormai le polemiche interne al Paese asiatico. Basti pensare che secondo Wang Jianlin, la maggior fortuna cinese “Sarà la maggiore bolla immobiliare della storia”.

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