A chi conviene la flat tax, guida alla "nuova" partita Iva

Adesso conviene avere la partita Iva. Con il nuovo regime forfettario al 15% per i fatturati annui fino a 65mila euro si allargherà la forbice tra lo stipendio netto di un autonomo e quello di un lavoratore dipendente. Ma ecco qualche esempio pratico per capire chi beneficerà maggiormente della flat tax

Lavoratori autonomi a rischio povertà, 1 su 4 è in serie difficoltà economiche

Allarme per le partite Iva. A lanciarlo uno studio della Cgia di Mestre. Le famiglie che vivono grazie a un reddito da lavoro autonomo sono quelle più a rischio povertà. Nel 2015, infatti, il 25,8% dei nuclei familiari di questa categoria è riuscita a vivere stentatamente al di sotto della soglia di rischio povertà calcolata dall’Istat. Praticamente una su quattro si è trovata in seria difficoltà economica
Spesometro 2017, nuova proroga al 16 ottobre

Spesometro 2017, nuova proroga al 16 ottobre

Dopo la proroga al 5 ottobre comunicata dall’Agenzia delle Entrate, per lo Spesometro si profila un ulteriore slittamento. La nuova scadenza cade il 16 ottobre.La proroga lunga dell’adempimento è stata decisa e comunicata con un decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm).

Partita Iva, ecco quali sono i costi

La partita Iva può essere attivata da una società o da soggetti autonomi, quali professionisti iscritti o meno a un albo, artigiani, commercianti, rappresentanti di commercio. Per aprirla è necessario comunicare l’inizio delle attività all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dal primo giorno di attività. Ma vediamo quali sono i costi

Versamento imposte imprese e professionisti, c’è tempo fino al 21 agosto

E’ diventata ufficiale la proroga dei versamenti delle imposte di imprese e professionisti. Il presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze, ha disposto il differimento dei termini per il versamento delle imposte dichiarate nell’anno 2017 da imprese e lavoratori autonomi

Disponibile il nuovo modello Iva Tr con le istruzioni

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul proprio sito web il nuovo modello Iva Tr, che i contribuenti titolari di partita Iva possono utilizzare per la richiesta di rimborso o per l’utilizzo in compensazione del credito Iva trimestrale.Il vecchio modello è stato aggiornato per recepire le

Versamenti Iva 2017, le scadenze

Sui versamenti Iva è intervenuta anche l’Agenzia delle Entrate, che ha fornito i necessari chiarimenti in merito alle novità introdotte dal decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017 (Dl n. 193/2016). Con la risoluzione n. 73/E sono stati sciolti i dubbi degli operatori in merito ai soggetti che hanno la possibilità di far slittare il pagamento del saldo Iva al 30 giugno, alla rateazione del debito Iva in caso di versamento differito e alla compensazione con i crediti delle imposte dirette

Compensazione credito Iva 2017, le novità

Il DL 50/2017 ha introdotto nuove regole in materia di compensazione del modello F24. In particolare, è stato introdotto l’obbligo di utilizzare i canali Entratel/F24 online per ogni tipologia di compensazione fiscale eseguita dai titolari di partita Iva, a prescindere dall’importo considerato
Spesometro 2017 scadenza aprile, cosa comunicare

Spesometro 2017 scadenza aprile, cosa comunicare

Scade oggi il termine ultimo per inviare all’Agenzia delle Entrate lo spesometro 2017, nel caso di soggetti mensili. Si tratta dell’obbligo di comunicare telematicamente all’ente le operazioni rilevanti ai fini Iva (cessioni/acquisti di beni e le prestazioni di servizi rese/ricevute) introdotto dall’articolo 21 del D.l. 78/2010. Ecco le operazioni da comunicare al Fisco

Spesometro 2017, scadenza e istruzioni

Entro il 10 aprile 2017, se si tratta di soggetti mensili, o il 20 aprile 2017, se trimestrali, è necessario inviare all’Agenzia delle Entrate lo spesometro 2017. L’obbligo di comunicare telematicamente all’ente le operazioni rilevanti ai fini Iva (cessioni/acquisti di beni e le prestazioni di servizi rese/ricevute) è stato introdotto dall’articolo 21 del D.l. 78/2010