Aumento iva

Nella sua rubrica telematica FiscoOggi, l'Agenzia delle Entrate ha fornito dei chiarimenti in merito alla regola del prezzo valore e ai sui vantaggi al momento dell'acquisto di una casa.Secondo quanto chiarito dagli esperti del Fisco, il prezzo valore prevede che la tassazione di una compravendita i

Il mese che è appena iniziato è un periodo ricco di scadenze fiscali. Vediamo quali sono le più importanti, dalla dichiarazione Iva 2018 ai pagamenti Irpef.

Il decreto fiscale è stato approvato dal governo “salvo intese”. Questo significa che sono possibili delle modifiche. Ma vediamo quali sono le misure previste

Si attende il parere ufficiale della commissione bilancio, ma già i tecnici del mef hanno espresso parere negativo sulle coperture dell'emendamento che ha ridotto al 4% l'iva sui lavori di ristrutturazione, innalzando al 10% quelle sulle vendite di nuove abitazioni da parte dei costruttori.

Se l'iva aumenta a pagare il conto più salato saranno le città del nordest, dove le famiglie pagheranno in media 110 euro in più all'anno. In particolare l'aggravio maggiore sarà per la provincia autonoma di Bolzano, dove i cittadini sborseranno in media 135 euro.

Solo martedì 17 settembre il numero due della commissione europea, olli rehen, aveva lanciato un monito all'Italia, invitandola ad alleggerire il prelievo sulle imprese e sul lavoro e a spostare il carico fiscale su patrimonio e consumi. Detto e fatto.

Nell'agenda del governo ci sono le imprese e i lavoratori e un taglio del Cuneo fiscale a partire dal 2014 per favorire la ripresa. Ma anche facendo i salti mortali, sarà davvero difficile, se non impossibile, evitare l'aumento dell'iva a partire dal prossimo anno.

Altro che imu. Mentre la cancellazione dell'imposta sulla casa è stata gridata ai quattro venti, rischiano di passare sotto silenzio tutti gli altri aumenti che ci aspettano al varco delle prossime settimane.

Dal 21 al 22%: l'aumento dell'iva di un punto è previsto per il primo ottobre. Lo scrive il viceministro dell'economia, Stefano fassina, in un intervento sull'huffington post. L'abolizione della seconda rata imu renderebbe inevitabile questo nuovo aggravio per i consumi.

In questi giorni si parla molto del temuto aumento dell'iva dal 21 al 22% e del suo effetto sui consumi. Ma un'inchiesta della voce mette in evidenza che ritoccare l'iva ha conseguenze meno regressive di quanto si pensi.

Stringi stringi, i conti non tornano e dal primo luglio 2013 scatterà l’aumento dell’iva dal 21 al 22%.

La prima versione della legge di stabilità varata dal governo poche settimane fa, sarà profondamente modificata.

Il governo monti presenta la manovra economica, il "decreto salva Italia" come lo definisce lo stesso presidente del consiglio. Fra le misure più importanti, la riforma delle pensioni. Si passa dal retributivo al contributivo; aumento dell'iva.