È ufficiale la proroga della scadenza dell’esterometro e dello spesometro 2019. Il termine per l’invio è fissato al 30 aprile e non più al 28 febbraio come previsto inizialmente
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il protocollo n. 237975/2018 con il quale ha comunicato l’avvio dei controlli sulla comunicazione dei dati Iva. Le verifiche riguarderanno l’omessa dichiarazione in tutto o in parte del volume d’affari conseguito, ai sensi dei dati Iva comunicati con lo spesometro, nella versione vigente fino al 23 ottobre 2016
Niente rinvio al primo ottobre per le liquidazioni periodiche Iva, per cui la scadenza resta fissata al 17 settembre. O almeno è quello che sembra, in attesa che l’Agenzia delle Entrate intervenga ufficialmente per spazzare via ogni dubbio
Il primo ottobre scade il termine per trasmettere le fatture emesse e registrate relative al primo semestre 2018. Si tratta del cosiddetto spesometro, la cui scadenza era inizialmente fissata alla fine di maggio
Settembre non è solo il mese del ritorno a scuola. Per professionisti e imprese, infatti, coincide anche con alcune scadenze fiscali da rispettare. Vediamo quali sono gli adempimenti da regolare entro la fine del mese
Dopo aver ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri, il decreto dignità è entrato in vigore il 14 luglio, giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. L’inizio dell’esame nell’Aula della Camera slitta al 30 luglio. L’esame del Senato è programmato la settimana successiva dal 6 al 10 agosto. Tra gli interventi previsti, oltre il limite di utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, ci sono misure in materia di semplificazione fiscale: dalla modifica al redditometro all’abolizione dello split payment per i professionisti
La comunicazione dei dati delle fatture del secondo semestre 2017 deve essere effettuata entro il prossimo 6 aprile. La scadenza, inizialmente prevista per il 28 febbraio, è stata prorogata da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate
Con 237 voti a favore, 156 contrari e 3 astensioni il decreto fiscale, prima parte della manovra 2018, è diventato legge. Ammontano a 1,2 miliardi di euro le risorse destinate nel 2018-2019 alla disattivazione delle clausole di salvaguardia, a tale cifra si aggiungono 185 milioni per finanziare le altre misure. Vediamo quanto previsto dal testo definitivo